Coppa Davis, Sonego e Sinner si ripetono: Colombia ko, l’Italia è ai quarti di finale

Coppa Davis

Coppa Davis, Sonego e Sinner si ripetono: Colombia ko, l’Italia è ai quarti di finale

Lorenzo Sonego cede il primo set al tiebreak, poi batte Mejia in rimonta. Anche Sinner fatica ma poi dilaga. L’Italia resta a Torino e lunedì giocherà i quarti contro Croazia o Ungheria

Pubblicato

il

 

L’Italia batte anche la Colombia dopo Gli Stati Uniti e vince il suo girone. Lunedì a Torino affronterà la vincente del gruppo D, quasi sicuramente la Croazia a cui basterà vincere un match.
Capitan Volandri conferma i due singolaristi vittoriosi  e Lorenzo Sonego e Jannik Sinner, seppur meno brillanti rispetto a ieri, danno all’Italia i due punti decisivi. In nottata poi Jannik e Fognini hanno perso in doppio contro Farah e Cabal ( a Torino in divisa Mizuno) chiudendo la partita alle 02.45!

L. Sonego (ITA) – N. Mejia (COL) 6-7(5) 6-4 6-2

Sarà la lunga attesa negli spogliatoi causata dalla battaglia tra ungheresi e australiani che ha ritardato di circa tre ore l’inizio del match, sarà la difficoltà a smaltire l’adrenalina e le emozioni dell’esordio vincente contro Opelka, fatto sta che Lorenzo inizia la partita con il braccio contratto e poca lucidità.

 

Nico Mejja, 275 del ranking, predilige i campi veloci (“ Wimbledon è il mio torneo preferito, l’erba la superficie prediletta”) e racconta che il suo colpo preferito è il drop-shot, tuttavia nei primi game si posiziona due metri dietro la riga di fondocampo in attesa dell’errore di Sonego che arriva purtroppo puntualmente.

Il break subìto in apertura sorprende un po’ il pubblico italiano pronto ad un’altra giornata di festa, ma tre errori gratuiti di diritto del colombiano riportano subito Sonego in carreggiata nel quarto game.

“Tranquilo! Tranquilo!” dice Capitan Falla al suo giocatore, che infatti dimostra una buona personalità ( Ad ogni punto si batte il pugno sul petto indicando la mamma e il fratello in tribuna, come ci segnala un collega sudamericano) non dimostrando affatto le duecentoquarantotto posizioni che lo distanziano in classifica dall’azzurro.

Sonego fatica a sciogliersi e nell’undicesimo gioco sul 5-5 si complica la vita con una volèè approssimativa ed un errore di diritto. Un chip&charge di Mejia offre una pericolosa palla break alla Colombia che Lorenzo annulla con il servizio.

Al cambio di campo Mejia scivola a rete sul passante di Sonego e si ferisce ad un dito, ma dopo il medical time out riprende tranquillamente il gioco.

Il set si decide al tiebreak, nel quale Sonego è sempre sott’acqua, prima 1-3 e poi 3-5. Risale sino al 5-5 con servizio e diritto ma un errore a campo aperto con il suo colpo migliore manda la Colombia a set-point: Mejia indovina un incredibile lungolinea di rovescio che bacia la riga e porta i Cafeteros in vantaggio dopo un’ora e tredici minuti, gelando il PalaAlpitour.

Va detto in ogni caso che non sembra di essere ad un match di Davis, anzi rispetto alle serate di Berrettini e Sinner alle Finals c’è molto meno tifo: immaginate cosa sarebbe successo se si fosse giocato in Colombia…

Per fortuna, come prevedibile, Mejia ha un calo di tensione e rendimento ad inizio del secondo parziale e Lorenzo è bravo ad approfittarne prendendo subito un break di vantaggio.

In verità l’azzurro non riesce ad elevare il suo livello di gioco, ma quanto meno riesce ad essere più incisivo in battuta ed a limitare il numero dei gratuiti. Quando caccia un urlo belluino su un facile smash la sensazione evidente è che Sonego cerchi in tutti i modi di scrollarsi di dosso la tensione che lo sta attanagliando.

Il vantaggio iniziale si rivela comunque sufficiente per condurre Lollo in parità anche se al momento di chiudere sul 5-4 e servizio un paio di errori di diritto rischiano di complicare nuovamente le cose. L’azzurro trova però profondità con il diritto, costringendo il colombiano all’errore: dopo due ore di gioco siamo un set pari.

