ATP Melbourne: Rafa Nadal vince all'esordio in singolare. Su Djokovic: "Deve accettare le conseguenze delle sue azioni"

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ATP Melbourne: Rafa Nadal vince all’esordio in singolare. Su Djokovic: “Deve accettare le conseguenze delle sue azioni”

Il maiorchino batte Berankis in due set mostrando una condizione in ripresa, nonostante gli strascichi del COVID-19: “Mai avuto un’influenza tanto pesante”

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Rafa Nadal - Melbourne Summer Set 2022 (via Twitter @AustralianOpen)
 

[1] R. Nadal b. [Q] R. Berankis 6-2 7-5

Ritorno con vittoria per Rafa Nadal, al primo match in singolare nel Tour cinque mesi esatti dopo l’ultima apparizione, coincidente con la sconfitta patita al secondo turno del torneo di Washington contro Lloyd Harris. Negli ottavi del Melbourne Summer Set il campione maiorchino ha battuto in due set Ricardas Berankis, numero 104 della classifica ATP, mostrando una condizione parsa discreta considerata la lunghissima pausa. Rafa ha dominato il primo set in mezz’ora vincendo dodici punti su quattordici con la prima palla in campo e con due break piazzati nel quarto e nell’ottavo gioco, mentre nel secondo ha dovuto sudare il doppio del tempo complici le imprevedibili rimonte imposte dal lituano, bravo a risalire prima dal 2-0 40-15, poi dal 5-2.

Una discreta prestazione e un ottimo warm up per il venti volte campione Slam, che nella nottata italiana contenderà un posto in semifinale all’olandese Tallon Griekspoor l’invincibile: striscia di 28 successi consecutivi per l’olandese, che non perde dallo US Open (quando peraltro venne eliminato da Djokovic).

Un Nadal apparso sereno anche davanti ai microfoni e rincuorato per una condizione atletica non troppo lontana da quella dei suoi desideri, nonostante gli strascichi dell’infortunio al piede e della positività al Covid. “Sono contento, sto bene – ha dichiarato Rafa -, ma il percorso non è stato semplice. La malattia mi ha costretto a letto senza possibilità di fare nulla per un po’ di giorni, nella mia vita non avevo mai sperimentato sintomi influenzali così pesanti. Non avevo comunque dubbi sulla trasferta australiana: certo, i primi allenamenti post virus mi hanno rassicurato anche se mi sentivo molto più stanco del normale, e ho deciso di venire subito qui per adattarmi e avere tutto il tempo di rimettermi in sesto. Non sono ancora perfetto, ma la strada è giusta“.

Come dire che un po’ di sereno sta tornando a farsi largo dopo un periodo oscurato da spesse nubi, ma l’importanza della questione passa naturalmente in secondo piano se paragonata all’argomento-totem che imperversa in questi giorni, il clamoroso, spinoso, dibattutissimo affaire Djokovic, stoppato (in attesa di ricorso) dalle autorità australiane e reo di non aver chiarito i motivi dell’esenzione medica che gli avrebbe consentito di giocare il primo Major dell’anno, nonostante la nebulosità che permea la sua situazione vaccinale. Rafa è Rafa, non ama lanciarsi in considerazioni spericolate specie se il nocciolo del dibattimento riguarda lo condizione di un collega, ma rispetto agli standard il fenomeno di Manacor è parso piuttosto deciso.

Non amo giudicare le scelte degli altri“, ha detto alla stampa, “e sinceramente non conosco nei dettagli la situazione, ma una cosa credo di saperla: il mondo ha trascorso due anni orrendi, funestati da centinaia di migliaia di morti e infinite difficoltà. Credo che i vaccini siano l’unica nostra arma per mettere la parola fine alla pandemia, e io ho la tendenza a fidarmi di quello che dicono medici, ricercatori e scienziati quando si parla di medicina, ricerca e scienza. In un certo senso mi dispiace che Novak non possa giocare in Australia, ma sapeva da tempo cosa avrebbe dovuto fare per venire qui senza problemi. Io rispetto le scelte di tutti, ognuno è libero di decidere il meglio per sé, ma esistono delle regole, chiunque deve accettare le conseguenze delle proprie azioni“.

Intanto Rafa in Australia c’è. Domani giocherà un altro match buono per mettere un ulteriore mattoncino sulla sua condizione in costruzione, anche se per ora gli basterà il singolare. “Ho deciso di giocare anche il doppio innanzitutto per testarmi, ma anche perché se avessi perso subito in singolare avrei avuto altre chance di scendere in campo. Avendo vinto in singolare non mi pare il caso di giocare due incontri ravvicinati in così poco tempo dopo uno stop tanto esteso, non voglio tirarmi il collo, per questo ho deciso di ritirarmi dal tabellone di doppio“. Nadal e Jaume Munar hanno lasciato strada ad Andrej Golubev e Franko Skugor: la coppia kazako-croata affronterà nei quarti il team formato da Nedovyesov e Qureshi.

Qui il tabellone dell’ATP Melbourne Summer Set e degli altri tornei della settimana

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