Challenger: continua il buon momento del tennis italiano

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Challenger: continua il buon momento del tennis italiano

Travaglia e Agamenone a Sibiu, Cobolli a Murcia e Pellegrino a Lisbona tingono d’azzurro la settimana Challenger

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Stefano Travaglia - Bercy 2020 (via Twitter, @RolexPMasters)
 

Al Challenger 80 di Sibiu (capoluogo della Transilvania, nella Romania centrale) il 28enne italo-argentino Franco Agamenone si conferma quasi imbattibile sulla terra battuta e conquista per l’ennesima volta i quarti di finale, superando prima il coetaneo Victor Vlad Cornea 6-1 7-6(3) che è riuscito a rendersi pericoloso solo per un attimo sul 5-5 del secondo set quando ha avuto una palla break. Ma l’azzurro ha risolto il problema con una bella prima di servizio per poi dominare il tie-break.

Nel secondo turno vittoria sofferta contro il forte ucraino Vitaly Sachko (n.253 ATP e già due finali in stagione a Lugano e Perugia) col punteggio di 7-6(4) 7-5. Agamenone nel primo parziale domina, andando a servire per il set sia sul 5-2 che sul 5-4, per poi farsi sorprendentemente trascinare al tie-break, alimentando così le speranze dell’ucraino. Che però forse non sa che Franco sta vivendo in una sorta di bolla in cui la sconfitta semplicemente non è contemplata. Ovvio quindi che domini il tie-break, portandolo a casa con un ace alla prima occasione utile. Altrettanto normale che il break subito all’inizio del secondo parziale non lo preoccupi più di tanto: nell’ottavo game arriva infatti il contro-break e nel dodicesimo va a rete a prendersi il punto decisivo sul secondo match point. Nei quarti trova Marc-Andrea Huesler (n.172 ATP) in una sfida inedita, in cui lo svizzero dovrebbe avere i favori del pronostico, ma il condizionale è veramente d’obbligo.

Gli farà compagnia Stefano Travaglia, la testa di serie n.1, che ha avuto due turni abbastanza morbidi contro Lukas Rosol e Yan Bondarevskiy. Per l’ascolano il duro arriva adesso perché Zdenek Kolar (n.148 ATP), il prossimo avversario, vale molto di più della sua classifica e sta attraversando un ottimo momento di forma. Sottovalutarlo sarebbe un errore imperdonabile.
Subito fuori Riccardo Bonadio che non è stato particolarmente fortunato nel sorteggio visto che gli è toccato lo slovacco Alex Molcan (n.119 ATP e terza testa di serie) che gli ha inflitto un severo 6-4 6-2.

Al Challenger 80 di Lisbona (terra battuta) grande prestazione di Andrea Pellegrino che riesce ad interrompere la spirale di dodici sconfitte consecutive che gli stava un po’ guastando una stagione per molti versi splendida. Al primo turno si prende la rivincita (6-0 6-4) sull’olandese Igor Sijsilng che lo aveva battuto a Forlì e poi confeziona la sorpresa eliminando Thiago Monteiro (n.90 ATP, prima testa di serie e fresco vincitore del Challenger di Braga). Il pugliese entra in campo col piglio giusto, vincendo senza patemi il primo set e andando poi a servire per il match sul 5-4. Qui si è un po’ incartato, ha perso il servizio e nel successivo tie-break si è ritrovato sotto 6-4. È stato però bravo a rimanere lucido per poi prevalere al terzo match point, fissando il 6-3 7-6(8) finale. Nei quarti affronterà il portoghese Frederico Ferreira Silva (n.196 ATP) contro il quale l’unico precedente (Challenger di Roma 2016) parla a favore di Pellegrino.

Si ferma invece al secondo turno Giulio Zeppieri che perde proprio contro Frederico Ferreira Silva col punteggio di 6-7(3) 6-4 6-0. Subito fuori Jacopo Berrettini che, ripescato come lucky loser, nulla ha potuto contro l’esperto tedesco Cedrik-Marcel Stebe. Stessa sorte per Filippo Baldi col veterano olandese Robin Haase e Francesco Forti che si è dovuto inchinare al maggior talento del francese Hugo Gaston. Poca anche la strada percorsa da Lorenzo Giustino che, dopo la semifinale di Bucarest, si fa eliminare prematuramente da Dmitry Popko. Delude Andrea Arnaboldi che, dopo la bella prova di Braga, si fa eliminare a sorpresa dal qualificato tedesco Benjamin Hassan (n. 410 ATP). Il milanese, avanti 4-0 nel terzo set, ha servito due volte per il match, sul 5-2 e sul 5-4, prima di soccombere 10-8 al tiebreak.

Al Challenger 80 di Murcia (terra battuta) un ottimo Flavio Cobolli raggiunge i quarti, superando prima lo spagnolo Mario Vilella Martinez (n.171 ATP e quarta testa di serie) e poi, in un accesissimo derby, Raul Brancaccio 7-6(7) 2-6 7-6(5). Il teenager romano non solo conferma la sua grande crescita ma punta seriamente a raggiungere le fasi finali del torneo perché il prossimo avversario, il 21enne spagnolo di origini austriache Nicola Kuhn (n.267 ATP) è ostacolo duro ma certo non impossibile.

Al Challenger 125 di Orleans (cemento indoor) poca fortuna per Roberto Marcora che viene battuto all’esordio 6-1 6-3 dal cileno Alejandro Tabilo (n.184 ATP). Buono invece il torneo di Matteo Viola che, sopravvissuto alla solita giungla delle qualificazioni (battuti Yannick Mertens e Maxime Janvier), ha dovuto vedersela con Richard Gasquet che lo ha eliminato 6-7(4) 6-1 6-0 in match dove il transalpino ha avuto qualche difficoltà ad entrare in partita, ma, superato l’imbarazzo iniziale, ha fatto valere di suoi quarti di nobiltà.

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