Ritorno in campo con vittoria per Naomi Osaka al 250 di Melbourne 1. "Sono tornata prima di quanto pensassi"

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Ritorno in campo con vittoria per Naomi Osaka al 250 di Melbourne 1. “Sono tornata prima di quanto pensassi”

La giapponese sconfigge la francese Cornet in tre set dopo quattro mesi di stop. “Quest’anno voglio solo divertirmi e dare del mio meglio”

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Naomi Osaka al Melbourne Summer Set 1 2022 (Credit: @WTA_insider on Twitter)
 

L’ultimo match ufficiale di Naomi Osaka risaliva allo scorso 4 settembre, quando si arrese al terzo turno dello US Open alla futura finalista Leylah Fernandez. Esattamente quattro mesi dopo, riecco in campo la ex numero 1 al mondo, nel frattempo scivolata al numero 13 del ranking. Testa di serie numero 1 del Melbourne Summer Set 1, uno dei due tornei categoria WTA 250 che si stanno svolgendo a Melbourne Park, la nipponica ha sconfitto all’esordio la francese Alizè Cornet, numero 61 del ranking, in tre set (6-4 3-6 6-3). Ad attendere la giapponese al secondo turno ci sarà la belga Maryna Zanevska, numero 82 del mondo, che ha sconfitto in due set la croata Petra Martic.

E quale miglior palcoscenico per il rientro in campo se non la Rod Laver Arena. Infatti, undici mesi prima Osaka aveva lasciato l’Australia con il suo quarto titolo del Grande Slam, conquistato proprio su quel campo nella finale vinta in due set contro la statunitense Jennifer Brady. Curiosamente, Cornet era stata l’avversaria contro cui Osaka aveva aperto anche il 2021 in terra australiana; solo che l’anno scorso fu un match semplice per la giapponese, che concesse solo quattro game all’avversaria. Quest’anno sono servite poco più di due ore per archiviare la pratica, con non poche difficoltà.

Match che pure si era aperto bene per Osaka con un solido primo set. Nessuna palla break concessa all’avversaria e un break decisivo piazzato nel settimo game, dopo averne sprecate già tre nel quinto game e una quarta sempre nel settimo. Portatasi sul 3-1 nel secondo set, Osaka ha accusato un passaggio a vuoto perdendo cinque game consecutivi: 6-3 Cornet e match al set decisivo. La nipponica ha tuttavia ripreso il controllo delle operazioni, piazzando il break in apertura e non concedendo nessuna occasione alla francese di rientrare.

Naomi è riuscita ad uscire indenne con solo tre palle break concesse in tutto il match nonostante una prestazione davvero deficitaria al servizio: otto doppi falli e un pessimo 38% di prime messe in campo, che scende al 27% se guardiamo solo il primo set. Elevato anche il numero di gratuiti di Osaka, ben 57 ancorché compensati da 51 vincenti.

LE PAROLE DI OSAKA IN CONFERENZA STAMPA

Vinto l’incontro, è arrivato un momento quasi altrettanto significativo per la quattro volte campionessa Slam: quello del ritorno in conferenza stampa, vale a dire la parte della vita tennistica che aveva causato buona parte dei problemi patiti nel corso del 2021. La prova è stata indubbiamente superata, visto che Naomi si è concessa per venti minuti, rispondendo a domande sia in inglese che in giapponese e apparendo rilassata e riflessiva al tempo stesso, il suo marchio di fabbrica dei tempi migliori.

È stato bello tornare qui, ho dei grandi ricordi. Sono contenta di giocare gli eventi di preparazione per ritrovare le sensazioni che si provano a disputare un match”, ha detto. “Credo di aver gestito bene la pressione del primo incontro dell’anno, e probabilmente è un bene che sia stato così duro“. Della sua prestazione ha detto: “Si è trattato di un match speciale, stavo cercando di essere calma ed intensa al tempo stesso, ma forse oggi sono stata troppo calma, nelle prossime partite spero di avere più energia. So cosa ho sbagliato nel corso dell’incontro; la differenza principale fra secondo e terzo set è stata che ho iniziato a prendere più controllo nello scambio e ad accettare di sbagliare”. Certamente, però, vuole essere più efficiente nei prossimi incontri: “Dal punto di vista tecnico non ho cambiato niente, anche se abbiamo lavorato un po’ sul rovescio. Oggi purtroppo ho sbagliato qualcosa di troppo con quel colpo ma credo sia normale, era il primo match. Ho anche messo poche prime, ma per fortuna so che quando mi servirà il servizio riuscirò a trovarlo”.

