ATP Finals, Berrettini: "Il mio giorno peggiore. Se non potrò essere competitivo non giocherò"

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ATP Finals, Berrettini: “Il mio giorno peggiore. Se non potrò essere competitivo non giocherò”

Le parole del tennista azzurro dopo l’amaro ritiro contro Zverev: “Ho sentito dolore mentre servivo, come in Australia, ma la fitta è un po’ diversa. Spero sia solo una contrattura”

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“È stato il peggior giorno che abbia mai vissuto da tennista”. Le parole fanno fatica a uscire dalla bocca di Matteo Berrettini, che nemmeno un’ora dopo il ritiro nella partita di esordio delle ATP Finals contro Sascha Zverev si presenta in conferenza stampa, ovviamente attesissimo dai cronisti, collegati a distanza. L’azzurro non usa mezzi termini: “Quella che ho vissuto oggi è stata una delle atmosfere più incredibili che abbia mai provato. E non aver potuto terminare la partita è qualcosa che mi uccide dentro”.

Matteo è ovviamente molto amareggiato: “In questo momento darei qualsiasi cosa per rivivere le sensazioni che stavo provando oggi. È stato un bel primo set, e al di là delle occasioni perse stavo facendo ciò che amavo, ossia dare in campo tutto quello che avevo. Una possibilità che qualcuno o qualcosa mi sta portando via”. Ovviamente a Matteo vengono chiesti lumi su quello che saranno le prossime ore: “Io amo essere competitivo – dice Berrettini – e se non mi sento in grado di poter vincere non entrerò in campo. Domani farò accertamenti, che spero possano essere incoraggianti. Spero che si tratti solo di una contrattura, in modo da poterci lavorare su e provare ad essere in campo martedì”.

Si tratta di un infortunio all’addome e ovviamente il timore è che si tratti di una ricaduta del problema accusato all’inizio di quest’anno in Australia, che lo tenne fuori dal circuito fino a Montecarlo. “La zona è la stessa, non so se è esattamente lo stesso punto; ma ho sentito una fitta durante il movimento del servizio, come allora. Il tipo di dolore non è esattamente lo stesso ma fino agli esami è difficile pronunciarsi”.

Sullo sfondo anche la fase finale della Coppa Davis, che si giocherà inizialmente proprio a Torino a fine mese: “Ho dato la priorità a questo torneo, mi sarei concentrato sulla Davis solo in seguito, ma è ovvio che bisogna pensare anche a lungo termine, come ho fatto nella mia carriera quando ho avuto infortuni. È una situazione mentalmente difficile da gestire, non posso farci nulla e non so con chi io me la possa prendere”.

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