Challenger Tour: cancellato il torneo di Mosca

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Challenger Tour: cancellato il torneo di Mosca

Dopo l’invasione dell’Ucraina, l’ATP ha preferito cancellare il torneo della prossima settimana. Anche l’ITF è entrata in campo

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ATP Challenger Tour (foto Twitter @ATPChallenger)
 

Il 24 febbraio 2022 il mondo si è svegliato con una notizia shock: la Russia di Putin aveva invaso l’Ucraina, dalle parole si è passati ai fatti, e in men che non si dica la situazione è del tutto precipitata. Tutti, chi nel suo piccolo chi con maggior risalto (come Rublev dopo la vittoria odierna contro Hurkacz), hanno espresso segnali di protesta, e chiaramente lo ha fatto, con decisione, anche il mondo del tennis. Infatti l’ATP ha annullato il torneo Challenger di Mosca che si sarebbe dovuto svolgere dal 28 febbraio al 6 marzo nella capitale russa, così da tutelare i giocatori e tutti gli addetti ai lavori.

Ma non è intervenuta soltanto l’ATP in questo caso, bensì anche l’International Tennis Federation, vale a dire l’ITF, come riportato da Adam Addicott, che cita anche parti di un comunicato emesso da un portavoce della Federazione Internazionale (che non si limita al professionismo come l’ATP, ma controlla anche dilettanti e juniores) : “L’ITF crede che nello sport non ci sia posto per la politica, ma come dimostrano questi eventi attuali, è una realtà profondamente preoccupante. La nostra prima e più alta priorità è la salute e la sicurezza dei giocatori e di tutti coloro che viaggiano, gareggiano e lavorano a questi eventi. Alla luce di ciò, l’ITF e la Federazione ucraina di tennis hanno deciso oggi di posticipare un torneo del World Tennis Tour da $ 15.000 che avrebbe dovuto svolgersi in Ucraina ad aprile.” Dunque un altro evento del circuito professionistico annullato, non in Russia ma in Ucraina stavolta; non l’unico provvedimento dell’ITF in ogni caso, che ha anche sospeso il torneo J1 (equivalente dei 1000 nella categoria juniores) che si sarebbe svolto la prossima settimana a Kazan.

Dunque anche il mondo del tennis, e dello sport in generale (la UEFA ha spostato la sede della finale di Champions League da San Pietroburgo a Parigi, per iniziare), è costretto a prendere provvedimenti in questioni di natura certamente più gravi dei nostri amati tornei e dei nostri campioni. Non è stata una scelta facile di certo, né per l’ATP né per l’ITF, ma è tristemente obbligata dalla situazione attuale, ed è giusto che la tranquillità dei giocatori e di tutti coloro che permettono lo svolgersi di un torneo sia stata considerata come priorità. Augurandoci (per svariati motivi) che tutto possa tornare alla normalità.

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