ATP Vienna: Zverev doma Auger Aliassime, continua la galoppata di Tiafoe

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ATP Vienna: Zverev doma Auger Aliassime, continua la galoppata di Tiafoe

Alexander Zverev supera Felix Auger Aliassime con la solita pausa di un set. Frances Tiafoe batte Diego Schwartzman nonostante un secondo set rocambolesco

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Alexander Zverev (GER) - Vienna 2021 (© e-motion/Bildagentur Zolles KG/Martin Steiger).
 

[3] A. Zverev b. [6] F. Auger-Aliassime 6-4 3-6 6-3

Partita strana in cui alla fine Zverev fa valere un livello ancora leggermente superiore rispetto al suo avversario che lo porta comunque al limite.

Sasha comanda 3-1 negli scontri diretti, avendo però perso probabilmente la sfida più importante quest’anno a Wimbledon in 5 set, negli ottavi di finale, fra l’altro nella parte di tabellone dove non si trovava Djokovic, e quindi la più percorribile.

Si parte quindi con Zverev alla battuta, con il tedesco che nel primo set risulta del tutto ingiocabile sui propri turni di battuta, lasciando per strado solo 2 punti su 22 giocati. E la cosa ancora più preoccupante per il canadese è il fatto che tale score sia ottenuto con la miseria del 41% di prime in campo, un dato che di solito è foriero di cattive notizie per il tedesco. Auger nel primo parziale non gioca il suo miglior tennis, anche se riesce a salvarsi nei propri game di servizio, però paga il break subito quasi a freddo all’inizio del match. Il set scorre via rapido senza sussulti e dopo 40 minuti Sasha incamera il parziale per 6-4.

Nel secondo set Zverev ritrova il servizio (alla fine in tutto il parziale la percentuale di prime in campo sarà un irreale 95%, con prime che viaggiano comunque intorno ai 200 Km/h) e di solito quando questo succede, specie indoor, sono guai per tutti. Però in questo frangente Felix è molto bravo a ritrovare compostezza e ordine nel proprio gioco, cercando di essere aggressivo ma senza andare fuori giri e cercando di chiudere a rete il punto e limitando al minimo gli errori non forzati. Zverev al contrario comincia a commettere errori sul proprio colpo più ballerino, il dritto, e con un po’ di pigrizia cede l’iniziativa al canadese che è bravo ad approfittarne.

Si va quindi al terzo set dove Sasha torna solido come nel primo parziale e torna a rendere impenetrabili i propri game di servizio impedendo al canadese di arrivare ad annusare l’opportunità di un break point, anche se in un paio di occasione il canadese riesce a portare il game ai vantaggi, e li veramente sono i dettagli a fare la differenza, come nel primo game quando Zverev vince una battaglia lunga 30 colpi e porta allo sfinimento il canadese.

Si arriva così al momento decisivo, un sesto gioco da 19 punti giocati, che vale da solo il prezzo del biglietto. Game estremamente lottato nel quale si vede ricacciato per ben 5 volte da palla break, ma che al sesto tentativo lo vede prevalere. Un game che al tempo stesso esemplifica il gran livello di gioco ormai raggiunto da Auger, che va sempre in spinta negli scambi ed è quello più intraprendente nel cercare la via delle rete. Ma che al tempo stesso evidenzia come ancora manchi quel quid a livello tecnico e mentale che lo può portare da ottimo top 15 a top 5. In questo frangente infatti Zverev tira fuori il meglio dalla sua difesa mettendo sotto pressione Auger, il quale manca di definitività in alcune soluzioni di volo e in alcuni colpi d’attacco; Felix avrebe anche le opportunità di chiudere il game a suo favore e in un paio di occasioni ci va veramente vicino, ma la massima pressione che può esercitare un giocatore di elite assoluta è ancora mentalmente e tecnicamente un pochino troppo per il giovane canadese.

Il game prende così la via della Germania, con Zverev che chiude poi agevolmente la pratica in poco più di due ore di gioco.