Mejia ha una ridottissima esperienza sul tour e dopo una buona frazione di partita giocata ad un livello certamente più elevato dei suoi standard abituali, il calo è inevitabile.

Sonego finalmente gioca un paio di game alla “polpo” – il soprannome assegnatogli per la capacità di raccattare anche le palle più impensabili – e proprio un punto caratterizzato da due recuperi monstre gli regala il break anche in apertura di terzo set.

Il braccio di Lorenzo è adesso decisamente più sciolto, il pubblico si fa finalmente sentire ed esplode su un paio di drop-shot dell’azzurro da leccarsi i baffi.

Sul viso di Volandri appare finalmente un sorriso mentre il ventunenne di Bogotà esce piano piano dalla partita. Sulle tribune si balla musica dance, Sonego coinvolge gli spettatori con ampi gesti ed il Pala-Alpitour, che ha sospirato e tremato per il suo eroe per un’ora e mezza, esulta per l’Italia ad un passo dai quarti di finale.

J. Sinner (ITA) – D. Galan (COL) 7-5 6-0
Così come accaduto a Sonego, anche l’inizio di partita di Jannik Sinner non è in linea con quello di ieri, quando aveva annichilito Isner togliendogli sin dal primo 15 ogni velleità al servizio.
Il colombiano Galan, numero 111 delle classifiche mondiali, è certamente un buon giocatore che quest’anno ha collezionato anche qualche scalpo eccellente (Korda, Paul, De Minaur), ma senza timore di smentita possiamo affermare che stiamo parlando di due-tre categorie di differenza.
L’azzurro in verità ha condotto il match sin dall’inizio ma nel primo set ha sprecato per due volte un break di vantaggio. Stranamente falloso dalla parte del rovescio, Jannik si è fatto un po’ irretire dal gioco del colombiano, ma il terzo break, ottenuto nell’undicesimo gioco è stato decisivo, evitando le insidie di un tiebreak.

Come ha raccontato Pietrangeli, il suono dei colpi di Jannik è davvero particolare, una potenza pulita, un rumore secco che dà la sensazione di ineluttabilità.
Una volta in vantaggio, l’azzurro diventa incontenibile e fa piacere rivedere l’atteggiamento già apprezzato durante le Finals, con Jannik che scalda il pubblico e il pubblico che lo inonda con il suo calore. Si è creata una bella alchimia tra il nostro top10 e gli appassionati e ci sono tutti i presupposti affinché Jannik faccia innamorare del tennis tanti italiani.
Ciò che impressiona di questo ragazzo è soprattutto l’incredibile velocità con la quale migliora in ogni fase di gioco. Sono evidentissimi i progressi sul lato del diritto, dove Jannik riesce ora a spingere – cose che non gli riusciva fino a pochi mesi fa – anche su palle basse e senza peso.
Le soluzioni vincenti che impreziosiscono il secondo set mandano in visibilio il pubblico, con Capitan Volandri che si coccola il suo numero 1.
Al povero Galan nel secondo set, tocca lo stesso dessert servito a Isner: 6-0. Ma Jannik non è pago: Volandri lo “arruola” anche per il doppio, probabilmente per provarlo in coppia con Fognini in prospettiva quarti di finale ( e chissà cos’altro…)


Abbiamo vinto il nostro girone con grande facilità e lunedì affronteremo, con ogni probabilità la Croazia. Quest’Italia  bella e sfrontata degli esordienti non ha paura e ha tutta l’intenzione di volare a Madrid per completare l’opera.

Continua a leggere
Commenti

Coppa Davis

Coppa Davis: ufficializzati i calendari dei raggruppamenti di Manchester e Valencia

Le fasi finali di Davis cominceranno con Francia-Svizzera in Inghilterra e Serbia-Corea del Sud in Spagna

Pubblicato

il

Canada - Davis Cup 2022 (foto Roberto dell'Olivo)
Canada - Davis Cup 2022 (foto Roberto dell'Olivo)

Ufficializzati i calendari dei gironi “B” e “C” delle fasi finali di Coppa Davis che si terranno dal 12 al 17 settembre 2023.

