ATP Indian Wells, il riscatto di Taylor Fritz: "Ora ho fiducia in me stesso. È la mia miglior vittoria"

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ATP Indian Wells, il riscatto di Taylor Fritz: “Ora ho fiducia in me stesso. È la mia miglior vittoria”

Quattro mesi dopo l’operazione al menisco, Fritz ha centrato il miglior risultato di una carriera in cui molti lo vedevano come un predestinato. Ma occhio a Basilashvili: “Qui può spingere la pallina”

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Taylor Fritz ad Indian Wells 2021 (Credits: @atptour on Twitter)
 

Per la prima volta nella storia dei Masters 1000/Master Series non ci sono giocatori tra i primi 25 al mondo tra i quattro semifinalisti del torneo. Il “Tennis Paradise” di Indian Wells si è trasformato nel paradiso dei giocatori che cercano riscatto. Escluso Norrie – alla prima stagione consistente della sua carriera – Dimitrov, Basilashvili e Fritz hanno trovato nel cemento della California il terreno giusto per riaccendere la speranza di conquistare qualcosa di importante. Soprattutto per Fritz, nato nella non lontanissima San Diego. Forte dell’appoggio della sua gente, l’americano ha salvato due match point nei quarti di finale, finendo per battere Sascha Zverev, diventato il favorito numero 1 dopo l’uscita di scena di Tsitsipas poche ore prima.

La semifinale di Fritz ad Indian Wells, la prima per lui in un Masters 1000 (non aveva mai nemmeno raggiunto i quarti, fermandosi agli ottavi in tre circostanze), ha molto più valore di quanto si possa pensare per il movimento tennistico americano. Durante la stagione 2021 la crisi del tennis a stelle e strisce si è acuita e le due brillanti settimane di John Isner a cavallo tra Atlanta e l’Open del Canada (si è spinto fino alla semifinale), oltre agli exploit di Reilly Opelka a Roma e Toronto, non sono bastate a proteggere il movimento dalle critiche. Fritz (che, ricordiamolo, è figlio di una ex-Top 10 WTA, vale a dire Kathy May) fa parte del gruppo di giocatori che avrebbero dovuto già portare la bandiera americana in fondo ai principali tornei. O almeno, questo è quello che ci aspettava quando le sue qualità emersero nei primi anni di carriera. Chi faceva e fa parte di questo gruppo? Lo possiamo vedere in questa esilarante foto che ritrae dei giovanissimi Fritz, Opelka e Justin Bieber Tommy Paul:

Lui e Paul, in particolare, si erano sfidati nelle finali del Roland Garros e dello US Open juniores del 2015 con una vittoria per parte (Tommy a Parigi, lui a Flushing Meadows), alimentando insieme a Frances Tiafoe le speranze di una rinascita del movimento egemone del ventesimo secolo tennistico (eccettuando forse un ventennio australiano). La più grande opportunità di vincere un torneo di prima fascia arriva comunque a 23 anni (24 il prossimo 28 ottobre), un’età in cui si può ancora provare a costruire qualcosa di importante. Tuttavia potrebbe comunque scrivere una bella pagina di storia del tennis americano in caso di vittoria finale, dal momento che un giocatore statunitense non vince a Indian Wells da ben 20 anni (Andre Agassi su Pete Sampras, nel 2001). Nel suo percorso spiccano anche le due vittorie consecutive contro giocatori italiani: ha eliminato in fila (per due set a zero) le nostre due stelle, Matteo Berrettini (che aveva peraltro già battuto in Coppa Davis nel 2019) e Jannik Sinner. Chissà se ricapiterà loro di giocare un torneo che presenta due semifinali così aperte e inedite, senza top nemmeno un Top 20, anche se, alla luce della vittoria di Taylor contro Zverev, il peso delle loro sconfitte può certamente essere ridimensionato.

