Sabalenka trema, Fernandez in finale allo US Open

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Sabalenka trema, Fernandez in finale allo US Open

Aryna crolla ancora sul più bello, mentre la canadese gioca un match impeccabile: è la più giovane finalista Slam dal 2004

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Leylah Fernandez - US Open 2021 (via Twitter, @usopen)
 

L. Fernandez b. [2] A. Sabalenka 7-6(3) 4-6 6-4

Leylah Annie Fernandez è la prima finalista dello US Open 2021. La giovanissima canadese ha vinto in tre set una partita molto tesa, gestendo alla grandissima la pressione della posta in palio, come invece non è riuscita a fare Aryna Sabalenka. La numero due del mondo ha una volta di più palesato tutte le sue difficoltà dal punto di vista mentale e l’ultimo gioco della partita ne è un manifesto chiarissimo. Chiamata a servire per restare nel match, la bielorussa ha concesso il break a zero con quattro gratuiti, mentre Fernandez è stata in campo in maniera esemplare dall’inizio alla fine. Persino dopo essersi ritrovata sotto 4-1 nel primo set, di fronte a una Sabalenka in versione “tempesta perfetta”, la 19enne ha mantenuto la calma e ha retto l’urto in attesa di un cedimento, che puntualmente è arrivato.

Sotto gli occhi del proprio idolo, l’ex giocatore NBA e attuale allenatore dei Brooklyn Nets Steve Nash (che ha assistito all’incontro nel suo box), Leylah ha collezionato la terza vittoria contro una top 5 in questo torneo ed è diventata la più giovane finalista Slam da quando Maria Sharapova stupì il mondo vincendo Wimbledon nel 2004. Ovviamente è anche la prima classe 2002 ad arrivare all’ultimo atto di un Major, in attesa di scoprire cosa combinerà la sua coetanea Emma Raducanu nella sua semifinale contro Maria Sakkari.

IL MATCH – L’inizio è da incubo per Fernandez. La giovane canadese non ha neanche il tempo di abituarsi ai colpi dell’avversaria che subito si ritrova sotto 3-0, senza peraltro particolari demeriti. Sabalenka infatti si presenta con il 100% di prime in campo nei primi due turni di battuta e non sbaglia nulla, il che già spiega il parziale di 12 punti a 2. Fernandez si sblocca con un buon game, ma Aryna non le lascia grande spazio in manovra per il momento. La bielorussa serve per la prima volta la seconda dopo dieci prime consecutive, ma fa il punto lo stesso con un gran rovescio. Per il momento è sempre lei a prendere il comando dello scambio col dritto e a martellare sul dritto dell’avversaria, che, se non già al primo, al massimo al secondo colpo è costretta a giocare di rimessa, garantendo a Sabalenka una palla lenta a metà campo sulla quale spingere comodamente.

Al di là delle difficoltà, Fernandez sembra però essersi definitivamente sciolta e tiene agevolmente la battuta nel sesto game con tre ace (due dei quali con la seconda) e un servizio vincente. Il problema è farsi pericolosa in risposta, cosa che non pare possibile senza una mano da parte di Sabalenka. L’aiutino però incredibilmente arriva: Fernandez approfitta di un doppio fallo, poi piazza due risposte di rovescio nei piedi dell’avversaria e si procura tre palle break di fila. Le prime due scappano via, ma sulla terza un altro doppio fallo di Sabalenka la rimette in partita. Con fatica, annullando una palla break, la canadese completa l’aggancio e va 4-4.

Sabalenka mantiene il predominio sugli scambi prolungati, ma Fernandez sta cominciando a trovare il timing in risposta e anche nel palleggio riesce a non perdere più troppo campo. Appoggiandosi alle violente pallate dell’avversaria, prova a farla muovere e a farle giocare il dritto in corsa, soluzione che non è congeniale alla bielorussa. Sabalenka d’altro canto è evidentemente tesa e sbaglia più dell’inizio, ma a suon di accelerazioni sempre più violente ottiene un set point sul 6-5, sprecandolo con un dritto affossato in rete. Fernandez tiene dunque il servizio e si issa al tiebreak. Qui Sabalenka fa e disfa tutto da sola. Prima esordisce con due dritti lungolinea vincenti, poi manda tutto in fumo con 3 errori non forzati, infine provoca l’errore dell’avversaria e cambia campo sul 3-3. La bielorussa spezza ancora la parità, sbagliando una risposta non impossibile e mettendo fuori di metri lo smash su un buon lob di Fernandez. L’Arthur Ashe esplode in un’ovazione su questo errore e mostra di aver scelto da che parte stare, mentre Aryna completa la frittata con un doppio fallo e una risposta che a stento arriva alla rete.

Sabalenka reagisce subito in avvio di secondo set e, quasi di rabbia, sale 2-0. Ancora una volta però il vantaggio le si sgretola fra le dita: Fernandez si appoggia bene e tenta anche qualche slice per farla colpire fuori equilibrio, riuscendoci. Come si allontana di un minimo dalla propria zona di comfort, Sabalenka si scompone e sparacchia i colpi, finendo col cedere il servizio per la seconda volta nell’incontro. L’atteggiamento in campo delle due giocatrici non rispecchia quello che teoricamente è il loro status di classifica: ad essere più nervosa è infatti la numero due del mondo, mentre Fernandez quasi non batte ciglio. Aryna avrebbe una palla break per tornare subito avanti nel quinto gioco, ma mette in rete una risposta sulla palla break e sfoga tutta la propria frustrazione sulla racchetta al cambio di campo. Sabalenka prova a spronarsi e a invocare il sostegno del pubblico dopo quasi ogni punto vinto. Sul 4-4, la bielorussa riesce a procurarsi altre due chance di break e alla seconda riesce a incassarlo, mettendo sotto pressione Fernandez. Stavolta non combina pasticci e con un buon serve&volley manda la contesa al terzo.

L’inizio del parziale decisivo è comprensibilmente teso da parte di entrambe. Gli approcci delle due continuano quanto mai diversi, sia tennisticamente che caratterialmente. Sabalenka urla, forza i colpi e chiede aiuto a sé stessa e al pubblico, mentre Fernandez difende, muove la palla e rimane abbastanza silenziosa. Stavolta è la canadese la prima a scappare via nel punteggio, approfittando degli eccessivi rischi presi dall’avversaria, salvo poi incappare nell’immediato, rabbioso, controbreak da parte di Sabalenka. Ormai è una battaglia di nervi, anche se non mancano splendide soluzioni vincenti da una parte e dall’altra. Aryna impatta sul 4-4, ma Fernandez non si scompone minimamente e tiene la battuta a 15 nel game successivo, costringendo l’avversaria a servire per rimanere in partita e saggiandone dunque la forza mentale. La numero due del mondo non risponde bene alla pressione, anzi crolla malamente. Un rovescio a metà rete, due doppi falli e un dritto che vola via sanciscono il break a zero e la vittoria di Fernandez.

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