Sin dall’inizio era chiaro che quella di Monterrey sarebbe stata la settimana di Elina Svitolina, protagonista indiscussa dentro e fuori dal campo, la padrona di casa forse non di nome (essendo non certo messicana) ma di fatto, col pubblico sempre dalla sua parte, per vicende che purtroppo vanno ben oltre ciò che possono raccontare una pallina e una racchetta. Tante emozioni ma anche sempre tanta qualità, due doti di una grandissima giocatrice che è anche stata numero 3 al mondo, vincitrice delle WTA Finals e due volte campionessa degli Internazionali d’Italia (oltre a vincere anche qui a Monterrey nel 2020). Era chiaro che partisse con i favori del pronostico, oltre che del pubblico dunque, ma Viktoriya Tomova, bulgara proveniente dalle qualificazioni, non la pensava esattamente così, ed è riuscita a forzare il terzo set alla testa di serie numero 1, dopo aver comunque perso il primo al tie break e annullando vari set point, con una Svitolina troppo fumosa e poco incisiva sulle tante occasioni concesse dalla sua avversaria (19 palle break, di cui ben 12 salvate), ma neanche una nel secondo parziale. La bulgara dal 2-2 nel secondo set infila una serie di 7 game di fila, fino al 2-0 con break all’inizio del terzo; ma lì l’esperienza della giocatrice più navigata ha la meglio, e la Svitolina controbatte portando a casa 6 game di fila, e chiudendo il match 6-2 al terzo. 2 ore e 25 minuti, con il punteggio di 7-6 3-6 6-2, sono servite a un’opaca Elina Svitolina (che chiude con un pessimo 38% di conversione con la seconda e un modesto 65% con la prima) per battere un’ottima Tomova. Di seguito il match point.
Vittoriosa nella notte anche una delle migliori giocatrici delle ultime settimane, Marie Bouzkova, finalista domenica scorsa a Guadalajara e anche qui due anni fa (proprio contro Svitolina, e curiosamente potrebbe ripetersi il match, trovandosi in due diversi spicchi di tabellone le giocatrici). Ma se la giocatrice ucraina ha avuto problemi, così non è per la numero 81 al mondo, che con un netto 6-4 6-2 in poco più di un’ora e mezza, manda a casa la croata Petra Martic. Soffre un po’ solo nel primo e all’inizio del secondo, ma senza dar mai la sensazione di poter cedere. Chiude senza break subiti, salvando 4 occasioni su 4, e con un devastante 79% di punti vinti con la prima, issandosi per la seconda settimana di fila ai quarti e dimostrando ancora una volta ottima confidenza con il cemento messicano outdoor.
A completare il quadro dei quarti sono poi la spagnola Nura Parrizas-Dias, che ha avuto la meglio di Heather Watson in due set abbastanza netti, molto più di quanto non lasci pensare il 7-6 6-4 finale, e Qiang Wang, che ha invece battuto l’egiziana Mayar Sherif in tre set, infliggendole anche un 6-0. Anche la cinese ai quarti per la seconda settimana di fila, dopo quelli a Guadalajara, dove ha perso in semifinale contro la Bouzkova (incrocio che si rinnoverebbe allo stesso punto del torneo se entrambe vincessero). Affronterà in un match molto interessante Leylah Fernandez, canadese finalista degli ultimi US Open, nel match di chiusura della sessione, subito dopo Svitolina-Osorio-Serrano.
WTA Monterrey, i risultati di giovedì 3 marzo
[1] E.Svitolina b. [Q] V.Tomova 7-6(3) 3-6 6-2
M.Bouzkova b. P.Martic 6-4 6-2
Q.Wang b. M.Sherif 6-0 6(2)-7 6-3
N.Parrizas-Dias b. H.Watson 7-6(2) 6-4