“È senza dubbio la vittoria più importante della mia vita”, ha detto Fritz in conferenza stampa. Questo risultato arriva appena quattro mesi dopo l’operazione al menisco e la preoccupante uscita dal campo in sedia a rotelle nel suo match di secondo turno al Roland Garros.Sul primo match point ho recuperato una palla profonda, un colpo che avrei potuto facilmente sbagliare. Sul secondo, il più pericoloso, invece serviva lui e ha commesso un doppio fallo. Non puoi allenarti per affrontare queste situazioni. Non puoi simularle in allenamento. La cosa importante è avere fiducia in ciò che fai. Avere fiducia in te stesso il più possibile in queste situazioni. Non mi capita spesso, però stavolta nonostante fossi nervoso ho continuato a giocare aggressivo. Questa è la cosa migliore che mi porto a casa oggi”.

Il suo prossimo avversario, Nikoloz Basilashvili, ha eliminato dal torneo il numero 2 del seeding Tsitsipas nei quarti di finale. Anche per il georgiano sarà la prima semifinale a livello ‘Mille’. Fritz ne ha parlato così: “È un giocatore duro da battere quando è in fiducia. Dovrò cercare di non farmi spingere fuori dal campo e non avere paura di cercare il vincente. Capisco perché è arrivato in fondo qui, per via dei campi lenti. Ha tempo di preparare il colpo e spingere i colpi. Devo affrontare i punti come ho fatto oggi. Per qualche ragione anche io mi sento bene questa settimana, ho fiducia nei miei colpi e non mi sento teso o nervoso”.

Qui il tabellone aggiornato di Indian Wells 2021

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Nicola Pietrangeli riceve il “Premio Enzo Bearzot” alla carriera

Consegnato nel corso della cerimonia di venerdì al Maschio Angioino di Napoli, per la prima volta il prestigioso riconoscimento va a un atleta di un altro sport: “Un altro dei miei record” ha commentato Pietrangeli

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Nicola Pietrangeli

Una lunga ed emozionante standing ovation ha accolto Nicola Pietrangeli sul palco della Sala dei Baroni presso il Maschio Angioino di Napoli. Nel corso della cerimonia di consegna del “Premio Enzo Bearzot”, che in questo 2023 è andato al tecnico del Napoli Luciano Spalletti, alla leggenda del tennis italiano è stato assegnato il Premio Speciale alla Carriera. Per la prima volta nella sua storia il ‘Premio Bearzot’ valica i confini del suo sport e viene assegnato ad un atleta non legato direttamente al mondo del calcio. Un premio calcistico per la prima volta ad un atleta di un altro sport: un altro dei miei record!”, ha dichiarato Pietrangeli visibilmente commosso.

Gli innumerevoli trionfi, su tutti due edizioni del Roland Garros e degli Internazionali d’Italia, il fondamentale ruolo avuto nella trionfale edizione 1976 della Coppa Davis, il suo passato da calciatore e la capacità di conquistare il cuore degli appassionali; questi i motivi che hanno spinto la giuria a scegliere Nicola Pietrangeli per il prestigioso riconoscimento.

Il più grande tennista italiano di sempre arriva alla soglia dei 90 anni anche con la soddisfazione di aver vinto da allenatore – o come si diceva un tempo ‘capitano non giocatore’ – il suo mondiale, portando in Italia nonostante le polemiche e i venti contrari la famosa Coppa Davis del 1976 – si legge nella motivazione. Uomo dai tanti talenti, Pietrangeli ha sempre intrecciato la sua vita con il mondo del calcio, allenandosi per anni e con buoni risultati con la Lazio e con la Roma. Soprattutto, nell’alternare le palle da tennis al pallone ha piazzato nei primi anni Cinquanta un colpo vincente, inventando con un gruppo di amici il calcetto e regalando così meritoriamente un’opportunità di fare squadra e sport a generazioni di appassionati dopolavoristi italiani”.

 

Istituito nel 2011 per onorare la memoria del commissario tecnico della Nazionale Italiana Campione del Mondo nel 1982 in Spagna, il ‘Premio Nazionale Enzo Bearzot’ -promosso da ACLI e FIGC, quest’anno anche con il patrocinio della FITP- viene conferito ogni anno al miglior tecnico italiano.

