I video di Scanagatta: tifosi incontentabili su Sinner, l'assalto dei giovani e un gran Berrettini

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I video di Scanagatta: tifosi incontentabili su Sinner, l’assalto dei giovani e un gran Berrettini

Il Direttore Ubaldo Scanagatta commenta l’esito del doppio confronto Italia-Germania: Berrettini da due anni sta tenendo un rendimento mai tenuto da nessun italiano. Tifosi? Soliti incontentabili

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Jannik Sinner e Alexander Zverev - US Open 2021 (Darren Carroll/USTA)
 

Alla vigilia del Roland Garros 2018, prima dell’inaspettato exploit di Marco Cecchinato, l’Italia del tennis maschile poteva vantare otto tennisti capaci di raggiungere i quarti di finale in uno Slam per un totale di 15 volte complessive – un totale al quale ha contribuito più di tutti Adriano Panatta, che ci è riuscito sei volte. Appena tre anni e mezzo dopo questi tennisti sono diventati 11 e il totale dei quarti di finale italiani è salito a 21, l’ultimo dei quali sarà disputato da Matteo Berrettini contro il più forte tennista del mondo, lanciato verso il traguardo del Grande Slam, ossia Novak Djokovic.

Matteo Berrettini pesa già per un quinto sul totale dei quarti Slam italiani, con le sue quattro volte. Tre delle quali in questo fantastico 2021 in cui non si è mai fermato prima degli ottavi in uno Slam e a Wimbledon si è spinto sino in finale. Qui allo US Open, il torneo che l’ha consacrato al grande pubblico due anni fa, non abbiamo visto la miglior versione di Berrettini eppure il tennista romano è arrivato dove ci si aspettava che arrivasse, ossia a sfidare per la terza volta di fila Djokovic in uno Slam.

Contro il generosissimo Oscar Otte, che è rimasto in campo sino all’ultimo punto nonostante l’evidente infortunio alla mano destra accusato dopo una brutta caduta, Berrettini ha perso un turno di servizio (e di conseguenza il set) a fronte di due sole palle break concesse: a sottolineare questo dato è il direttore Scanagatta nell’ultimo video realizzato dal suo studiolo di Settignano, dove sta seguendo lo US Open (ma non dimenticate che sul posto c’è il nostro inviato di lusso, Vanni Gibertini).

Da due anni a questa parte, ricorda il direttore, Berrettini sta ottenendo un rendimento che per qualità e continuità non ha probabilmente eguali nella storia del tennis italiano, caratterizzato da pochi exploit ad opera principalmente di Panatta, Barazzutti e Fognini (Era Open) e Pietrangeli. Insomma magari non può ancora fregiarsi del titolo di tennista italiano più forte di sempre, ma con quattro ottavi di finale raggiunti nell’anno solare Berrettini è riuscito laddove nessun connazionale era riuscito prima di lui. E anche senza aver disputato uno US Open sensazionale sotto il profilo delle prestazioni, ha raggiunto il traguardo da tutti pronostico – che poi è quello che fanno i tennisti più forti, rispettare il pronostico.

Ma gli incontentabili, secondo il Direttore, sono soprattutto coloro i quali hanno giudicato negativamente lo US Open o più in generale il 2021 di Jannik Sinner. Ok, la sola palla break trasformata su sette occasioni contro Zverev è un dato che fa riflettere, così comunque i cinque set point falliti nel terzo set – quando la partita avrebbe potuto riaprirsi – ma Jannik Sinner ha soltanto vent’anni e salvo exploit di Alcaraz tra qualche giorno occuperà la 14° posizione del ranking ATP, oltre venti posizioni più in alto rispetto a fine 2020 e in piena corsa per ottenere un posto alle ATP Finals di Torino. Se questo è disputare una cattiva stagione, dice il Direttore, avercene…

E avercene anche di Carlos Alcaraz, che a soli 18 anni ha già centrato il primo quarto in uno Slam e non sarà certo spacciato contro Auger-Aliassime, appena tre anni più vecchio di lui. In questo secondo video, il Direttore parla a tutto tondo dei due tornei – maschile e femminile – e di come l’assalto dei giovani si stia finalmente concretizzando. Due classe 1996, due classe 1997, un 2000 e un 2003 sono tra gli otto contendenti del tabellone maschile, mentre addirittura due giocatrici nate nel 2002 – Fernandez e Raducanu – hanno raggiunto i quarti nel draw femminile.

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