Maria Sakkari premiata come atleta greca dell'anno

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Maria Sakkari premiata come atleta greca dell’anno

Sakkari (due semifinali Slam in stagione) attribuisce la sua esplosione al pensiero positivo: “In passato ero troppo dura con me stessa. Il Roland Garros ha rappresentato la svolta della mia carriera”

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Maria Sakkari - Mosca 2021 (foto Telegram VTB Kremlin Cup)
 

Il tennis continua a recitare il ruolo da protagonista nel bilancio di questo 2021. Dopo Zverev, Raducanu e Bencic, tocca a Maria Sakkari vedere premiati i suoi risultati stagionali con il premio di atleta greca dell’anno (il premio maschile è andato a Giannis Antetokounmpo, dominatore delle NBA Finals con i suoi Milwaukee Bucks). Davvero una stagione straordinaria la sua: due semifinali Slam al Roland Garros e allo US Open, tra le migliori quattro alle Akron WTA Finals Guadalajara, ed esordio in Top 10 con il sesto posto finale nel ranking di fine anno. Maria ha tagliato traguardi mai raggiunti da una tennista ellenica che le sono valsi l’ambito riconoscimento.

La giocatrice ha voluto ringraziare i suoi connazionali sul suo profilo Instagram postando una foto di una foto della cerimonia: “È un immenso onore essere riconosciuta come migliore atleta greca dell’anno. Sono molto grata per tutto il vostro sostegno e non vedo l’ora di continuare a migliorarmi dentro e fuori dal campo“.

La stagione al di sopra delle aspettative di Sakkari è stata analizzata dalla stessa atleta nella rubrica di Eurosport Players’ Voice. “Prima di quest’anno, direi che a volte ero un po’ troppo dura e negativa con me stessa”, ammette. “In questa stagione, con l’aiuto delle persone giuste, mi sono concentrata sull’avere una mentalità molto più positiva. Penso che i miei risultati ne abbiano beneficiato, quindi direi sicuramente che essere gentili con se stessi è sempre una buona idea“.

Ci siamo concentrati principalmente su questo, e cambiare il mio atteggiamento ha sicuramente portato a un graduale miglioramento“, afferma la greca descrivendo l’impatto di quanto accaduto a Parigi, “c’è stato un momento particolare al Roland Garros che penso sia stato il grande punto di svolta, non solo nella mia stagione ma anche nella mia carriera. Ricordo di essermi sentita a mio agio a Parigi, ma la mia partita contro Elise Mertens è stata fondamentale. Probabilmente è stata una delle migliori della mia stagione e vincerla mi ha dato molta fiducia“.

Trasferta parigina che sfortunatamente per lei non si è chiusa come sperava. “La semifinale è stata un momento importante della mia carriera fino ad ora. Ho avuto un match point prima di cedere contro Barbora [Krejcikova, ndr], quindi ovviamente non è andata proprio come volevo. Fa ancora male a pensarci adesso. Ma è un’esperienza di apprendimento e qualcosa che può rendermi ancora migliore e più forte“.

La greca, figlia d’arte, commenta il ruolo della madre nella sua crescita: “Essendo cresciuta in Grecia, un paese con pochi tennisti, non è stato facile replicare il percorso verso la vetta. Mia madre è una ex tennista, e questo è stato qualcosa che mi ha davvero ispirato e mi ha fatto credere che avrei potuto raggiungere i miei obiettivi. È stata al mio fianco da quando ho iniziato a giocare a tennis quando avevo sei anni, il che mi ha aiutato molto e le devo molto per avermi portato dove sono adesso“.

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