Nadal: "Il mio Slam più inatteso ma anche quello più emozionante"

Australian Open

Nadal: “Il mio Slam più inatteso ma anche quello più emozionante”

Il maiorchino raggiante dopo il secondo trionfo a Melbourne: “Il 21° Slam è speciale ma non mi importa di essere considerato il migliore di sempre”

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Rafael Nadal - Australian Open 2022 (Twitter - Australian Open 2022)
 

Sotto due set a zero, di fronte a tre palle break nel sesto gioco del terzo, cosa l’ha girata? Cosa è successo perché fossi in grado di rientrare?
Non lo so. In quel momento la situazione era critica. Ma lo sport è imprevedibile, no? Se lotti fino alla fine, la normalità è perdere in tre set con quella situazione. D’altronde, ho avuto una grossa chance nel secondo, no? Ripetevo a me stesso che avevo perso molte volte qui avendo delle occasioni. A volte sono stato un po’ sfortunato. Volevo solo continuare a crederci fino alla fine. Darmi un’opportunità. Ecco cosa ho fatto, ho lottato alla ricerca di una soluzione. Certo, sono stato fortunato a salvare quella situazione. Questa sera è indimenticabile.

I numeri adesso dicono che sei il miglior tennista uomo negli Slam. Come ti fa sentire? Ti senti come il migliore di tutti i tempi?

No, non voglio cambiare il mio punto di vista, onestamente. Ovviamente è incredibile per me ottenere un altro Slam a questo punto della carriera. So che è un numero speciale il 21. Ha un grosso significato questo titolo. Ma dal mio punto di vista credo davvero in ciò che ho detto l’altro giorno. Non dirò mai che lo merito, perché in tanti lottano e tanti meritano. Ma credo di aver mantenuto uno spirito positivo. Negli ultimi sei mesi, ho lottato parecchio per tornare in campo. Ci sono stati momenti durissimi. E discussioni difficili perché non sai se hai la chance di rientrare nel Tour. Mi sento fortunato ad aver raggiunto un’altra cosa speciale nella mia carriera. Non mi interessa se sono l’unico oppure no, o il migliore della storia oppure no. Si tratta di godersi serate come questa. Questo vuol dire tutto per me, perfino più di aver vinto il secondo Australian Open

Hai detto che è la tua più grande rimonta. Pensi che sia anche il più grande risultato visto quello che hai passato?
Senza dubbio il più inatteso [sorride]. E penso il più sorprendente per tutti, anche per voi e soprattutto per me, perché so come ci sono arrivato. Ora sono fisicamente distrutto, fatico a pensare, non riesco a ricordare molti episodi del match. Il sostegno del pubblico è stato enorme, mi ha commosso e aiutato per tutto l’incontro.

Hai visto qualche cambiamento da parte di Daniil durante la partita? Era avanti di due set e tripla palla break, poi le cose hanno iniziato ad andare storte. Ha detto di aver avuto problemi con il pubblico, che lo ha condizionato. Quali sono state le tue sensazioni al riguardo?
Non so, penso che Daniil sia un grande campione. Ha accettato molto bene la sconfitta. Posso solo ringraziarlo perché è stata una serata molto dura per lui. So quanto è difficile essere nei suoi panni dopo tutte le occasioni che ha avuto. È sempre stato gentile con me. Ha capito quanto significavano questo incontro e questo titolo per me. È stato carino alla fine, no?
Non so se il pubblico lo abbia condizionato, di sicuro è meglio averlo dalla propria parte. Questa sera è stata folle per me, ma credo davvero che abbia un grande futuro di fronte a sé. Sentirà l’affetto del pubblico, perché lo merita.

Dici spesso che devi soffrire per vincere match importanti. Tra il piede e il periodo di assenza, hai sofferto più del solito questa sera?

Non ero pronto fisicamente per questo genere di battaglie, non mi sono allenato abbastanza per esserlo. Ma è stato speciale, ho dato tutto ciò che avevo dentro. Sono stanchissimo, non riesco neanche a festeggiare, ma era in giorno in cui dare tutto, no? Mi sono divertito, mi sono goduto la lotta, le emozioni. Alla fine, avere questo trofeo significa tutto, oggi, no? Non potrei essere più felice, voglio solo riprendermi un po’.

