Sinner, Finals a un passo (Pierelli, Mastroluca, Guerrini). La casa dei maestri (Bertellino)

Rassegna stampa

Sinner, Finals a un passo (Pierelli, Mastroluca, Guerrini). La casa dei maestri (Bertellino)

La rassegna stampa di venerdì 29 ottobre 2021

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Sinner forza 10 (Matteo Pierelli, La Gazzetta dello Sport)

Non ci sarà il derby, ma non ci si può di certo lamentare. La sconfitta di misura di Lorenzo Sonego con Casper Ruud a Vienna consegna al lanciatissimo Jannik Sinner un match che vale una stagione. Prima di tutto è uno spareggio sulla strada delle Finals di Torino: in caso di vittoria, l’italiano si porterebbe vicinissimo al settimo posto del norvegese e supererebbe Hubert Hurkacz, conquistando l’ottava piazza provvisoria. E poi potrebbe anche permettere all’altoatesino, ora numero 11 del mondo, di entrare nella top ten Atp: con l’ingresso in semifinale sarebbe di sicuro nei primi dieci, perché supererebbe in un colpo solo Hurkacz e Thiem. Sinner ha vinto l’unico confronto diretto con Ruud e lo ha fatto proprio a Vienna un anno fa. Tutto questo senza dimenticare che nei quarti abbiamo anche Matteo Berrettini, che si è già guadagnato il suo biglietto per Torino e che. sempre oggi, andrà anche a lui a caccia della semifinale contro il baby prodigio Carlos Alcaraz, che il mese prossimo potremo ammirare a Milano alla Next Gen. Dove è invece ancora in dubbio la presenza di Sinner, ma solo perché punta forte sulla presenza nel torneo dei grandi di Torino: Cameron Norrie, uno dei suoi rivali più pericolosi, è uscito con Auger-Aliassime sprecando tre match-point. La corsa per Torino resta comunque apertissima visto che settimana prossima avremo il Masters 1000 di Parigi-Bercy, dove probabilmente si deciderà tutto. Il rosso di Sesto Pusteria, pur senza brillare come nei giorni scorsi, ieri è riuscito a domare senza grossi problemi il padrone di casa Dennis Novak, continuando la sua marcia trionfale: decima vittoria consecutiva (tutte indoor), con un bilancio set vinti-persi di 20-0. In una giornata in cui non si è espresso al massimo, ha badato al sodo, chiudendo la contesa (6-4 6-2) in un’ora e 15 minuti. «Mi sentivo un po’ lento in campo – ha detto -, non avevo molto ritmo e il pubblico era tutto per lui. Quando giochi partite cosi importanti senti anche la pressione». Oggi lo aspetta un match molto duro, anche se non proibitivo. E lui, come sempre, tiene i piedi ben piantati a terra. «Ruud è migliorato molto – ha detto Sinner – specialmente sul veloce e sarà veramente dura. Per batterlo dovrò giocare molto bene. lui è riuscito a piegare Sonego che lo scorso anno qui a Vienna ha battuto Djokovic ed è arrivato in finale. E poi quest’anno entrambi abbiamo vinto tanti match: credo che ci sarà grande battaglia, perché lui è molto solido. Il match dell’anno scorso conta poco, molto è cambiato. Alla Race cerco sempre di non pensarci, ma alla fine la testa va li perché voglio andarci a Torino. Ma se non è quest’anno sarà per il prossimo. O magari non ci arriverò mai…». […]

Jannik “Djokovic” al bivio per Torino (Alessandro Mastroluca, Corriere dello Sport)

Ha vinto 20 set di fila indoor. Ha completato le ultime quattro partite senza mai perdere il servizio. A vent’anni, giocherà oggi a Vienna il decimo quarto di finale del 2021. Tre indizi bastano a raccontare l’ascesa di Jannik Sinner, che nelle ultime settimane ha alzato i giri del motore. Con il 6-4 6-2 all’austriaco Dennis Novak ha raggiunto i venti set vinti di fila indoor e la quarta partita consecutiva conclusa senza mai perdere il servizio. Un primato nella sua giovane carriera ancora più significativo alla luce dei cambiamenti alla meccanica del gesto evidenti negli ultimi mesi. Oggi Sinner chiuderà il programma dei quarti di finale contro il norvegese Casper Ruud, settimo nella Race e in pole position per conquistare uno degli ultimi due posti alle Nitto ATP Finals di Torino. «Provo a non pensare alle Finals – ha detto l’azzurro dopo la partita -, ma alla fine non ci riesco. Voglio qualificarmi, se non ci riesco quest’anno spero di farcela il prossimo». Jannik ha già battuto il norvegese, proprio a Vienna un anno fa. Se dovesse ripetersi, supererebbe il polacco Hubert Hurkacz e salirebbe al nono posto nella Race to Turin, diventando virtualmente l’ultimo dei qualificati alle Finals spalle proprio di Ruud (senza contare Rafa Nadal, che tornea in campo solo nel 2022). »Casper è migliorato incredibilmente, soprattutto sul veloce – ha detto l’azzurro – È davanti a me nella Race, è in fiducia. Mi aspetto una grande battaglia». La vittoria contro Novak, netta e mai davvero in discussione, ha raccontato molto dell’attuale momento di Sinner. Il lavoro con il team di Riccardo Piatti sta pagando. I pezzi del mosaico si stanno incastrando con una precisione finora soltanto intuita. Un anno fa, Sinner avrebbe potuto perdere il filo della partita, concedersi qualche pausa di rilassatezza. Adesso non c’è nulla di tutto questo nella sua metodica applicazione in campo, che ha stupito anche chi ha raccontato la partita per la rete ufficiale dell’ATP. Il soprannome coniato dagli inglesi di Tennis Tv nel secondo set, Jannik Djokovic, è un indizio sulla tipologia di giocatore che l’azzurro sta studiando per diventare.