Al di là della partita di oggi, era inevitabile che quasi tutte le domande si concentrassero sui problemi dello scorso anno. Da un certo punto di vista, però, il 2021 di Osaka non è stato del tutto negativo, anzi: “Onestamente, l’anno scorso ho comunque vinto uno Slam, quindi non la considero una stagione così pessima […] Dopo quanto successo al Roland Garros avevo paura di tornare in conferenza, ma credo che la fiducia reciproca con i media sia stata ristabilita. […] Ciò che avevo provato l’anno scorso è il frutto di un lungo accumularsi di eventi e sensazioni, e alla fine sono esplosa”.

Una volta annunciata la pausa, tuttavia, ha realizzato quanto il tennis le mancasse: “Onestamente sono stata lontana dal tennis per molto meno tempo di quando pensassi, ero convinta che avrei saltato quasi tutta questa stagione. Quindi sono un po’ orgogliosa e un po’ felice di realizzare quanto amo questo sport. Non sapevo come sarebbe stato il mio futuro, c’era tanta indecisione, ma sono contenta di essere di nuovo qui“. Ha quindi aggiunto: “Già dai primi allenamenti mi sono resa conto che volevo tornare. Continuavo a dirmi che non dovevo allenarmi se non volevo, anche perché sarebbe stato uno spreco di tempo per il mio team, che aveva preso un aereo per venire da me. Spero che mi apprezzino ancora, credo di averli traumatizzati lo scorso anno! C’erano tante cose di cui non stavo parlando con il mio team, quindi ora voglio solo che sappiano quanto sono grata per la loro presenza”.

In uno dei suoi frequenti momenti di grande onestà, in cui appare quasi fuori contesto nella sua volontà di mostrarsi vulnerabile, Osaka ha spiegato di aver imparato a comunicare molto più apertamente, recuperando così motivazione: “Mi sono sentita di nuovo pronta a giocare dopo aver parlato con delle persone. Non avevo molti amici crescendo, quindi non parlavo spesso dei miei sentimenti; invece durante questa off-season ho passato del tempo con i miei amici e ho iniziato a parlare, e questo mi ha aiutato a ritrovare l’amore per il gioco, che non se n’era mai andato ma era stato messo in secondo piano dalle altre sensazioni negative che provenivano dal giocare tutto l’anno per anni. Parlare è venuto naturalmente, non volevo viaggiare per via del Covid e quindi mi sono messa a visitare i miei amici nella zona di San Francisco, andavo a casa loro in auto; è stato bello perché da ragazza non avevo mai avuto modo di dormire dalle mie amiche o cose del genere, quindi è stato bello poterlo fare”.

Ma quali sono le sue mire per il 2022? “I miei obiettivi stagionali non sono legati ai risultati, voglio solo divertirmi in campo e avere la consapevolezza di aver dato del mio meglio anche se ho perso; sto lavorando su traguardi a breve termine. Inoltre mi sono ripromessa di non piangere più durante le conferenze. In passato credo di aver pensato troppo al ranking e ai risultati, mentre devo trovare un modo di divertirmi di nuovo. […] Vorrei giocare una programmazione completa, ma spesso mi capita di voler rinunciare ad alcuni tornei perché voglio tornare a casa. Mi farò un’idea migliore nel corso della stagione”.

Di sicuro, Naomi è felice di essere tornata su un’isola che ha rappresentato tanto nella sua ancora giovane carriera: “Venire qui è sempre una boccata d’aria fresca, tutti sono gentili e ci sono vibrazioni molto positive. Nessuno vuole iniziare male la stagione, e la mia intenzione è di fare bene, ma bisogna ricordare che si gioca contro le migliori al mondo. Sento di aver bisogno di giocare match, e spero di poter riprendere il mio ritmo. Credo che le mie motivazioni principali in Australia siano le persone e il clima. Le persone che incontro qui sono sempre molto amichevoli, e sono grata per questo. E per qualche motivo mi piace soffrire nel caldo australiano, anche perché so che non sono solo io a farlo”.

