Australian Open, prestazione stellare di Anisimova: salva due match point ed elimina Osaka!

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Australian Open, prestazione stellare di Anisimova: salva due match point ed elimina Osaka!

La statunitense rimonta un set di svantaggio e si prende il successo più bello della carriera. La campionessa del 2021 uscirà dalle prime 80 del mondo

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Amanda Anisimova all'Australian Open 2022 (Credit: @AustralianOpen on Twitter)
 

A. Anisimova b. [13] N. Osaka 4-6 6-3 7-6[10-5]

Clamoroso sulla MCA, verrebbe da dire: la campionessa uscente Naomi Osaka è stata battuta da Amanda Anisimova in tre set. A differenza di alcune eliminazione passate, tuttavia, la nipponica non ha giocato un match al di sotto delle aspettative, dando l’impressione di averla persa lei; proprio il contrario, perché la sua avversaria ha giocato ad un livello incredibile, più che doppiandola nel conto dei vincenti (46-21) e commettendo anche un non forzato in meno. Sarà quindi lei a sfidare la N.1 Ash Barty, che al momento pare incontenibile.

Per buona parte del terzo set, in particolare, l’impressione è sempre stata che Osaka stesse rimanendo attaccata alla partita con tutte le sue forze, e sembrava averla spuntata con la pertinacia dei più grandi quando è arrivata due volte a match point. Ma non è bastato, e nel super-tiebreak il coraggio di Anisimova ha pagato. Osaka crollerà in classifica: nel live ranking è attualmente N.84, anche se come detto il suo rendimento non è stato così negativo: è quindi presumibile che avrà modo di risalire la china piuttosto in fretta.

Davvero un bel ritorno per la classe 2001, la cui ascesa era stata stoppata dalla tragica morte del padre e coach. “Sono senza parole, non riesco a smettere di sorridere perché l’atmosfera qui a Melbourne è fantastica“, ha detto a fine partita. “Sapevo di dover essere al meglio per avere una possibilità, dal secondo set ho cercato di essere più aggressiva e sono solo felice di aver giocato così bene. Quando scendo in campo penso solo a divertirmi, la vittoria è solo un bonus“.

PRIMO SET

Inizio partita tutto di marca Osaka, che ha breakkato nel primo game e ha anche avuto diverse chance di andare 3-0 e servizio. Con il passare dei minuti, però, Anisimova è entrata in partita e ha iniziato a macinare vincenti da fondo campo. Nel sesto game è salita a palla break quando Osaka ha messo largo un rovescio lungolinea: anche un po’ fortunata in questa circostanza Naomi, che nel punto successivo ha vinto il braccio di ferro dopo che un suo rovescio è stato aggiustato dal nastro. Passato quel momento, il primo set si è chiuso dopo 35 minuti con un comodo turno della nipponica, che ha sottolineato il parziale con uno smash a rimbalzo mentre Amanda si tratteneva a malapena dal buttare l’attrezzo.

In ogni caso tennis ping pong, con le due che hanno cercato di stare vicino alla linea di fondo e rubare il tempo all’avversaria. L’impressione è che fossero piuttosto vicine con i groundstrokes, non solo come stile ma anche come efficacia; la potenza forse arride un pelo di più ad Anisimova (oggi di sicuro), mentre Osaka colpisce meglio in corsa. La differenza nel primo parziale l’ha infine fatta la maggior facilità di Osaka nel trovare punti rapidi al servizio, la qualità che forse la avvicina maggiormente a Serena: Anisimova ha vinto gli scambi dai cinque colpi in su per 10-5, ma Naomi ha prevalso in quelli brevi 31-17 e ha vinto l’82% dei punti con la prima.

SECONDO SET

La traiettoria del rendimento di Anisimova è stata però estremamente lineare verso l’alto, e nel secondo la differenza in termini di iniziativa si è fatta sempre più marcata. Anisimova gioca senza particolari sofisticherie, e quindi la rimonta doveva semplicemente scaturire da un livello più alto ma con le medesime armi. Iattante, l’unico vero aggiustamento da parte sua è stato un avanzamento netto nella posizione in risposta alla seconda, scelta che ha pagato dividendi ingenti, visto che Osaka è crollata dal 67% al 31% col fondamentale (contro il suo 64%).

