Rio, la rinascita di Fognini (Bertellino). Djokovic, la ripartenza (Crivelli)

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Rio, la rinascita di Fognini (Bertellino). Djokovic, la ripartenza (Crivelli)

La rassegna stampa di domenica 20 febbraio 2022

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Rio, la rinascita di Fognini. E’ come a Montecarlo 2019 (Roberto Bertellino, Tuttosport)

Fabio Fognini è in semifinale nel Rio Open, ATP 500 in corso a Rio de Janeiro, e al termine di un’altra ottima prestazione che l’ha visto sconfiggere in due frazioni (6-4 6-2) l’argentino Federico Coria, attuale n° 63 ATP. Poco più di un’ora e 15 minuti per raggiungere il penultimo atto di un torneo del circuito maggiore, impresa che non gli riusciva da Montecarlo 2019 (Masters 1000 poi vinto). Nel primo set Fognini è partito fortissimo portandosi sul 4-0 con due break. Poi ha frenato un po’ anche in ragione del fatto che Coria è entrato in partita. L’argentino ha recuperato uno dei due break di svantaggio, nonostante Fognini abbia avuto palle sia per il 5-1 che per il 5-2 ma ha poi chiuso la frazione al decimo gioco, grazie ad alcune ottime soluzioni da fondo. Buon avvio del 34enne di Arma di Taggia anche nel secondo set con break a favore sancito da un doppio fallo del sudamericano. Fognini ha bissato con un game perfetto al servizio portandosi sul 2-0. Nessun tentennamento per l’azzurro che ha centrato un altro break per ti 5-2 e ha servito con buona efficacia nel game di sigillo al confronto. Nella notte l’ex top ten azzurro potrebbe essere sceso nuovamente in campo (condizioni meteo permettendo) nella sua 40esima semifinale nel massimo circuito. Avversario il vincente del match Berrettini-Alcalraz, sospeso sullo score di un set pari e 1-0 per l’iberico nel terzo, causa ancora una volta la pioggia. Partenza vibrante del giovane iberico (6-2 con due break), poi reazione rabbiosa dell’azzurro che ha restituito ugual moneta al rivale dopo aver cambiato marcia sul 2-2 del secondo set.

Djokovic, la ripartenza. «In Australia tornerò. E voglio l’oro olimpico» (Riccardo Crivelli, La Gazzetta dello Sport)

Ripartire più forte. Quante volte è capitato nella carriera di un fenomeno di solidità mentale come Djokovic? Ma questa forse sarà diversa, perché le dure vicende australiane hanno lasciato una ferita difficilmente rimarginabile. Eppure Nole, pronto a tornare in campo a Dubai (ultima partita a novembre in Davis), è pronto a riprendersi la scena: «Tutto quello che è successo influenzerà il mio ritorno. Cercherò di incanalare tutta questa energia, di trasformarla in carburante sia mentalmente sia fisicamente». Sarà il nostro Musetti, che nell’ unico scontro diretto, al Roland Garros dell’anno scorso, vinse i primi due set prima di crollare, a tenerne a battesimo il debutto stagionale. II numero uno, dopo aver partecipato a un evento benefico all’Expo per la sua Fondazione, ha rilasciato una lunga intervista alla tv serba con un’approfondita analisi sul passato e sul presente: «Rifarei il post su Instagram in cui annunciavo la partenza, perché era una questione di onestà: da tre mesi si parlava solo di me. L’intervista all’Equipe da positivo, invece, fu un errore, sono stato egoista». In ogni caso, l’Australia non è affatto un capitolo chiuso: «Nonostante tutto quello che è successo, ho un ottimo rapporto con Melbourne. Sarà difficile da dimenticare, ma voglio tornare in Australia e giocare di nuovo sulla Rod Laver Arena. Sento di avere ancora tempo davanti a me e mi auguro di poter vincere un oro olimpico. Ci proverò a Parigi nel 2024».

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