L’albo d’oro:

2011 – Cesare Prandelli
2012 – Walter Mazzarri
2013 – Vincenzo Montella
2014 – Carlo Ancelotti
2015 – Massimiliano Allegri
2016 – Claudio Ranieri
2017 – Maurizio Sarri
2018 – Eusebio Di Francesco
2019 – Roberto Mancini
2020 – Paolo Rossi (alla memoria)
2022 – Roberto De Zerbi
2023 – Luciano Spalletti

(comunicato stampa FITP)

Qua potete ascoltare una chiacchierata tra Pietrangeli e il direttore Scanagatta:

Ancora Nicola e Ubaldo in nell’intervista in occasione del torneo di Firenze:

L’arguzia di Nicola:

Congratulazioni a Nicola per il meritatissimo premio da parte del direttore Ubaldo Scanagatta e da tutta la redazione di Ubitennis.

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ATP Miami: Shapovalov che fatica! Rublev e Ruusuvuori avanti in due set

Cade Bautista Agut per mano del giovane finlandese. Avanti Rublev e Shapovalov

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Andrey Rublev - Australian Open 2023 (Twitter @AustralianOpen)

Ad aprire il day 3 sul Grandstand al Miami Open presented by Itaù, è stata la sfida tra il beniamino di casa J.J. Wolf e il numero 6 del seeding, Andrey Rublev, all’esordio nel torneo avendo ricevuto un bye al primo turno. Lo statunitense numero 50 ATP, aveva liquidato in due set Bublik al primo turno. Per Rublev al prossimo turno, il vincente tra Kecmanovic e Humbert.

[6] A. Rublev b. J.J. Wolf 7-6(3) 6-4

IL MATCH – è stata la partita che ci si aspettava. Entrambi i giocatori hanno uno stile simile e fanno della potenza da fondo campo la loro arma migliore. Si sono viste poche variazioni e scambi per lo più decisi dai colpi di inizio gioco. Si è giocato per lo più sulla diagonale del rovescio, colpo continuamente cercato da Wolf per evitare il diritto del russo. Alla fine dell’incontro, le statistiche non stupiscono, in particolare per Rublev: una carovana di vincenti accompagnati da un elevato numero di errori non forzati.

 

Primo set, Rublev si impone in rimonta

Si parte con Rublev al servizio. Wolf inizia il match con il giusto piglio e una buona aggressività, soprattutto in risposta con i piedi ben dentro al campo quando l’avversario è costretto a giocare la seconda palla e in questo primo game, Rublev ne deve giocare ben quattro. Con un diritto vincente, due errori di rovescio diagonali in corridoio su palle cariche di spin offerte da Wolf e un rovescio in rete, l’incontro si apre con il break a favore Wolf.

Nel quarto gioco, il russo ha la possibilità di rimettere tutto in parità. Dopo un duro scambio sulla diagonale del rovescio, lo slice in contenimento dello statunitense finisce lungo e, con due doppi falli, si materializzano le prime chance del parziale per Rublev. Le prime due palle break consecutive vengono annullate entrambe col servizio – una gran prima a uscire da destra e al centro da sinistra, permettono al nativo di Cincinnati di allungare il gioco. Due brillanti rovesci in lungolinea, di cui uno in risposta su un’ottima seconda a uscire da sinistra di Wolf, consentono a Rublev di avere una terza palla break; ce ne sarà un’altra per il russo ma Wolf si aggrappa ancora al servizio che lo salva.

Si prosegue con il giocatore al servizio in completo controllo dei propri turni di servizi; Rublev diventa praticamente ingiocabile, soprattutto con la prima in campo e lo si nota anche dalla posizione di Wolf in risposta che diventa più distante dalla linea di fondo.

Sembra ormai deciso il parziale con Wolf che va a servire per chiudere sul 5-4. Rublev non ci sta e piazza due diritti vincenti, portandosi 15-30. Lo statunistense ci mette del suo sbagliando malamente una facile volée alta di rovescio che termina in rete. La seconda palla break è quella buona per il russo che sfoga la frustazione con un urlo liberatorio dopo aver rimesso in piedi il parziale. A questo punto era quasi inevitabile la conclusione del set al tie-break.