Qui il tabellone del Melbourne Summer Set 1 e degli altri tornei della settimana

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Roland Garros: Sabalenka parte benissimo, liquidata Kostyuk in due set

Vincono facilmente Nadia Podoroska e Magdalena Frech su una Zhang inesistente

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Aryna Sabalenka – WTA Madrid 2023 (foto via Twitter @MutuaMadridOpen)

[2] A. Sabalenka b. M. Kostyuk 6-3 6-2

Inizia con il piede giusto il cammino di Aryna Sabalenka al Roland Garros 2023. Dopo alcuni game di rodaggio, infatti, la leader della WTA race batte senza patemi l’ucraina Marta Kostyuk per 6-3 6-2 in 71 minuti. La numero 39 del ranking ha trovato il tempo, insinuandosi nei classici piccoli difetti di inizio torneo delle giocatrici più forti, di chiudere alcuni punti pregevoli con i fondamentali di rimbalzo, ma non ha potuto nulla qualdo Aryna ha registrato i propri colpi. Al secondo turno per lei ci sarà il derby bielorusso contro la qualificata 25enne Iryna Shymanovich, vittoriosa in rimonta sull’ungherese Udvardy, per 6-7(6) 6-4 6-1, alla sua prima apparizone Slam in carriera.

Primo set. Problemi al servizio per entrambe, poi Sabalenka prende il largo

La favorita numero due cerca subito gli appoggi migliori per spingere con il dritto, mentre Kostyuk si difende e prova a spostare la rivale con il servizio a uscire per aprirsi poi il campo e chiudere sul lato opposto. Entrambe non vengono però supportate dal servizio e hanno i loro problemi a raccogliere i frutti del proprio forcing, soprattutto la bielorussa che cerca continuamente di offendere. Sabalenka cede la battuta sul 2-2 a zero commettendo due doppi errori e subendo una splendida palla corta di dritto dell’avversaria. Aryna si riprende subito la parità nel game successivo approfittando di un doppio fallo ma anche mettendo sotto assedio la parte di campo difesa da Kostyuk.

 

Dopo il primo quarto d’ora infatti la campionessa di Melbourne trova maggiore precisione e profondità e l’atleta Ucraina è costretta a correre per tentare di chiudere i varchi sempre più larghi in difesa. Sul punteggio di 3-3 Sabalenka vive gli ultimi imbarazzi del set: con il terzo doppio fallo del set manda il game ai vantaggi e subisce il pressing di Kostyuk, che si conquista la seconda palla-break del parziale. La bielorussa sistema le cose con il servizio finalmente efficace con continuità e acquisisce fiducia.

Nel game successivo infatti tiene costantemente il centro del campo: beneficia di un clamoroso errore con lo smash della sfidante ma poi mette a segno un passante di rovescio strettissimo e un dritto inside-out che non lasciano dubbi sulla qualità del suo momento agonistico. Il set va in archivio poco dopo per 6-3. Per Sabalenka 11 vincenti e 13 errori, molti dei quali nella prima metà della frazione. Il tutto in 38 minuti.

Secondo set. Kostyuk può solo correre, Sabalenka troppo sicura di sé

La frazione vede la tennista di Minsk perfettamente a punto nei colpi che insiste con un forcing sempre meno sostenibile dalla rivale. Kostyuk esce da un parziale di tre game a zero e ne subisce altri due, subendo il break nel primo gioco anche per un doppio errore, sicuramente condizionato dall’atteggiamento aggressivo della tigre bielorussa.

Sabalenka sale 4-1 con una certa facilità e si distrae. Commette alcune imprecisioni e sul 5-1 concede anche una palla-break, che cancella senza troppi turbamenti. La chiusura è infatti nell’aria e si materializza due game più avanti, con un 6-2 che spiega i progressivi imbarazzi di Kostyuk nel tenere il campo davanti alle iniziative della numero due del mondo. In 33 minuti 8 vincenti e otto errori per la bielorussa, 6 a 11 per l’ucraina. Nessuna stratta di mano al termine del match, come era prevedibile. Applausi ma anche fischi dalle tribune.