La legge di Sinner (Piero Guerrini, Tuttosport)

Alla giornata perfetta è mancato solo un dettaglio. Ma l’amico Lorenzo (Sonego) le ha provate davvero tutte e non si è mai arreso. Solo che Casper Ruud lo devi battere per davvero, lui non ti regala nulla. Però Jannik Sinner è passato come un treno sopra al malcapitato Dennis Novak che aveva ipotizzato e pure abbozzato in campo una sorta di resistenza. Il fatto è che tale resistenza ha ottenuto qualche risultato per metà set. L’austriaco ha anche avuto due palle break sul 2-1. Poi nulla. Sinner ha dominato e ha aperto il secondo set ottenendo subito il break. Grazie a un diritto anomalo sulla riga e all’errore di un avversario finito sotto troppa pressione: 6-4 6-2 in 75 minuti. I numeri di Jannik impressionano quanto il gioco e certificano la straordinaria capacità di programmazione del team Piatti. Jannik è arrivato carico al momento crudele, che coincide con il tennis sul tappeto al coperto. E la storia sul tappeto narra di sei vittorie consecutive e 20 set senza lasciarne una. Vienna è il decimo quarto di finale in un 2021 in cui ha alzato 4 trofei. Ma dicevamo della giornata perfetta. L’aveva indirizzata Felix Auger Aliassime, con gentile contributo britannico. Sotto di un set e con tre match point contro nel secondo, il canadese ha elevato potenza e rendimento dei propri colpi. Ma Cameron Norrie (rivale dell’azzurro nella corsa verso Torino), lo ha aiutato dopo aver annesso il primo parziale, perdendo nel corso del set propositività e aggressività, insomma aspettando l’errore altrui. Due match point andati. Per il terzo ci ha pensato Felix. Norrie dunque eliminato e ora costretto a un grande risultato a Parigi. Se l’allievo di Piatti supera l’odierno quarto di finale supererà Hurkacz e sfonderà il muro non virtuale della Top Ten mondiale, numero 10 al posto di Dominic Thiem. […]

La casa dei maestri (Roberto Bertellino, Tuttosport)

Il PalaAlpitour si sta vestendo per le Nitto AT’P Finals (14-21 novembre), prima edizione delle cinque previste a Torino. Mancano ormai solo 13 giorni alle prime sfide di campo che vedranno impegnati nella fase a gironi e poi nelle semifinali e nella finale gli otto migliori giocatori del mondo. Tempo di sopralluogo in ottica passaggio del testimone dalla 02 Arena di Londra. Si sta correndo, in sintesi. Sia la venue di gara, appunto il Palazzo, che quella degli allenamenti (il Circolo della Stampa Sporting) sono ancora in fase cantieristica. Al PalaAlpitour lavorano oltre 200 persone in due turni quotidiani, per 16 ore complessive, con la possibilità di passare ad un impegno h24 qualora le esigenze lo dovessero richiedere. La situazione è sotto controllo e chi ci guida nel tour non lascia trasparire alcun dubbio. Nei fatti sarà, quello che ospiterà la prima edizione torinese delle ATP Finals, il campo da tennis più grande del mondo considerando gli spazi laterali e gli out dopo le linee di fondo. i giocatori faranno il loro ingresso tra giochi di luci ed effetti scenici dopo aver percorso un lungo corridoio interno alle cui pareti verranno collocate foto delle precedenti edizioni e dei campioni che hanno fatto la storia delle Finals. Si stanno allestendo le due terrazze interne al Palazzetto. Ogni giocatore inserito nel torneo di singolare, più la riserva, potrà godere di uno spogliatoio personalizzato con una superficie di circa 90 metri quadrati. Una sorta di alloggio anche per il proprio staff e familiari. Altri due spogliatoi saranno invece dedicati ai doppisti. I tennisti faranno il loro ingresso con le auto della transportation e termineranno il percorso di accompagnamento nel seminterrato della struttura, dal quale accederanno direttamente proprio agli spogliatoi. Adiacente ai loro “mini-alloggi” anche un’area medicale e una palestra. I primi arrivi sono previsti nelle giornate del 6-7 novembre, quindi anche i primi allenamenti presso il Circolo della Stampa Sporting con i due campi in Greenset sui quali deve ancora essere posata la resina.

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