Gran Bretagna, Australia, Francia e Svizzera sono inserite nel raggruppamento “B”. In palio c’è un posto per le Final Eight di Coppa Davis di tennis maschile. Si giocherà a Manchester in casa dei britannici secondi classificati nel 2022 nel raggruppamento di Glasgow, alle spalle degli Stati Uniti. La Gran Bretagna cercherà di far valere il fattore campo e di tornare a essere protagonista nelle fasi finali della competizione. Per la Svizzera si tratta della prima partecipazione alle fasi finali di Coppa Davis, mentre Australia e Francia cercheranno di migliorare quanto fatto l’anno scorso. De Minaur e compagni persero la finale di Davis contro il Canada, mentre i francesi finirono terzi nel raggruppamento di Malaga.  

Manchester non ospitava una manifestazione di Coppa Davis dal luglio 1994, quando la Gran Bretagna affrontò la Romania al Northern Lawn Tennis Club.

 

Ecco il calendario degli incontri:

Martedì 12 settembre, Francia – Svizzera (14° incontro di Coppa Davis; Francia in vantaggio 10-3).

Mercoledì 13 settembre, Australia – Gran Bretagna (14° incontro di Coppa Davis; Australia in vantaggio 8-5)

Giovedì 14 settembre, Australia – Francia (17° incontro di Coppa Davis; Australia in vantaggio 11-5)

Venerdì 15 settembre, Gran Bretagna – Svizzera (5° incontro di Coppa Davis, Gran Bretagna in vantaggio 3-1)

Sabato 16 settembre, Australia – Svizzera (6° incontro di Coppa Davis, Australia in vantaggio 4-1)

Domenica 17 settembre, Gran Bretagna – Francia (24° incontro di Coppa Davis, Gran Bretagna in vantaggio 13-10).

Ufficializzato anche il calendario del raggruppamento “C” che si disputerà a Valencia e vedrà protagonisti i padroni di casa della Spagna sfidarsi con Serbia, Repubblica Ceca e Corea del Sud.

Eccolo il programma completo:

Martedì 12 settembre, Serbia – Corea del Sud (2° incontro di Coppa Davis; Serbia in vantaggio 1-0)

Mercoledì 13 settembre, Spagna – Repubblica Ceca (7° incontro di Coppa Davis; Spagna in vantaggio 4-3)

Giovedì 14 settembre, Repubblica Ceca – Corea del Sud (primo incontro di Coppa Davis)

Venerdì 15 settembre, Spagna – Serbia (12° incontro di Coppa Davis; Spagna in vantaggio 8-3)

Sabato 16 settembre, Serbia – Repubblica Ceca (13° incontro di Coppa Davis; Repubblica Ceca in vantaggio 7-5)

Domenica 17 settembre, Spagna – Corea del Sud (3° incontro di Coppa Davis; Spagna in vantaggio 2-0)

Nei prossimi giorni verrà ufficializzato il calendario dell’Italia, inserita nel gruppo “A” in programma a Bologna con i campioni in carica canadesi, Svezia e Cile, e di quello “D” con Croazia, Olanda, Stati Uniti e Finlandia, esordiente alla fase finale di Davis.

Gli eventi della fase a gironi si giocheranno in un girone all’italiana con le prime due squadre di ogni gruppo che accederanno alle Final 8 a Malaga (21-26 Novembre).

Continua a leggere

Coppa Davis

La Croazia e l’ITF sfogliano la margherita. Si giocherà a Spalato la Coppa Davis?

Tramontata l’ipotesi Zara, Spalato è in pole position per ospitare il girone delle Davis Cup Finals che si disputerà in Croazia. Ma con il palazzetto più bello della città al momento chiuso per debiti

Pubblicato

il

La Spaladium Arena (fonte: Wikipedia)

Lo scorso marzo, subito dopo il sorteggio della fase a gironi delle Davis Cup Finals 2023, furono subito rese note le sedi di tre dei quattro raggruppamenti da cui usciranno le otto finaliste: Bologna, Valencia e Manchester. La nazione prescelta per ospitare il quarto raggruppamento, la Croazia, si riservò invece il diritto di comunicare in un secondo momento dove, dal 12 al 17 settembre prossimi, la squadra di casa avrebbe affrontato USA, Olanda e Finlandia. 

