ATP Cup, la qualificazione dell'Italia (anche) nelle mani della squadra australiana

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ATP Cup, la qualificazione dell’Italia (anche) nelle mani della squadra australiana

Le combinazioni che consentirebbero agli azzurri di raggiungere la semifinale. Potrebbe non bastare vincere le prossime due sfide

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Jannik Sinner - ATP Cup 2022 Sydney (foto Facebook ATP Cup)
 

Non ha portato bene alla nazionale italiana essere considerata la seconda favorita in Coppa Davis dopo la Russia e lo stesso destino si prospetta per il Team Italy in un’ATP Cup in cui Medvedev è rimasto solo (eppure non male accompagnato). Come già era stato evidente nella storica manifestazione passata nelle mani di Kosmos, entrambi i singolaristi azzurri si ritrovano a dover scendere in campo con l’obbligo di vincere, dal momento che il doppio non è esattamente il punto di forza della squadra. Purtroppo ciò si è rivelato vero anche all’esordio in ATP Cup, dove alla sconfitta di Matteo Berrettini contro Alex de Minaur è seguita quella del doppio composto dallo stesso Berretto e da Simone Bolelli contro Peers e Saville, rispettivamente 13° e 23° del ranking di specialità.

Lasciamo ad altri spazi i commenti sull’opportunità di schierare nel rubber decisivo il nostro numero 1 dopo la prestazione non eccelsa in singolare, così come le possibili soluzioni per rimediare al problema del doppio che ci penalizza troppo con questa formula, e cerchiamo invece di fare il punto in ottica qualificazione. Ricordando che passa alla seconda fase (semifinali) solo chi vince il girone, vediamo il sistema per determinare la prima classificata se non c’è una singola squadra ad aver vinto più tie delle altre, dando per scontato che tutte ne giochino tre (altrimenti succede come alle ATP Finals, con Sinner sostituto quasi senza chance perché avrebbe giocato un match in meno).

Se solo due squadre arrivano a pari punti, passa la vincitrice dello scontro diretto. Se le squadre sono tre, si contano innanzitutto gli incontri individuali vinti, nel senso che vale di più vincere i tie per 3-0 che per 2-1. Se ciò non dirime la questione, si calcola la percentuale, nell’ordine, di match/set/giochi vinti. Ecco quindi gli scenari, con l’Italia che, ça va sans dire, deve vincere le prossime due sfide.

Se martedì l’Australia batte la Russia, l’Italia è eliminata. Questo perché al massimo potrebbe raggiungere gli aussie a due vittorie (se perdessero l’ultimo tie con la Francia) e sarebbe seconda a causa della sconfitta nello scontro diretto. Scappiamo in fretta da questo copione mal scritto e facciamo allora che Medvedev e soci battano l’Australia e che l’Italia batta la Francia. Russia prima con due vittorie, Italia e Australia con 1 vittoria e 1 sconfitta, Francia fuori. Nella terza giornata, l’Italia batte la Russia ed è prima in virtù dello scontro diretto se la Francia batte l’Australia. Se invece gli australiani non stanno al loro posto, avremo tre squadre con due vittorie. Per evitare di doverci scervellare nei conteggi, suggeriamo al team di Vincenzo Santopadre di battere i prossimi due avversari 3-0. Poi, nella seconda fase, ci accontenteremo dei 2-1.

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