Nitto ATP Finals, le parole di Matteo Berrettini: "Mi sento uno dei migliori del mondo"

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Nitto ATP Finals, le parole di Matteo Berrettini: “Mi sento uno dei migliori del mondo”

Il tennista italiano non ha risparmiato complimenti per Jannik Sinner in conferenza stampa “Ha avuto un anno fantastico”

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È un Matteo Berrettini di ottimo umore quello che si presenta alla conferenza stampa di rito prima delle Nitto ATP Finals di Torino. Proprio sulla città piemontese arriva la prima domanda (in inglese) della conferenza, con cosa rappresenta per un italiano giocare quest’evento in casa. “Tanto. All’inizio dell’anno era sicuramente un obiettivo ma era presto per pensarci. Penso in ogni caso di essermelo meritato“. Non manca la domanda su Jannik Sinner, che sarà alternate di questo torneo e che ha mancato la qualificazione per un soffio. “Si, gli ho augurato buona fortuna. Più italiani ci sono meglio è per tutti. […] Tra me e Jannik c’è una buona relazione, ci spingiamo a vicenda per fare sempre meglio, è cinque anni più giovane e credo si qualificherà nei prossimi anni. Ha avuto un anno fantastico ed è stato solo a pochi punti dalla qualificazione, quest’esperienza lo aiuterà sicuramente nei prossimi anni“.

Idee chiare per quanto riguarda le aspettative per il torneo, in un girone che lo vede con Daniil Medvedev, Alexander Zverev e Hubert Hurkacz. “Sento la pressione ma è una buona pressione. È bello stare qui e so che il pubblico sarà dalla mia parte. Dall’altro lato della rete ci sono i migliori del mondo e non sarà facile. Io però sono uno di questi […] Sarà tutto speciale, l’Italia si meritava un evento del genere.“. Quello di quest’anno sarà sicuramente un Matteo diverso rispetto al 2019, arrivato alle Finals con una rincorsa conclusa solo a Bercy. “Sono sicuramente un giocatore e una persona diversa. Anche il modo in cui mi sono qualificato è diverso, due anni fa è stato per il rotto della cuffia e non me l’aspettavo. […] Qui arrivo con tante aspettative e l’approccio sarà diverso. So che le partite saranno molto dure e su cemento indoor, saranno partite giocate su pochi punti ma so che il pubblico sarà dalla mia”.

Una battuta anche sul se “utilizzerà” Jannik Sinner da sparring partner negli allenamenti. “Sinner non l’ho ancora visto. Quando arriverà, sembra brutto dirlo (ride), lo userò da sparring, è un’esperienza formativa se presa nel modo giusto.

Per chiudere arriva la domanda del nostro Direttore, Ubaldo Scanagatta, sull’esordio di Berrettini previsto domenica sera contro Alexander Zverev. Per un giocatore è meglio affrontare subito uno più forte o sono solo calcoli giornalistici? Berrettini non ha dubbi. “Un pochino si, anche se gli altri due non li definirei non forti (ride). Daniil è fortissimo, Hubert ha dimostrato di aver fatto una stagione importante. Sicuramente sarà un esordio difficile con un giocatore che quest’anno ha vinto tantissimi tornei, ha già vinto questo torneo e sa bene cosa aspettarsi. Storicamente abbiamo fatto sempre belle lotte”.

Sul se fosse meglio essere nell’altro girone e incontrare un tennista in pessima forma come Stefanos Tsitsipas il tennista italiano resta diplomatico. “Una volta che il sorteggio è andato penso sia una questione di incastri […] con Stefanos non ci ho mai vinto. La cosa più importante è essere carichi e pronti e vediamo in campo“.

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