È passato quasi un mese e mezzo e quel momento non è ancora arrivato. Però dovremmo essere in dirittura d’arrivo: qualche settimana fa c’è stata infatti la visita della delegazione dell’ITF in Croazia, per la precisione a Spalato, per verificare che ci siano le condizioni richieste per l’organizzazione dell’evento. È infatti la città che ha dato i natali a tanti dei più grandi giocatori della penisola balcanica (partendo dagli anni 70 con Niki Pilic e Zeljko Franulovic, passando per gli anni 90 e gli anni 2000 con Goran Ivanisevic e Mario Ancic, ed arrivando sino ad oggi con Mate Pavic e Petra Martic, ma anche con la grande promessa del tennis croato, il vincitore di Wimbledon juniores 2022 Mili Poljicak) la favorita per l’assegnazione.

La prima scelta della federtennis croata era stata in realtà Zara, ultima città croata ad ospitare un tie della Davis nel formato tradizionale, la semifinale Croazia-USA dell’edizione 2018. Edizione poi vinta proprio dalla nazione balcanica, battendo in finale la Francia. Purtroppo il Palazzetto dello Sport “Krešimir Čosič” – intitolato al leggendario giocatore di basket, cresciuto nella cittadina dalmata, che vinse tutto con la nazionale jugoslava, ma che anche gli appassionati italiani ricordano per i due scudetti di fila con la Virtus Bologna, di cui fu poi anche allenatore per una stagione –  non è disponibile in quel periodo, in quanto già da tempo prenotato per una fiera nautica.

 

Metà settembre significa ancora estate, in particolare in Dalmazia, ed allora l’intenzione dei vertici del tennis (ma anche del ministero del turismo) croato era di quello di offrire ai tifosi al seguito delle proprie nazionali un pacchetto turistico interessante, unendo al tennis della Coppa Davis il mare e le coste della Dalmazia. Di conseguenza, tramontata l’ipotesi Zara la scelta più logica non poteva che essere Spalato. Ed è per questo che la delegazione ITF, o meglio di emotion group, la società austriaca a cui la federazione internazionale ha appaltato le attività operative di organizzazione, ha fatto tappa nella città dalmata. Gli ispettori austriaci hanno visitato l’Arena Gripa, la struttura sportiva cittadina che in teoria dovrebbe ospitare l’evento. Diciamo in teoria perché gli ispettori sono andati a vedere anche ad un altro impianto sportivo della città di Diocleziano, la Spaladium Arena. Come mai? Perché dal punto di vista del confort e delle dimensioni, quest’ultima si lascia nettamente preferire. Per capirci: è stata inaugurata nel 2008 e le tribune del campo centrale hanno una capienza di 10.000 posti; quelle dell’Arena Gripa, aperta al pubblico nel 1979, arrivano a 6.000. Il problema è che la struttura è inutilizzata dal punto di vista sportivo dallo scorso settembre, da quando si sono tenuti gli Europei di pallanuoto, e da allora è stata solo la sede di due concerti ed una fiera. I problemi sono esclusivamente economici, ma non di poco conto: la società che la gestiva è in bancarotta ed ha un debito di oltre 3 milioni di euro con il comune di Spalato (e non solo). Ed è per questo che la struttura è chiusa.

Il fatto che di solito il comune sede del tie di Davis sia co-organizzatore o comunque main sponsor dell’evento, potrebbe essere una delle chiavi per aprire le porte della struttura per la manifestazione. I media locali non hanno informazioni ufficiali al riguardo, ma si vocifera che ci sia la volontà delle istituzioni di cercare una soluzione per consentire la riapertura della Spaladium Arena per un evento sportivo dopo che saranno passati dodici mesi dall’ultima volta. Forse anche per scaramanzia, dato che gli Europei di pallanuoto di settembre sono stati infatti vinti proprio dalla Croazia.

I media locali riportano inoltre che c’è un altro punto di attenzione: entrambi gli impianti avrebbero infatti bisogno di qualche adeguamento per rispondere ai requisiti previsti dall’ITF. Ricordiamo, ad esempio, che oltre al terreno di gioco dove si disputeranno i match devono essere disponibili anche altri due campi per il riscaldamento e gli allenamenti (entrambe le strutture hanno comunque già un campo secondario con le tribune). Comunque sia, a breve l’ITF dovrebbe comunicare l’esito della visita ispettiva e si saprà quindi se Spalato tornerà ad ospitare la Davis dopo tredici anni (dal luglio 2010, quarti di finale del Gruppo Mondiale: vinse la Serbia per 4-1 sui padroni di casa) e, nello specifico, quale impianto è stato scelto. La federtennis croata ha comunque pronto il piano B (o meglio C, considerando Zara) qualora gli ispettori fossero stati molto fiscali e soprattutto scettici sulle possibilità degli impianti spalatini di adeguarsi in tempo: la capitale Zagabria, con il suo “Dom Sportova”, che ha ospitato la finale persa dalla nazionale di casa nel 2016 contro l’Argentina, e più di recente, nel 2020, il match di qualificazione vinto contro l’India.