Nell’intervista post partita Felix si dice comunque soddisfatto della prestazione, peccato solo l’inizio infelice con il quale ha regalato il break iniziale a Zverev. Tuttavia il ragazzo afferma come ci siano stati vari aspetti positivi che porta a casa da questa prestazione. Parlando del sesto game poi il canadese ha confermato che è stato tirato e che ha seguito il gameplan che fino a quel momento gli aveva dato risultati, ovvero essere aggressivo e seguire la via della rete. Però a quel punto da un lato è stato bravo Zverev, dall’altro c’è stato anche un fattore di pressione psicologica non sempre facile da gestire

Successivamente Zverev si è detto contento del suo livello di gioco anche negli scambi da fondocampo e dalla sua condizione fisica e della reattività, frutto di duro lavoro e anche del passato da hockeista che gli ha portato in dote cooridnazione ed equilibrio (ormai sembra uno standard quello di parlare una seconda lingua sul ghiaccio, vedi Djokovic e Sinner, ndr) e si è detto contento soprattutto della reattività mentale che ha dimostrato a cavallo di secondo e terzo set. In particolare, quando ha subito un parziale negativo che ha concesso il secondo set ad Auger, si è detto molto soddisfatto nel primo game del terzo di essere riuscito a stoppare la serie e tenere il servizio, in quanto nel tennis le partite possono girare molto velocemente. Parlando poi del sesto game del terzo set anche lui ha dichiarato di come avesse bisogno di conquistare quel game e di averci messo quella carica extra necessaria per portare a casa la partita. Parlando infine di Alcaraz il tedesco ha confermato che si era già accorto del grande talento dello spagnolo quando lo aveva incontrato ad Acapulco quest’anno. E rispetto al dritto dello spagnolo Sasha ammette che si tratta di un gran colpo, ma nel circuito di dritti notevoli ce ne sono, come quello di Berrettini, quello di Rublev, o anche quello di Tsitsipas, meno potente ma più vario.

F. Tiafoe b. [8] D. Schwartzman        6-4 7-6(6)
Frances Tiafoe (USA) – Vienna 2021 (© e-motion/Bildagentur Zolles KG/Christian Hofer).

Ci si aspettava alla vigilia una partita combattuta con parecchi scambi prolungati e in parte ha mantenuto le attese. Schwartzman non è riuscito a mantenere accesa la luce a sufficienza per portare avanti il suo tennis dispendioso e fatto di grande solidità, dopo la battaglia di tre set giocata contro Monfils.

Tiafoe arriva a questo match dopo l’inaspettata vittoria contro Tsitsipas e annusa la possibilità di una corsa profonda in questo torneo, che costituirebbe una bella boccata di ossigeno per la classifica dell’americano che in questo torneo è stato obbligato a passare per le forche caudine delle qualificazioni.

Il set inizia con Tiafoe che parte subito forte e s’invola sul 2-0, ma Scwartzman non ci sta e riesce a riportarsi a contatto per impattare sul 3-3. Il servizio come al solito non è un grosso fattore per Dieguito mentre Tiafoe riesce a racimolare qualcosa in più dalla sua prima. Tiafoe quindi continua a spingere e ad essere aggressivo e  nel decimo riesce a breakkare l’argentino e a chiudere il set al terzo set point . Un set in cui uno Schwartzman sotto tono regala nello stesso parziale ben 9 errori non forzati, roba che di solito manco in un match intero.

Si va così al secondo set con uno Schwartzman ancora sottotono cede nuovamente il servizio con Tiafoe che riesce a breakkare l’argentino e involarsi sul 2-0; sembra che proprio non sia giornata per Schwartzman, ma trattandosi del piccolo grande Diego è inevitabile attendersi una reazione che arriva puntualmente nel game successivo, con l’argentino che costringe l’americano a salvare due palle break in un game da 14 punti. Il Peque a questo punto subisce il colpo e il set scivola via con l’americano che si invola 5-1 e la partita sembra davvero destinata a concludersi in fretta.

Da questo momento comincia però un’altra partita, in cui saltano tutti gli schemi e Tiafoe prima con un po’ di leggerezza concede il primo contro break per il 5-2 e nel game successivo riesce ad issarsi a match point sul servizio dell’argentino. Ma qua Diego continua a giocarsela con tigna obbligando l’americano a venirsela a prendere. E tanto più Tiafoe tentenna, tanto più Schwartzman si impegna nella rincorsa. Si va così dal 5-1 Tiafoe al 6-5 Schwartzman che va a servire per il set. Ma di nuovo continua il festival dei break (saranno ben 6 nel solo secondo set) e Tiafoe pareggia per portare la partita al tie break. Tie break in cui l’americano riesce prima a mettere la testa avanti per poi farsi risucchiare dall’argentino che arriva fino a set point. Ma qua finisce la benzina dell’argentino, e Tiafoe riesce a girarla e a chiudere in spinta una partita che aveva in pugno.

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