Novak Djokovic si presenta in conferenza stampa pochi minuti dopo la fine della semifinale persa contro Sascha Zverev e si dimostra sereno nell’umore e nell’analisi della partita. “Sascha è uno dei migliori battitori del mondo. Questo è un fatto e in diverse occasioni anche stasera si è tolto dai guai col servizio. Anche io stavo servendo bene, ma sono incappato in un pessimo gioco nel terzo set, con quattro errori gratuiti di cui tre col diritto da facile posizione. Ho un po’ buttato via la partita, quella circostanza è stata decisiva, e dopo ho sbagliato un diritto anche sulla palla del contro-break sul 4-2. Tuttavia penso sia stata una bella battaglia, di alta qualità”. Così Djokovic a chi gli chiede se alla fine abbia avuto un calo fisico: “Assolutamente no. Non mi sentivo assolutamente stanco. Avrei potuto continuare tranquillamente per un po’ di ore ancora. Ho solo avuto un pessimo game, il quarto del terzo set, con quattro errori gratuiti. E in condizioni simili contro un così grande battitore quando perdi il servizio è dura rimontare”.
Ovviamente a Novak non si poteva non chiedere la sua posizione di fronte alla decisione dell’Australian Open, ufficializzata quest’oggi, di porre l’obbligo di vaccino per i giocatori che disputeranno il torneo. Il numero uno del mondo, come noto, ha sempre rifiutato di dire se si sia vaccinato o meno. “Vedremo. Aspettiamo e vedremo”, è stata la sua evasiva risposta. Incalzato sul tema, ha ripetuto: “Non ho parlato con la direzione del torneo, per essere onesto. Stavo solo aspettando quale fosse la loro decisione, ora la sappiamo. Aspettiamo e vedremo”.
Djokovic, così, parla del suo rapporto con Zverev, che lo ha elogiato con grandi parole nell’intervista a caldo dopo la partita: “Sascha è un amico anche fuori dal campo, andiamo d’accordo. Non è scontato avere questo tipo di rapporto con un rivale con cui ti confronti spesso sui palcoscenici più importanti del mondo. Con lui parlo spesso anche di altre cose che non riguardano il tennis. Sono felice di dividere queste esperienze con lui. Abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto, ovviamente quando giochiamo contro vogliamo vincere entrambi ma il rapporto che ho con lui va al di là del risultato. E’ un ottimo ragazzo, un grande giocatore e sicuramente presto vincerà uno Slam”.
Infine, Djokovic parla così del suo bilancio stagionale, proiettandosi sull’ultimo impegno che sarà la Coppa Davis: “E’ stata una grande stagione. Non ho giocato molti tornei ma comunque sono finito al numero uno del mondo per la settima stagione, ho vinto tre slam su quattro. E’ stato un anno fenomenale. Forse ci sono stati tornei ATP in cui avrei potuto fare meglio, però direi che è stata una buona stagione, anche con la semifinale qui. Mi piace come sto giocando, ora non vedo l’ora di disputare la Coppa Davis. Ovviamente è una competizione di squadra, in cui quello che accade non dipende solo da me, spero che i miei compagni siano pronti; per quanto mi riguarda io sono più che motivato a giocare per la mia patria”.