Continua a leggere

Coppa Davis

Volandri: “Sinner è cresciuto in tutto. Berrettini e Musetti? Così analizzo i loro momenti” [ESCLUSIVA]

Il capitano della nazionale italiana di Coppa Davis in un’intervista esclusiva con il direttore di Ubitennis: “Un orgoglio vedere Jannik battere Alcaraz in un match così a Miami”

Pubblicato

il

Dal grande Sinner di Miami ai momenti complicati di Musetti e Berrettini: nel giorno della presentazione degli Internazionali d’Italia 2023 il capitano della nazionale italiana di Coppa Davis Filippo Volandri ha concesso un’intervista al direttore di Ubitennis, Ubaldo Scanagatta. Ecco le sue parole.

Nel 2007 a Roma hai battuto il numero uno del mondo, Roger Federer. Che effetto ti ha fatto vedere Sinner replicare la stessa impresa contro Alcaraz a Miami?

“Un orgoglio vedere Jannik andare così vicino a portare a casa il primo Masters 1000 ed è stato pazzesco vederlo battere Alcaraz. Siamo contenti di avere un altro giocatore che sta scrivendo la storia del nostro tennis. Sta migliorando su tanti aspetti a vista d’occhio: dall’adattabilità alle diverse superfici alla sua fisicità. Il suo tennis sta evolvendo grazie a competenze nuove, siamo orgogliosi di lui”.

 

Dove pensi che possa arrivare Sinner?

“Sta lavorando per diventare il numero uno del mondo, per portare a casa Slam e Masters 1000, ne ha tutte le possibilità. Dobbiamo dargli il tempo per poter lavorare serenamente, ma sono sicuro che ha grandi potenzialità”.

Come capitano di Coppa Davis sei preoccupato per le difficoltà che stanno avendo Musetti e Berrettini?

“Preoccupato non è la parola giusta, so che lavoro stanno facendo con i loro team, si stanno rimboccando le maniche. Sanno di essere in maniera diversa in un momento di difficoltà ma era inevitabile che arrivasse per Lorenzo, che è giovanissimo ed è cresciuto così rapidamente da far pensare che prima o poi un momento così potesse arrivare. Matteo in passato è stato capace di tornare a vincere subito dopo uno stop di due mesi, ma questo rimane qualcosa di straordinario. Sta lavorando su sé stesso, sono assolutamente fiducioso del fatto che nelle prossime settimane vedremo un giocatore migliore”.

A Montecarlo Musetti o Berrettini potrebbero riscattarsi? Chi dei due ha la mentalità per combattere una crisi di fiducia?

“Per Matteo e per Lorenzo occorre fare due discorsi diversi perché diverse sono le caratteristiche. Musetti ha nella terra battuta la superficie preferita ma ha dimostrato di poter fare benissimo anche indoor. Sono sicuro che entrambi faranno bene. A Montecarlo un bel risultato potrebbe arrivare per entrambi, io sono fiducioso”.

Lo scorso anno a Malaga Sonego fu protagonista delle partite più belle. Lui è rientrato nei primi 50 del mondo, il suo potenziale quale è?

“Sta attraversando un ottimo periodo fin dalle finali Davis dello scorso anno. Ha fatto un’ottima preparazione invernale e nelle prime settimane della stagione ha raccolto meno di quanto seminato, ma da Dubai ha iniziato a fare bene. Lui è arrivato al numero 20 del mondo, ha avuto una crescita continua senza nessuno stop e anche lui ha avuto una normale battuta d’arresto lo scorso anno. Ora sono strafelice che sia tornato a competere a livelli altissimi e sono sicuro che anche la sua classifica migliorerà”.

Continua a leggere
Advertisement
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement
Advertisement