Il martedì del torneo 250 Dallas Open è stato il giorno in cui le teste di serie che non hanno ricevuto un bye all’esordio hanno fatto il loro ingresso nel torneo. All’esterno dei campi il termometro ha addirittura fatto registrare 20 gradi, temperatura perfetta per giocare anche all’aperto. A dire il vero fuori dallo Styslinger/Altec Tennis Complex si sono ancora intravisti neve e ghiaccio dalla settimana scorsa quando una rara tempesta di neve ha imbiancato parte del Nord del Texas.

ANCORA SCONFITTE PER LOPEZ – La giornata si è aperta con la vittoria in due set sul Grandstand di Jordan Thompson contro il 40enne Feliciano Lopez per 7-5 6-3 che dopo la sconfitta al primo turno delle qualificazioni di Montpellier la settimana scorsa è venuto in America nella speranza di invertire un trend negativo che prosegue da molti mesi. L’ultima partita vinta in un main draw ATP dal veterano spagnolo risale infatti al luglio dello scorso anno a Gstaad. La superficie non troppo veloce del torneo ha favorito la solidità da fondo campo dell’australiano che con un break per set ha respinto i tentativi di Lopez. E’ sempre uno spettacolo vedere Feliciano in azione. I suoi tagli sopraffini e le sue volée valgono il prezzo del biglietto. Il pubblico apprezza ma non è abbastanza per evitargli la terza sconfitta consecutiva.

POCO TENNIS PER TENNYS – Sul centrale prestazione solida per il 20enne americano Brandon Nakashima che si sbarazza in due set di John Millman per 7-5 7-6(3) guadagnandosi un posto al secondo turno proprio contro Thompson. Nella parte alta del tabellone il sorteggio era stato benevolo per Tennys Sandgren – al primo torneo ATP da Indian Wells dell’ottobre 2021 – che aveva trovato dall’altra parte della rete una delle teste di serie più abbordabili del torneo, Marcos Giron. Il giocatore del Tennessee da più di un anno è in crisi di risultati: avendo dovuto rinunciare all’Australian Open per le note restrizioni legate alla pandemia, ha perso ben 60 posizioni nel ranking uscendo dalla top 150. Giron ha vinto solamente il 18% di punti con la seconda di servizio ma ciò nonostante si è dimostrato più freddo nei momenti decisivi vincendo con un
doppio 6-4.

BYE-BYE CRESSY – La sconfitta più sorprendente di giornata è sicuramente quella di Maxime Cressy contro il modesto Juri Rodionov (22 anni, n. 153). Il primo set, giocato all’insegna dell’equilibrio si è deciso solo al tie-break, vinto dall’austriaco 7 punti a 3. Nel secondo parziale le qualità di Maxime sono venute fuori e la partita è diventata divertente. Le risposte anticipate con il rovescio e i fendenti di dritto hanno messo in difficoltà Rodionov che sul 4 pari ha dovuto cedere il servizio e di conseguenza il set. Interessante vedere durante la partita le variazioni al servizio di Cressy. Può servire a 215 km orari o attorno ai 180 piazzando la palla togliendo così ogni punto di riferimento all’avversario. Rodionov si rivela molto più ostico del previsto e nel terzo e decisivo parziale i suoi passanti di rovescio diventano una costante. Maxime appare meno brillante del solito e in risposta fatica davvero tanto a impattare la palla con il rovescio quando Juri serve mancino da sinistra. I passanti fioccano anche con il dritto e Rodionov si aggiudica il terzo set 6-1.

CHI SI RIVEDE PT.1 – Gli appassionati di tennis americani possono festeggiare qualche ora più tardi quando il redivivo Jack Sock batte il tedesco Oscar Otte con un doppio 6-4 festeggiando la prima vittoria in un main draw ATP dallo scorso US Open. Prestazione davvero negativa da parte di Otte che è apparso un altro giocatore rispetto a quello ammirato a New York lo scorso settembre. Fin dalle prime battute si capisce che non è giornata per il tedesco. Sul 2 pari del primo set senza che Sock faccia cose particolari Oscar gli regala un break di vantaggio con ben due doppi falli. E’ particolare notare la differenza di velocità tra la prima e la seconda palla di Otte. Con la prima raggiunge spesso i 210 km orari mentre con la seconda di servizio viaggia attorno ai 125 km orari. Questo permette a Sock di prendere in mano il controllo con il dritto, da sempre colpo migliore del nativo di Lincoln. Otte fatica a trovare il rovescio di Jack che si dimostra comunque poco solido con questo fondamentale optando spesso per uno slice poco efficace. Anche il dritto del tedesco funziona poco e in un’ora e 23 minuti Sock vola al secondo turno dove lo attenderà la testa di serie numero 1 Fritz. Dopo la sconfitta Otte esaudisce le richieste di giovani fan che gli chiedono a squarciagola di firmare i loro cappellini. Per quanto riguarda Sock, il dritto funziona sempre, pare abbia abbreviato il movimento del servizio a causa di recenti problemi alla schiena ma il problema rimane il rovescio. Che sia solo una questione di fiducia come continua a ribadire il suo coach Bogomolov?

CHI SI RIVEDE PT.2 – Un altro giocatore redivivo, Kevin Anderson batte un colpo eliminando Sam Querrey davvero in parabola discendente, con l’ennesimo 6-4 6-4. Ora per il sudafricano la grande sfida contro l’idolo di casa John Isner che aprirà la sessione serale di Mercoledì. Nella sessione serale non viene ripagata la fiducia degli organizzatori verso il giovane tennista della “Southern Methodist University” Caleb Chakravarthi che viene demolito in due set da Vasek Pospisil da sempre a suo agio su questi campi con un 6-1 6-0 in meno di un’ora di gioco. Il programma si è chiuso con la vittoria di Yoshihito Nishioka in due set contro l’altra wild card locale, Mitchell Krueger. Il nativo di Forth Worth è il classico esempio di un giocatore che non ha particolari punti deboli ma fa tanta fatica a trovare il vincente. Mettendo la partita sul piano della solidità contro Nishioka era prevedibile che ne sarebbe uscito sconfitto soprattutto per il fatto che il giovane giapponese dopo un 2021 da dimenticare viene da due finali consecutive, nei Challenger di Columbus e Cleveland, con la vittoria nella prima. Infine segnaliamo che oggi alle 19 ora italiana scenderà in campo Andreas Seppi opposto al tedesco Daniel Altmaier.

Il tabellone completo