Torino e Roma hanno una lunga storia di disfide giocate su più livelli. Tra queste, quella che ha valenza storica più importante è sicuramente quella legata alla disfida sul ruolo di capitale politica del Paese. Torino, sede del primo parlamento è stata centro della vita politica italiana, salvo poi cedere lo scettro prima a Firenze e poi definitivamente a Roma, il 27 marzo del 1861. Non vorremmo addentrarci troppo su particolari storici per non perdere il focus sul tema tennis. Ed è proprio su questo campo che si sta giocando l’ultima grande sfida tra le due città: Roma da sempre centro tennistico italiano, sede dell’unico Master 1000 che si gioca dalle nostre parti, vede da quest’anno assestati dei piccoli/grandi colpi dalla città piemontese. Sede delle Nitto Atp Finals, sede di uno dei gironi di Coppa Davis e sulla sulla scia dell’apprezzamento ottenuto in occasione del master di fine anno, al Circolo della Stampa Sporting è stato assegnato un torneo Challenger di categoria 80 (50.000 $ di montepremi), che si svolgerà dal 28 febbraio al 6 marzo nel Training Center che nel novembre scorso ha ospitato gli allenamenti dei più forti tennisti del mondo.

L’evento, organizzato da Tennis Lab e Paco Sas, organismi che hanno come punto di riferimento Cosimo Napolitano, ha ad oggi tra i partecipanti al torneo due giocatori che hanno avuto un ruolo non marginale nel circuito internazionale: i due ex “top ten” francesi Jo-Wilfried Tsonga e Lucas Pouille. In lista tra gli altri anche il canadese Vasek Pospisil e Pierre-Hugues Herbert, anche se l’elenco completo dei partecipanti si conoscerà solo in occasione della conferenza stampa in programma mercoledì 23 febbraio alle ore 11.30 al Circolo della Stampa Sporting.

Per quanto riguarda la possibilità di assistere agli incontri del Challenger, nel rispetto delle normative anti-Covid, si attende la decisione del Governo di venerdì 18 febbraio, che dovrà stabilire la quota di partecipazione agli eventi al chiuso per definire le modalità di accesso. Inoltre, in occasione dell’inizio del Challenger saranno disponibili due ulteriori campi coperti in terra battuta realizzati sui campi 6 e 7 all’aperto, segnando così un altro primato in Italia: saranno sedici i campi coperti del Circolo. Un segnale quest’ultimo di concreta attuazione di politiche rivolte alla promozione del tennis durante tutta la stagione agonistica e non relegate ad un singolo, seppur importante evento.