US Open: Van de Zandschulp si prende i quarti, Schwartzman fuori al quinto set. Adesso trova il rullo Medvedev

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US Open: Van de Zandschulp si prende i quarti, Schwartzman fuori al quinto set. Adesso trova il rullo Medvedev

Il tennista olandese gioca una grandissima partita, ricaccia indietro la rimonta di Schwartzman. Il N.2 non lascia scampo ad Evans

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[Q] B. Van de Zandschulp b. [11] D. Schwartzman 6-3 6-4 5-7 5-7 6-1

Non riesce la rimonta a Diego Schwartzman, che aveva provato a rimontare lo svantaggio di due set a un ottimo Botic Van de Zandschulp, che dopo aver tremato a lungo rintuzza gli assalti dell’argentino e vola per la prima volta in carriera ai quarti di un torneo dello Slam. Una partita condotta con autorità dall’olandese nei primi due set, ma che complice una pessima gestione della pressione gli stava sfuggendo di mano con la possibile rimonta del Peque. Van de Zandschulp è stato bravo però a recuperare lo smalto dei primi due set nel set decisivo e a chiudere la contesa che gli regala i quarti di finale e la 62ma posizione del ranking mondiale.

Vista la pioggia che ha colpito New York il match si gioca sotto il tetto, con le conseguenti condizioni indoor non molto amate da Schwartzman. Il giocatore argentino è il primo a mostrare il fianco all’avversario, e Van de Zandschulp trova il break già nel primo game. Schwartzman si crea quattro occasioni per breakkare già nel game successivo, ma l’olandese fa buona guardia e non concede più nulla per il resto del set, andando anche vicino ad un secondo break nel quinto game, su cui l’argentino si deve superare. Curiosamente è il primo primo set vinto da Botic in tutto il torneo, che finora aveva sempre iniziato male in tutte le partite.

La situazione non migliora per Schwartzman che non riesce mai a trovare crepe nel servizio di Van de Zandschulp e stranamente per lui non si guadagnerà nemmeno una palla break in tutto il set. Il tennista olandese si dimostra solidissimo anche da fondo e non fa che capitalizzare le sempre più frequenti occasioni che lascia Schwartzman, che sembra addirittura peggiorato rispetto al primo set. Botic si conquista due palle break nel quarto e nel sesto game, ma l’occasione giusta arriva nel decimo game. L’argentino lascia di nuovo per strada degli errori non forzati e l’olandese si prende con un passante di dritto in diagonale break e set tutti in una volta.

La partita per quasi tutti i giocatori del mondo sarebbe in grande difficoltà, ma il Peque non è uno che molla e si rimette a remare in attesa dell’occasione giusta. Van de Zandschulp sembra trovare un modo per mettere finalmente al tappeto Diego nel sesto game, con l’argentino che salva due palle break ma cede il servizio con un rovescio che muore di poco oltre la riga. Il tennista olandese si trova a dover servire per mettere una buona ipoteca sulla partita, ma Diego trova subito il controbreak e apre una piccola crisi in Botic. Il tennista proveniente dalle qualificazioni nell’undicesimo game serve per garantirsi il tie-break ma tra doppi falli e un dritto che termina lungo l’argentino si prende il break decisivo e riapre la partita spedendola al quarto set.

La stanchezza comincia ad affiorare nel numero 117 del mondo e questa volta è Diego il primo a passare avanti nel set con il break del 3-4. Lo stesso però nel game successivo commette un grave errore di dritto e un doppio fallo, rimettendo mentalmente nel set il suo avversario con un rovescio che termina lungo. Schwartzman fa peggio nel decimo game, in cui con uno smash affondato a due passi dalla rete concede all’olandese la chance di chiudere la partita e regalarsi il risultato più importante della carriera. Sul primo match point è bravo Diego, ma sul secondo ha gravi colpe Van de Zandschulp che spedisce fuori un dritto da buona posizione. L’ex numero 8 del mondo chiude il quarto set non senza qualche tremore al servizio, aiutato da un avversario sempre più nervoso dopo l’occasione mancata.

L’olandese nonostante la poca esperienza, specie rispetto all’argentino, è il tennista più brillante nel quinto set, e dimostra di aver dimenticato al meglio gli errori del set precedente. Già nel secondo game Botic prende il comando delle operazioni con un break e si mostra molto più solido al servizio dei due set precedenti. L’argentino chiede un MTO per sospette vesciche ma Schwartzman ormai non oppone più troppa resistenza e cede il servizio anche nel sesto game.

Questa volta Van de Zandschulp può servire per il match e si guadagna due match point, ma anche qui la mano trema e deve addirittura annullare una palla break. L’ace numero 15 dell’olandese vale il quinto match point che è finalmente quello buono. Schwartzman affonda il dritto a rete e lancia Van de Zandschulp verso i quarti contro Daniil Medvedev. L’olandese oltre a fare la storia della sua nazione la fa anche del tennis in generale, è il primo qualificato ai quarti dello US Open dal 2008 (Muller) e il terzo in totale insieme ad Escudé nel 1999.

[2] D. Medvedev b. [24] D. Evans 6-3 6-4 6-3

Allenamento agonistico per il N.2 del mondo Daniil Medvedev sull’Arthur Ashe Stadium, rimasto comunque tiepido nei suoi confronti contro il brillante giocatore britannico Daniel Evans

Un match quasi accademico conclusosi dopo 1h43 con Evans che si è fiondato a rete 50 volte per cercare di sfuggire alla morsa del russo che da fondo campo è entrato in modalità cyborg. Il suo tabellino al termine del match è spaventoso: 43 vincenti e 20 gratuiti con 13 ace e 5 break conquistati.

Il russo è andato avanti di un break presto in ciascuno dei 3 set e l’unico momento in cui Evans ha provato a rialzare la testa è durato pochi minuti: dopo aver recuperato il break a metà del secondo set, Medvedev senza fare una piega l’ha breakkato di nuovo a sua volta. Nel terzo game del terzo set il break che segna la resa. La manualità del giocatore inglese non può nulla contro la potenza e la precisione del N.2 del seeding che non ha ancora perso un set fin qui nel torneo e difficilmente ne perderà uno nei quarti di finale contro la sorpresa del torneo: l’olandese Van de Zandschulp proveniente dalle qualificazioni.

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