Dominio italiano al Challenger di Napoli, sono in cinque ai quarti di finale

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Dominio italiano al Challenger di Napoli, sono in cinque ai quarti di finale

Non è da meno Andreas Seppi che, solitario alfiere azzurro, li eguaglia a Mouilleron le Captif

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Gian Marco Moroni - ATP Challenger Todi 2020 (foto Felice Calabrò)
 

Il Challenger 80 di Napoli, che rientra finalmente in calendario dopo cinque anni di assenza, si sta faticosamente allineando ai quarti di finale. Il bellissimo Tennis Club Napoli si era preparato alla perfezione per questo importante appuntamento ma purtroppo Giove pluvio ha deciso di mettersi di traverso e la pioggia ha imperversato per più di due giorni, un’autentica beffa nella città del sole. Si è così riusciti a giocare a singhiozzo, tra uno scroscio e l’altro, con gli organizzatori che hanno fatto i salti mortali per dare un minimo di continuità al tabellone.

Comunque sia i tennisti azzurri sono stati protagonisti assoluti, a partire da Stefano Travaglia (testa di serie n.1) che, dopo aver faticato un po’ nel primo turno contro il turco Ergi Kirkin, ha tenuto poi a debita distanza Flavio Cobolli (6-2 6-2). Il teenager romano, vincitore all’esordio contro l’olandese Jesper De Jong, ci ha provato in ogni modo ma banalmente la palla dell’ascolano viaggiava più veloce, costringendo Flavio ad una gara di rincorsa che dopo due o tre scambi partoriva spesso l’errore.

Nei quarti Travaglia troverà Andrea Vavassori che prima batte per la seconda volta in poche settimane l’italo-argentino Franco Agamenone, e poi vince un derby crudele contro Matteo Arnaldi 2-6 6-2 7-6(3), facendo inizialmente fatica ad entrare in ritmo, poi dominando e infine rischiando di rovesciare il secchio del latte quando, servendo sul 5-3, non riesce a sfruttare ben tre match point, rimettendo in partita un Arnaldi ormai chiaramente in riserva. Il torinese rimane però freddissimo nel tie-break, domando un avversario che, come detto, aveva ormai dato tutto. Adesso lo aspetta un incontro molto complicato contro Stefano Travaglia, con cui non ci sono precedenti.

A fine partita Andrea ci ha detto: “All’inizio non mi sentivo troppo in palla perché con la pioggia non sono riuscito ad allenarmi bene. Poi lui è in fiducia, sta crescendo a vista d’occhio e nel primo set è stato molto aggressivo sulla mia seconda di servizio. Nel secondo set è girato tutto, complice anche un suo piccolo calo. Poi certo sui tre match point avrei anche potuto mettere una prima, sarebbe stato tutto più semplice. Adesso rientriamo in top 300 (per la precisione al n.295 ATP, ndr) e come sempre devo ringraziare Dustin Brown che è stato a bordo campo ad assistere a tutto l’incontro. L’ho apprezzato davvero molto. Adesso spero di poter ricambiare giocando un gran torneo di doppio”. Detto fatto, perché in serata, alla luce dei riflettori, Vavassori/Brown hanno vinto 6-2 6-2 contro Petros Tsitsipas/Victor Vlad Cornea. Giornata infinita e indimenticabile per Andrea.

Ai quarti anche Jimbo Moroni che, dopo aver battuto Miljan Zekic (n.307 ATP), ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie nel derby contro Filippo Baldi in un match molto più duro e nervoso di quanto non racconti il punteggio finale di 7-5 6-3. Nei quarti l’olandese Tallon Greekspoor (n.118 ATP) si presenta da favorito ma ‘El Bufalo’ non è certo abituato ad arrendersi facilmente. Grande impresa per Andrea Pellegrino che, dopo essersi aggiudicato il derby contro Jacopo Berrettini, ha battuto il tedesco Yannik Hanfmann (n.125 ATP e terza testa di serie) con un secco 6-3 6-3. Un risultato straordinario per il tennista pugliese che dopo un periodo opaco ricomincia a cavalcare l’onda come ha dimostrato anche la recente finale a Lisbona. Nei quarti lo attende un derby non banale contro Raul Brancaccio (n.335 ATP), praticamente il giocatore di casa essendo nato a Torre del Greco, che ha confezionato una bella sorpresa sgambettando 6-4 6-7(6) 6-2 il ceco Zdenek Kolar, uno dei giocatori più caldi del circuito.

Al Challenger 90 di Mouilleron le Captif (cemento indoor), Andreas Seppi conferma di non essere per niente pronto ad appendere la racchetta al chiodo. Guadagna infatti i quarti vincendo due magnifiche partite contro l’altro veterano Fernando Verdasco (7-5 6-1) e poi con il giovane rampante ceco Tomas Machac 7-6(3) 4-6 6-4. Adesso gli tocca il bombardiere francese Quentin Halys (n.158 ATP). Vogliamo essere ottimisti e vediamo l’altoatesino favorito.

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