José Manuel Albares, Ministro degli Esteri spagnolo: "Non abbiamo tracce della presenza di Djokovic in Spagna"

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José Manuel Albares, Ministro degli Esteri spagnolo: “Non abbiamo tracce della presenza di Djokovic in Spagna”

Secondo il ministro non ci sarebbero tracce ufficiali del passaggio di Nole in Andalusia . L’australia non ha contattato il governo spagnolo in merito, ma numerosi video confermano che il serbo era lì ad allenarsi

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Un ulteriore sviluppo si aggiunge a margine della sempre più intricata questione Djokovic. Nelle ultime ore era finito sotto i riflettori un errore di compilazione dei moduli di viaggio da parte del serbo. Per riassumere quanto già scritto nel pezzo linkato sopra, Nole (o chi per lui) avrebbe barrato la casella “no” in risposta alla domanda “Hai effettuato, o effettuerai, viaggi nei 14 giorni precedenti al tuo arrivo in Australia?“. Djokovic è arrivato a Melbourne il 6 gennaio, ma fino al 4 almeno (secondo la stampa australiana) si trovava in Spagna, a Marbella, per allenarsi, il che andrebbe in palese contraddizione con quanto riportato nel modulo.

L’elemento nuovo e sorprendente della faccenda risiede però nelle dichiarazioni del Ministro degli Esteri spagnolo, José Manuel Albares, il quale avrebbe affermato di non avere tracce del passaggio di Novak in Spagna: “Non ho traccia della presenza di Djokovic e non siamo stati contattati dal governo australiano per domande sui suoi documenti“. Una dichiarazione alquanto bizzarra dal momento che in rete circolano foto e video che certificano la permanenza in Andalusia del numero uno del mondo.

Le ipotesi che si possono fare per giustificare le dichiarazioni del ministro sono fondamentalmente tre e tutte piuttosto curiose. O Nole si è sobbarcato un lungo viaggio in macchina dalla Serbia alla Spagna (improbabile, ci permettiamo di dire) o è in qualche modo sfuggito (non per forza in maniera dolosa o colposa, si badi bene) alle maglie della burocrazia spagnola, oppure il ministro ha parlato senza essere adeguatamente informato, il che sarebbe francamente incredibile. Comunque si consideri la situazione, le parole di Albares – così come le riporta L’Equipe – non sono chiarissime e non si capisce se in esse si debba leggere una negazione vera e propria del passaggio di Djokovic in Spagna (piuttosto assurdo alla luce delle prove video) o piuttosto l’intenzione di indagare su un possibile ingresso clandestino del serbo nel Paese. Sicuramente non mancheranno sviluppi nelle prossime ore, anche se la speranza è che si possa presto tornare a parlare di tennis giocato.

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