Il tie-break si apre con un ace di Rublev a cui segue una risposta di rovescio lungolinea ad apparecchiare il punto, chiuso col diritto a metà di campo. Il russo si mantiene sempre avanti nel punteggio e conclude la rimonta al secondo set point.

Dilaga Rublev nel secondo set

Inizia a perdere di brillantezza la palla di J.J. Wolf durante il secondo set, specialmente dalla parte del diritto. È comunque lui nel sesto gioco, il primo a procurarsi le prime due palle break del set; non sfruttate, entrambe per merito del servizio di Rublev che ha alzato anche il livello del diritto, per lo statunitense non c’è più scampo. Infatti, nel successivo gioco, la palla break è per Rublev: con una rispostona  diagonale di rovescio, il russo mette letteralmente in ginocchio lo statunitense e l’ipoteca sulla partita.

Sotto 5-4, mentre il cielo sopra Miami inizia a rabbuiarsi, Wolf prova a restare agganciato al match e si porta 30-40 a suon di vincenti di diritto. Un provvidenziale ace di Rublev (16 in tutto il match), allunga il game; il russo commette il primo doppio fallo dell’incontro proprio nel momento meno opportuno, ma per sua fortuna, Wolf deposita il diritto fuori dal campo.

Non è ancora finita. Un rovescio lungolinea in corridoio, concede a Wolf la terza palla break, anche questa gettata dallo statunitense in risposta. L’ace da destra procura il primo match point a Rublev che chiude con l’ennesimo vincente di diritto (38 in totale). Ora, il russo attende il vincente tra Kecmanovic e Humbert.

[24] D. Shapovalov b. [PR] G. Pella 6-3 3-6 6-3

Nel primo incontro sul Butch Buchholz, il numero 24 del seeding, Denis Shapovalov deve faticare e non poco contro sé stesso e il suo avversario, l’argentino Guido Pella, in tabellone grazie al protected ranking che al primo turno aveva dovuto rimontare sul peruviano Varillas.

Il primo set è pratica facile per il canadese: portatosi avanti rapidamente 2-0, non ha più concesso a nulla all’avversario nei suoi turni di servizio, in cui concede una sola palla break nel momento di chiudere il parziale. C’è un grande divario di forze in campo con Shapovalov nettamente superiore rispetto all’avversario in tutte le zone del campo. La sicurezza e la facilità con cui il canadese ha messo a referto il primo parziale, parrebbero essere di buon auspicio per una vittoria agevole.

Invece, inizia il secondo set e parte il dramma a cui purtroppo Shapovalov ci ha spesso abituati e costretti ad assistere. Si distrae, comincia ad essere meno ordinato e va subito in difficoltà. Nel quarto gioco si fa rimontare da 40-15 e Pella ne approfitta mettendosi avanti nel parziale. Si scuote il canadese che reagisce immediatamente riprendendosi il break e si va a sedere sul 3-2 per l’argentino. Alla ripresa del gioco, crolla definitivamente il classe ’99 di Tel Aviv: subisce un altro break e il parziale è del giocatore più razionale in campo.

Nel terzo set, si rivede lo stesso Shapovalov del primo set, più concentrato e centrato. Si procura subito due palle per mettersi avanti ma l’argentino, sull’onda della rimonta appena conclusa, si difende bene e si mantiene in scia. Il break decisivo che consegna la vittoria al canadese arriva nell’ottavo gioco. Al prossimo turno, affronterà il vincente del derby a stelle e strisce tra Fritz e Nava.

E. Ruusuvuori b. [22] R. Bautista Agut 6-4 7-6(5)

Cade la prima testa di serie di questo secondo Master 1000 dell’anno. Roberto Bautista Agut, veterano del circuito deve cedere alla freschezza del giovane finlandese Emil Ruusuvuori. Lo spagnolo ha parecchio da recriminarsi, soprattutto nel secondo set in cui non ha sfruttato ben due set point per rimandare la pratica al set decisivo.

