E' tempo di volata Finals (Crivelli). La prima volta di Sinner (Mastroluca)

Rassegna stampa

E’ tempo di volata Finals (Crivelli). La prima volta di Sinner (Mastroluca)

La rassegna stampa di mercoledì 29 settembre 2021

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E’ tempo di volata Finals (Riccardo Crivelli, La Gazzetta dello Sport)

Uno sguardo è per sempre: «Il trofeo è a casa mia a Montecarlo. Quando entro è la prima cosa che vedo sul lato sinistro: è molto, molto bello perché il primo non si scorda mai». A novembre di un anno fa la rapida ascesa al cielo dei campioni di Sinner si sublimava nel trionfo di Sofia, il grande debutto in società. Sono passati 11 mesi e Jannik è ormai un solido top 20 (attualmente è numero 14) e in capo a una stagione scoppiettante soprattutto nel primo semestre si ritrova ancora in corsa per le Atp Finals, un sogno a questo punto da provare a mordere. Dopo gli ottavi agli Us Open che hanno chiuso la stagione degli Slam, si riparte proprio dalla Bulgaria, da campione in carica e da testa di serie numero uno: domani il debutto contro il bielorusso Gerasimov che batte Pospisil e impedisce il replay della finale di un anno fa. Sinner è virtualmente decimo nella Race (Nadal infatti rimarrà ai box almeno fino a gennaio), in attesa di sapere se dopo la batosta degli Us Open che gli ha negato il Grande Slam Djokovic si degnerà di tornare in campo in questo 2021. Dunque, un percorso prolungato a Sofia avvicinerebbe il pupillo di Piatti a un traguardo che solo fino a gennaio appariva assolutamente lontano dai desideri più arditi, e di questo bisogna comunque tenere conto nel giudicare l’annata di Jannik, che resta da promozione a pieni voti. Certo, la qualificazione per Torino rappresenterebbe una perla meravigliosa: «Tornare a Sofia è fantastico, ho provato tante emozioni l’anno scorso. Stavolta è molto diverso, sarebbe molto bello vedermi di nuovo con il trofeo, ma sono qui per cercare di difendere quello che ho fatto l’anno scorso e la strada da percorrere è lunga». Ormai la lotta per le Finals coinvolge quattro giocatori per due posti, visto che quattro sono già sicuri (Djokovic, Medvedev, Tsitsipas e Zverev) e per Rublev e Berrettini si tratterà di una formalità. E mentre Sinner è rimasto in Europa, i suoi rivali diretti Hurkacz, Ruud e AugerAliassime sono tutti a San Diego. Oltre a Indian Wells (che comincia il 7 ottobre), rimarranno altri 7 tornei per fare punti, tra cui l’ultimo 1000 a Bercy, ma intanto Sinner continua a professare umiltà: «Io provo sempre a dare il 100% in campo, sia nei giorni buoni sia in quelli meno buoni. Negli ultimi tornei ho dato il massimo, ho 20 anni e sono orgoglioso della posizione raggiunta finora. Ora le cose sono diverse, gli altri ti conoscono e non puoi entrare in campo e tirare tutto a mille. Sono nella seconda fase della crescita, quella della consapevolezza. L’importante è non avere fretta».

La prima volta di Sinner (Alessandro Mastroluca, Corriere dello Sport)

Ogni volta che Jannik Sinner rientra a casa a Montecarlo, si volta a sinistra e ammira i suoi trofei. In bella mostra c’è la coppa vinta un anno fa a Sofia, perché il primo successo in un torneo ATP non si scorda mai. Per la prima volta, Jannik Sinner si presenta da campione in carica. La responsabilità è più evidente, l’emozione ancora maggiore. «L’anno scorso il pubblico mi ha aiutato molto: spero ci siano tifosi anche quest’anno – ha detto alla vigilia del torneo di Sofia -. Naturalmente questo è un posto speciale per me, e mi fa molto piacere essere di nuovo qui». Sinner, testa di serie numero 1, non nasconde il suo obiettivo principale questa settimana. «Anche se sarà molto diverso dall’anno scorso, voglio cercare di confermare il titolo. Ma la strada sarà molto lunga» ha spiegato, consapevole che il suo status non è di per sé garanzia di un bis. Se dovesse riuscire a trionfare per il secondo anno di fila, completerebbe un’impresa quasi unica nell’era Open. Solo un italiano, infatti, ha vinto due volte di fila lo stesso torneo dal 1968: Paolo Bertolucci, campione a Firenze dal 1975 al 1977. Sinner può ancora coltivare legittime speranze di qualificarsi per le Nitto ATP Finals. Con Matteo Berrettini a un passo dalla matematica certezza di essere fra gli otto al Pala Alpitour, avere due azzurri al via nella prima edizione italiana del prestigioso appuntamento di fine stagione sarebbe una vera festa per tutto il nostro tennis che vive una stagione da record al maschile. Tra ATP, Challenger e circuito ITF, infatti, nessuna nazione può vantare più titoli dell’Italia finora nel 2021. L’altoatesino è undicesimo questa settimana nella Race to Turin, la classifica che considera i soli risultati stagionali e qualifica per le Nitto ATP Finals. Ma è di fatto decimo, perché ha davanti tra gli altri Rafa Nadal che però non tornerà in campo prima del 2022 per l’infortunio al piede. Lo scenario, dunque, vede Sinner in corsa con Hubert Hurkacz, il norvegese Casper Ruud e il canadese Felix Auger-Aliassime per gli ultimi due posti al Pala Alpitour. Ma il giovane Jannik rimane concentrato soprattutto sulla sua crescita. Come ha detto a New York durante lo US Open, «Fino alle Next gen ATP Finals di due anni fa non avevo niente da perdere, tiravo sempre a tutta. Ora le cose sono diverse, gli altri mi conoscono. È iniziata la seconda fase del mio percorso».

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