Nel secondo gioco Amanda ha piazzato due bei vincenti (un rovescio stretto e una risposta di dritto), salendo a doppia palla break. Osaka però ha trovato un rovescio stretto appena tangenziale alla riga (colpo che l’ha cavata d’impaccio in più d’un’occasione), e ha cancellato la seconda con un altro gran servizio. Un errore di dritto ha dato un’altra chance ad Amanda, ma Osaka ha vinto un altro punto mostrando di nuovo il superiore magistero dei suoi colpi in corsa.

Match in ogni caso estremamente godibile e che ha anche iniziato a farsi più combattuto. L’ineluttabilità trasudata dal primo set è sembrata aleggiare sulla MCA ancora per un po’, evaporando tuttavia nel terzo gioco: trovatasi 15-40, Anisimova ha salvato la prima con una bella seconda in slice, e anche sulla seconda ha spinto convintamente, andando esterna con grande forza prima di chiudere con il dritto.

Quello è stato un momento di svolta, perché da lì in avanti Amanda si è trovata di rado con le spalle al muro. In svantaggio 2-1, Osaka è andata ancora in affanno al servizio: salvata una palla break con un servizio esterno vincente, è stata presa alla sprovvista da una rara smorzata vincente di rovescio (delicatissima, peraltro) della rivale. Andata a servire per il set sul 5-3, Anisimova ha commesso un doppio fallo per il 30-30, ma Osaka ha commesso un errore out of character, e la classe 2001 si è aggiudicata il parziale con un rovescio pesante in cross. Il numero dei suoi vincenti è sempre stato superiore a quello dell’avversaria, un dato alquanto raro in un match della giapponese: nel secondo il saldo nel secondo è addirittura stato di 15-7.

TERZO SET

Il canovaccio ormai era chiaro, Anisimova spingeva senza posa e Osaka si aggrappava alla prima e alla rapidità d’esecuzione per arginarla. L’americana si è subito portata 15-30 forzando la mano dell’avversaria, obbligata ad incoccare il dritto lungolinea con molta fretta. Ha però peccato di ambizione, sparando lungo un rovescio inside-in su una seconda non impossibile. La storia del set è stata in gran parte così: crepe nel gioco di Osaka che Anisimova non è riuscita per lunghi tratti a sfruttare. E il rischio del ribaltone era sempre dietro l’angolo: sotto 0-1, ha commesso due doppi falli; Osaka non si è fatta pregare ed è salita a palla break con una precisa risposta di rovescio, ma Anisimova ha dimostrato ottima mano salvandosi a rete.

Ormai gettati i guantoni per saccagnarsi a centro ring, Osaka ha fallito un rovescio in uscita dal servizio per concedere una palla break, ma ha giocato tutto lo scambio in spinta salvandosi con un dritto dal centro. Ne ha concessa un’altra con un brutto doppio fallo, ma Anisimova ha sbagliato un’altra risposta sulla seconda. A quel punto l’americana ha commesso un altro doppio fallo per l’1-2 30-30, ma sulla risposta aggressiva di Osaka è stata bravissima a trovare il rovescio a campo aperto, tenendo per il 2-2.

Mancate varie occasioni, alla fine Anisimova ha pagato la pressione di servire per seconda, avvicinandosi al baratro: sul 4-5 ha concesso un match point ad Osaka. Amanda si è salvata coraggiosamente, mettendo un dritto sulla riga di fondo e un rovescio su quella laterale. Un errore bimane ha dato un secondo match point a Naomi, che però ha sotterrato a sua volta un rovescio in rete.

Si è dunque giunte al super-tiebreak, dove l’equilibrio è stato spezzato immediatamente: preso il mini-break, Anisimova si è portata sul 3-0 senza più guardarsi indietro. Osaka ha gettato definitivamente la spugna sparando in rete un approccio di rovescio per l’8-4 Anisimova, che sugli ultimi due punti ha ribadito la giornata di kleos con uno schiaffo al volo vincente e un ace al centro prima di lasciare andare la racchetta per la grande impresa messa a segno – per come ha giocato, non sarà l’ultima della sua carriera.



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