Il primo parziale prosegue con equilibrio fino nono gioco: Bautista spreca una palla game e alla prima chance, Ruusuvuori si fa trovare pronto, mettendo a segno break e chiudendo il parziale nel game successivo.

Il secondo set è caratterizzato da ben quattro break, due per parte. Il primo ad andare avanti 2-0 è lo spagnolo che si fa contro-brekkare nel game successivo. Al contrario succede nel quinto gioco, quando è il finlandese a mettere al testa avanti 3-2 ma non riuscendo a confermare il vantaggio, si rimette tutto in parità. Gli ultimi game sono concitati. Nel decimo gioco, Bautista Agut ha ben due set point sul servizio dell’avversario e nel game successivo è il finlandese a non sfruttare tre palle break.

Giunti al tie-break decisivo, lo spagnolo cede sul più bello e consegna il terzo turno a Ruusuvuori per 7 punti a 5. Ora attende il vincente tra Daniel e Zverev.

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Per Leylah Fernandez l’equilibrio è tutto nel gioco mentale del tennis

La giocatrice canadese avrà un ruolo di primo piano nel progetto sull’inclusività Come Play nato dalla partnership tra WTA e Morgan Stanley

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Leylah Fernandez, finalista allo US Open 2021 (Darren Carroll/USTA)

di Andy Frye, pubblicato da Forbes il 6 marzo 2023

La stella nascente del tennis Leylah Fernandez ama ricordare agli appassionati e agli osservatori del tennis un particolare che è lampante per chiunque si guadagni da vivere in campo. Che il tennis è mentale quanto fisico.

“Io credo che, quando la mente decide, il corpo la segua”, ha detto la giocatrice canadese durante un’intervista la scorsa settimana. “L’aspetto mentale di questo sport è estremamente importante e sono estremamente fortunata. Cerco di godermi l’opportunità il più possibile.

 

Fernandez si è affacciata per la prima volta alla ribalta mondiale durante la finale persa agli US Open del 2021 e aveva fatto il suo debutto negli Slam all’Australian Open del 2020, che si è svolto tra la fine di gennaio e il primo weekend di febbraio 2020. Una settimana dopo quel primo grande debutto sul palcoscenico mondiale, Fernandez ha conquistato la più grande vittoria della sua carriera alla Billie Jean King Cup, battendo l’allora numero 5 del mondo Belinda Bencic nel turno di qualificazione.

Tuttavia, essendo una delle giocatrici più giovani del circuito, Fernandez afferma che nessun numero di ore in campo sia mai troppo, sia che si tratti di perfezionare il suo swing oppure di lavorare sulla forma generale. “Ho sempre voluto giocare a tennis (professionalmente) e non credo che questo sport abbia un impatto fisico negativo su di me”. Attualmente, la ventenne professionista WTA è classificata tra le prime 50, precisamente al numero 49 della classifica WTA. Ha anche in bacheca due titoli di singolare.

Alla fine della scorsa estate, la giocatrice canadese ha raggiunto il suo best ranking, al numero 13, dopo una serie di buone prestazioni, tra cui i quarti di finale raggiunti al Roland Garros del 2022. Sempre lo scorso anno anno fa ha vinto l’Abierto GNP Seguros 2022 a Monterrey, in Messico.

Fernandez, insieme a Coco Gauff e Qinwen Zheng, è una delle poche professioniste del circuito di età inferiore ai 21 anni. È forse per questo motivo che è stata scelta come portavoce principale nella nuova partnership della WTA con Morgan Stanley.

La scorsa settimana, la WTA e il gigante finanziario globale hanno annunciato una nuova partnership pluriennale per celebrare il 50° anniversario della WTA. L’associazione ha affermato in una dichiarazione che l’obiettivo della partnership consiste nell’evidenziare la crescente inclusività del tennis, nonché l’impegno nel far crescere la partecipazione delle donne al gioco.