Altri incontri

Si rivede Nadia Podoroska. La ventiseienne argentina brillò a Parigi tre anni fa raggiungendo la semifinale dalle qualificazioni e perdendo solo dalla futura vincitrice Swiatek. Podoroska si sta ricostruendo una classifica dopo l’anno a cavallo tra 2021 e 2022 perduto per infortunio. Ora è numero 101 del ranking e ha superato oggi la francese Jessika Ponchet per 6-0 6-2; sua prossima avversaria Maria Sakkari oppure Karolina Muchova.

Magdalena Frech elimina la testa di serie numero 29, la cinese Shuai Zhang. Impietoso il risultato: 6-1 6-1. In realtà Zhang è solo alla sua seconda partita sul rosso dopo l’eliminazione a Strasburgo per mano di Friedsam e anche nell’intera stagione ha giocato piuttosto poco. Quarantanove minuti di partita con un parziale di 8 game a zero per la polacca, che ha mancato tre palle per chiudere 6-0 il secondo set. Sua prossima avversaria la russa Rakhimova o la ceca Bejlek.

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WTA Strasburgo: ora Svitolina è una mamma vincente, 17esimo titolo in carriera

La signora Monfils conquista il primo titolo dopo la maternità, meno di due mesi dopo il rientro. Battuta Blinkova in due rapidi set. Sfiderà Martina Trevisan al primo turno a Parigi

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[WC] E. Svitolina b. A. Blinkova 6-2 6-3

Non arrivano buone notizie per Martina Trevisan da Strasburgo: Elina Svitolina rientrata meno di due mesi fa dalla maternità, ha conquistato il torneo di preparazione per Parigi e sarà l’avversaria dell’azzurra al primo turno del Roland Garros che scatta domenica

L’ex N.3 del mondo ha sfruttato alla grande la wild-card concessale dagli organizzatori e ha dominato la finale contro Anna Blinkova finita in 1h34 con il punteggio che avrebbe potuto essere anche più severo.

 

Il successo odierno farà recuperare 317 posizioni mondiali all’ucraina ex N.3 del mondo. Tornerà lunedì nelle prime 200 WTA al N. 191. Ma Martina Trevisan sa benissimo che non è la sua classifica reale.

Intanto da neo-mamma Elina (che sarà a Palermo il luglio prossimo per il Palermo Ladies Open) ha subito pensato ai bambini del suo Paese in guerra annunciando di voler devolvere i guadagni di questo torneo di Strasburgo in favore dei bambini ucraini e a fine match ha anche ringraziato il Paese ospitante:

“Vorrei ringraziare la Francia per l’incredibile lavoro svolto per far sentire gli ucraini come in una seconda casa. Grazie per tutto quello che fate per noi e, insieme, vedremo la luce concludendo questa guerra.”

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WTA Rabat: primo alloro per Bronzetti, battuta Grabher col brivido

Alla seconda finale WTA della carriera, Lucia Bronzetti vince il primo titolo, dopo una maratona contro Julia Grabher. Torna all’interno della top 70

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Lucia Bronzetti – WTA Rabat 2022 (foto via Facebook @wtarabat)

L. Bronzetti b. J. Grabher 6-4 5-7 7-5

Il titolo del WTA 250 di Rabat resta in Italia, ma non è la campionessa uscente Martina Trevisan a vincere in Marocco, bensi la numero 102 del mondo Lucia Bronzetti, al primo titolo in carriera dopo la finale persa a Palermo nel 2022 contro Begu. La tennista riminese è la quarta azzurra a vincere questo torneo e lo ha fatto superando 6-4 5-7 7-5 l’austriaca Julia Grabher in due ore e 49 minuti, certificando il suo ottimo momento di forma durante il quale ha vinto otto delle ultime nove partite giocate. È la 20esima tennista italiana nella storia a vincere un titolo nel circuito maggiore e si aggiunge a Giorgi, Errani, Paolini e Trevisan tra le giocatrici in attività. Bronzetti dalla prossima settimana sarà 65 del mondo (best ranking è numero 50 a gennaio di quest’anno).