Per quanto riguarda il piede, quanto ti fa male? Quanto ti faceva male durante le fasi finali del match?
Stasera niente dolore, sono stato in grado di correre senza limitazioni. Non so cosa possa succedere domani ma mi ritengo fortunato per il fatto che ho potuto giocare a tennis libero, no? Una sensazione bellissima. So che le cose possono cambiare, perché come ho spiegato l’altro giorno, il mio infortunio è difficile da curare, impossibile in realtà. Ma sono riuscito a giocare per un mese, non è poco anzi è qualcosa di inaspettato, qualcosa che mi dà tantissima energia per andare avanti.

Un mese e mezzo fa avevi dubbi sul fatto che avresti continuato a giocare, ora senti di avere energia per continuare. Quanta fiducia hai guadagnato nelle ultime settimane sapendo che puoi ancora giocare contro i migliori nei prossimi mesi e anni?
Non lo so, le cose possono cambiare in fretta. Sono felice di aver potuto competere in questo modo per un mese, è stato grandioso per me, indimenticabile. Ovviamente dopo un mese così fatto di allenamenti duri e partite lunghe con il piede che è stato in grado si sopportare tutto questo stress, certo che sono più fiducioso sul fatto di proseguire, di continuare a combattere e a divertirmi con questo bellissimo sport. Questo è ciò che mi rende felice professionalmente. Insomma sono fiducioso di poter giocare a tennis ancora per un po’, sì.

Hai detto al pubblico sul campo, “Non sapete quanto ho dovuto lottare per essere qui”. Un match così è il modo perfetto per chiudere un percorso così difficile?

Beh per quanto riguarda il match certo. Alla fine quello che conta per la Storia è la vittoria ma il modo in cui lo vinci può essere molto diverso l’uno dall’altro. Il modo in cui ho raggiunto questo trofeo questa sera è stato indimenticabile, uno dei match più emozionanti della mia carriera senza dubbio. Significa molto per me. Sai quando ti giri una caviglia o ti rompi il polso, hai una tabella da seguire per rientrare. È molto più facile da accettare. Mi è capitato un paio di volte in carriera.
Sai che starai fuori quattro mesi e hai un calendario da seguire. E sai che se lo segui di settimana in settimana vedrai dei miglioramenti e alla fine se tutto va come deve andare starai bene. La mia situazione è completamente diversa. Abbiamo fatto vari tentativi e per un lungo periodo senza risultati, zero successo. Dopo tutto quello che ho passato e alla mia età, ti vengono dei dubbi, sapendo di avere un infortunio da cui non potrai mai recuperare. Mentalmente è molto più difficile.
Non poter fare le cose che devi fare per poter tornare per tantissimo tempo è difficile, è doloroso. A volte ti spezza il cuore mentalmente. Tutto il lavoro e la disciplina che ci metto ogni giorno fa la differenza per me. Sono fortunato ad avere un grande team al mio fianco che mi ha sempre supportato. Spesso ho avuto accanto degli amici più che un team, ho una grande famiglia accanto a me nei momenti belli e soprattutto in quelli meno belli. Senza di loro, non sarei qui.

Sembravi felice come se avessi vinto il tuo primo Slam oggi, come hai fatto a mantenere questa gioia di giocare per tutti questi anni? E quanta fiducia ti dà adesso guardando alla stagione sulla terra battuta?

In questo momento non sto pensando alla terra… [risata…]
Oggi è stato più emozionante del mio primo Slam, senza dubbio. Quando sei nella parte finale della tua carriera, apprezzi di più questi momenti perché sai che le opportunità sono sempre meno. Quando hai 19 anni è molto speciale ma sai che se giochi bene, avrai altre opportunità di goderti dei momenti così.
Oggi non si sa mai cosa può succedere. Certo, sono orgoglioso, la soddisfazione personale è maggiore rispetto a tanti anni fa. Devo stare nel presente senza guardare troppo avanti nel tempo.
Non so cosa può succedere o non succedere sulla terra. Spero di giocare altri tornei prima della terra battuta. Adesso voglio solo godermi questo momento indimenticabile con la mia famiglia, poi penserò a che cosa mi aspetta dopo.

Dopo averci raccontato tutto questo, quali sono secondo te i motivi principali per cui sei riuscito in questa impresa? Che cosa ti ha portato a vincere un altro Australian Open?

Amore per il gioco, passione, attitudine positiva e disponibilità al lavoro. E le persone giuste accanto a me ogni singolo giorno. Penso sia tutto…

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