“Con una visione condivisa per promuovere l’inclusività e ampliare l’accesso al gioco del tennis, entrambe le organizzazioni sono orgogliose di accelerare il loro impegno per promuovere il progresso delle donne nello sport”, ha affermato la WTA. Morgan Stanley diventa anche il partner di presentazione esclusivo dell’iniziativa Come Play della WTA, che propone programmi di tennis per incoraggiare le ragazze di tutte le età e abilità a condurre una vita sana e produttiva dentro e fuori dal campo.

Il programma Come Play fa leva sulla scelta da parte di Morgan Stanley di fare di Leyla Fernandez il suo Brand Ambassador in qualità di volto della pubblicità “See It To Be It” dell’azienda.

L’iniziativa ha lo scopo di ispirare i giovani a visualizzare il successo offrendo loro un modello con cui identificarsi.

“Sostenere la prossima generazione e dare a tutti una possibilità di successo sono impegni che condividiamo sia con Leylah che con la WTA”, ha affermato Alice Milligan, chief marketing officer di Morgan Stanley. “Questa nuova partnership rappresenta i nostri continui sforzi per aiutare le ragazze nello sport deltennis con gli strumenti vitali di cui hanno bisogno oggi per essere le nostre stelle di domani”. “Siamo veramente lieti di annunciare questa partnership con Morgan Stanley”, ha dichiarato il presidente della WTA, Micky Lawler. “Mentre ci sforziamo di creare un ambiente più diversificato e inclusivo per donne e ragazze, le nostre due organizzazioni non vedono l’ora di fare la differenza attraverso gli eventi della community Come Play durante l’HologicWTA Tour e nella creazione di contenuti che amplifichino questo importante messaggio”.

“Il tennis non è per sempre”, ha detto Fernandez parlando apertamente della sua carriera di atleta. Fernandez, che ha guadagnato poco più di 3,4 milioni di dollari in premi alla carriera dal 2019 ad oggi, ha affermato che, nonostante la sua giovane età, costruire la stabilità finanziaria è fondamentale. “Questa partnership darà ai giocatori fiducia, nell’educarci sulla stabilità finanziaria, e darà ai giocatori la fiducia di trovarsi in un ambiente stabile.

Inoltre, dopo lo sport e le nostre carriere, per aiutare i giocatori nel loro futuro.

In particolare, il programma Come Play invita le attuali giocatrici WTA, stelle in pensione e allenatori a partecipare a corsi di tennis e attività per ragazze al fine di “aiutare a costruire la prossima generazione di leader”, ha affermato la WTA.

L’iniziativa include anche l’alfabetizzazione finanziaria e le risorse di pianificazione per i giocatori, oltre a una serie di contenuti in eventi WTA selezionati e altro ancora.

Fernandez ha aggiunto di essere onorata di essere coinvolta nei continui sforzi della WTA per coinvolgere più ragazze nel gioco e di essere scelta come modello per i giovani interessati a questo sport.

Equilibrio: la chiave per un grande tennis?

La mancina, diventata professionista nel 2019, ha un bilancio impressionante di vittorie e sconfitte a partire da marzo 2023 con 130-82. Fernandez è anche un’appassionata tifosa di calcio e durante la nostra intervista dell’anno scorso ha dichiarato di essere cresciuta giocando a quello che il defunto Pelé una volta chiamava “o jogo bonito”.

Fernandez sottolinea anche che ha una vita al di fuori del tennis che, secondo lei, contribuisce al suo successo in campo. “Cerco di bilanciare un po’ la mia vita.Sì, gioco a tennis, ma sono anche una studentessa universitaria, e questo mi aiutato a separarmi dall’idea di essere solo una giocatrice di tennis”, ha aggiunto “Mi ha aiutato a rimettere a fuoco le priorità e a godermi le piccole parti della vita che non sono il tennis”.

Ma Fernandez riesce ancora a mantenere i rapporti con il suo primo altro amore sportivo, il calcio? “Sì, mi è permesso giocare”, ha detto, con un accenno di risata. “Sono fortunata ad avere allenatori che mi incoraggiano a praticare diversi sport.Diversificare aiuta nel tennis.Ogni volta che torno su un campo, tirare calci a un pallone con mia sorella aggiunge benefici al mio tennis”.

Traduzione di Alessandro Valentini

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