Lucia parte alla grande e vince agevolmente il primo set

Si taglia con il coltello la tensione dell’austriaca nel primo game. Due doppi falli e un non forzato spalancano le porte del break a Bronzetti, bravissima ad entrare di prepotenza con il dritto prima e il rovescio poi, diagonale su cui ha una netta superiorità da cui non può prescindere. Bravissima poi l’azzurra a respingere subito il tentativo di contro-break di Grabher, che tenta di approfittare del campo appesantito dalla pioggia per tenere il bandolo della matassa dello scambio. Dopo però lo sfasamento iniziale, è Lucia a soffrire la pressione, e con un brutto quarto game rimette in carreggiata la n.74 del mondo, dal canto suo brava anche a cercare qualche variazione con le palle corte, che danno difficoltà a Bronzetti. La riminese però, dopo 3 giochi persi di fila, è brava a rialzare la testa e scaricare la responsabilità su Grabher, ribattendo e giocando tanto sul rovescio, costringendo l’avversaria a qualche rischio di troppo. L’austriaca sembra non reggerli e così, con un doppio fallo, si consegna di nuovo al break a favore della n.102 al mondo nel settimo gioco. Con costanza, gestendo bene i tentativi di variazione di Grabher e non disdegnando palle corte che le spezzino il ritmo, è Bronzetti a portare a casa il primo set. Chiude per 6-4, con un tennis solido e quasi mai in apnea, trovando belle sensazioni su ambo i colpi da fondo, anche se più mortifera con il dritto.

 

Bronzetti cede al momento di chiudere, con qualche polemica

Il secondo parziale scorre via abbastanza agilmente secondo il procedere dei servizi. Entrambe le giocatrici sembrano aver passato la fase della tensione e giocano molto più sciolte, per quanto nessuna delle due appaia in grado della zampata del sorpasso. Gli scambi sono regolari, poco spettacolo ma giusta solidità. A muovere le acque nel parziale, in un momento di relativa tranquillità, sul 4-4, 30-0 Grabher, è Bronzetti. Due grandi punti per arrivare a palla break, con un cambio di mano a sorprendere l’austrica su una contro smorzata, e un ottimo angolo stretto, conducono l’azzurra a palla break. Lì la tensione divora la n.74 WTA, già rigida da qualche game, che sbaglia un dritto onestamente non impossibile per mandare la riminese a servire per il titolo. L’austriaca trova però un gran game in risposta per ricacciare indietro Lucia, e, anche aiutata da una chiamata dubbia della giudice di linea, trova il contro-break che le permette di rimanere a galla. Arriva addirittura ad avere 4 palle break per tornare in vantaggio Bronzetti, dominando il game in risposta, ma ancora una volta l’austriaca non ci sta e le annulla tutte, anche in modo rocambolesco, ora con un punto incredibile, ora con l’ausilio del nastro, e scarica tuto su Lucia. E alla fine, l’inerzia psicologia fa tutta la differenza del mondo. Grabher gioca a braccio sciolto, spinge sia di dritto che di rovescio con fluidità, mettendo in difficoltà Bronzetti, incapace di reagire all’insistente forcing. E infatti, proprio mettendola alle corde e scatenando un paio di errori, Julia fa suo il secondo set 7-5 mandando la partita al parziale decisivo.

Terzo set con altri innumerevoli ribaltamenti premiano l’italiana

La finale del torneo marocchino ha un’altra svolta che influisce notevolmente sulla solidità (o fragilità) mentale delle atlete coinvolte. Grabher si porta avanti 3-1 e 40-0 ma a questo punto, a suon di passnti e colpi profondi da fondo, Bronzetti compie una risalità inaspettata di quattro game consecutivi che di fatto smorza qualsiasi entusiasmo alla numero 74 del mondo. Dopo circa un’ora dalla primo tentativo, Lucia torna a servire per chiudere il match sul 5-4 tuttavia la propositività di Grabher, che si ravviva quando è sotto nel punteggio, le permette di impatattare sul 5-5 con un break a ’15’ sull’italiana. Con estremo altruismo comunque, Julia gioca un altro turno alla battuta tutt’altro che eccelso (con tanto di doppio fallo) e concede alla sua avversaria una terza chance di chiudere l’incontro, che si rivelerà quella buona. Bronzetti questa volta si presenta alla battua con molta più decisione e al primo match point chiude 7-5 dopo due ore e 49 minuti.

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