Djokovic raccontato da Sasa Ozmo: "Ha fatto degli errori, ma a volte viene trattato ingiustamente"

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Djokovic raccontato da Sasa Ozmo: “Ha fatto degli errori, ma a volte viene trattato ingiustamente”

Il giornalista serbo, che segue da anni il numero uno del mondo, ha parlato anche della vaccinazione di Djokovic con una battuta: “Spero lo faccia sapere a breve perché devo sapere se devo andare in Australia”

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Dal twitter di Sasa Ozmo
Djokovic e Sasa Ozmo (Twitter - @ozmo_sasa)
 

Novak Djokovic continua ad essere fonte di discussione, specialmente in vista degli Australian Open in cui non si sa ancora se parteciperà a causa del suo status vaccinale. Questa volta a parlare del tennista serbo è stato un suo connazionale, il conosciuto giornalista della rivista sportiva serba Sportklub Saša Ozmo. Nel corso di un’intervista rilasciata al sito PopcornTennis il giornalista serbo, che segue Nole da anni in giro per il mondo, ha parlato della sua carriera e di come si sia intrecciata con quella di Djokovic, ormai eroe nazionale della Serbia. “La mia prima intervista faccia a faccia con lui è stata al Roland Garros 2015, dopo la sua partita del secondo turno. All’epoca era una cosa grossa per me perché quello era il mio primo torneo di cui mi occupavo in loco… era molto importante per il resto della mia carriera. Quindi abbiamo organizzato quell’intervista. Ci è voluto un po’. I suoi PR mi hanno detto “abbiamo dieci minuti” e abbiamo finito per parlare per 22 minuti. È stata una grande intervista di cui sono ancora orgoglioso“. Tuttavia, Ozmo chiarisce: “A volte i tifosi mi chiedono di inoltrare a Novak dei loro messaggi. Ma io e lui non siamo amici, abbiamo solo un ottimo rapporto professionale”.

Data la sua conoscenza personale con Djokovic, da parte di Ozmo non poteva mancare un giudizio su ciò che viene spesso insinuato in patria, ossia un presunto odio nei confronti di Novak da parte della stampa occidentale rilanciato in un’intervista dai croati Nikki Pilic e Goran Ivanisevic. Sull’argomento Ozmo si è mantenuto sul filo dell’obiettività dicendo cose interessanti e in parte discostanti con l’opinione dei due ex tennisti. “Non voglio generalizzare, perché c’è molto trattamento equo nei confronti di Djokovic, e penso che alcuni dei suoi fan su Twitter non se ne rendano conto… ho molti amici nei media occidentali e scrivono articoli davvero fantastici. Ma in alcune parti dei media, c’è questa rappresentazione che va avanti, che individuano sempre gli aspetti negativi e mettono i lati positivi in secondo piano… con Federer, e soprattutto con Nadal, è il contrario. Ovviamente Novak non è impeccabile, ha commesso un sacco di errori. A volte però mi sembra ingiusto come viene trattato. Ad esempio, premio alla sportività: non viene mai nominato. Nadal vince il premio, ma non ha giocato per metà anno”.

Ozmo chiude la parte dedicata a Djokovic dell’intervista con una considerazione sulla percezione falsata che possono dare i giocatori e soprattutto sul bisogno di essere amato di Djokovic, tema portato avanti dall’inizio della carriera del serbo. “Se Novak non ha il tifo a favore, non importa: ha vinto un sacco di volte col tifo contro, mentre in finale a New York contro Medvedev lo stadio era dalla sua parte ma ha perso. Quindi il fattore del tifo non incide sui suoi risultati. Ma Novak, come tutti, ci tiene ad essere apprezzato. A volte le persone in Serbia dicono ‘perché ti interessa che la gente ti voglia bene? Puoi essere come Ivan Lendl.’ Ma non ha quel tipo di personalità. Vuole essere apprezzato. Ma la cosa buona è che ha smesso di preoccuparsi troppo di questo, credo. Nelle prime fasi della sua carriera, il tifo contro lo infastidiva molto di più“. Infine, a Ozmo viene chiesto se Djokovic andrà a giocare o meno in Australia: “Non lo so davvero – dice Sasa -. Sicuramente spero che riveli la sua decisione il prima possibile. Devo capire se andare in Australia o meno!”

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