Coppa Davis
Coppa Davis: Musetti regala le Finals all’Italia, Gombos cede al terzo set
All’esordio in singolare in Coppa Davis il giovane azzurro rimonta un set di svantaggio e ci regala il punto decisivo per accedere ai gironi di Settembre

L. Musetti b. N. Gombos 6-7(3) 6-2 6-4

Ed eccoci qua laddove non speravamo mai di trovarci in questa trasferta slovacca di Coppa Davis. Siamo sul 2-2, decide il singolare tra Norbert Gombos e Lorenzo Musetti. Nessun precedente tra i due, lo slovacco è nr. 110 ATP, Lorenzo nr. 57. Gombos è un veterano della Davis, il nostro tennista è all’esordio in singolare.
La posta in palio è alta e il primo game del match ne è una testimonianza. Con Gombos al servizio si giocano ben 16 punti, Musetti ha anche una palla break che gli farebbe iniziare il match nella migliore maniera possibile, ma lo slovacco è bravissimo nell’annullargiela. Alla fine la spunta Gombos e tiene la battuta. Entrambi hanno nel rovescio il colpo migliore, Gombos sembra più puntare sulla potenza, Musetti più sul tocco e sull’estro. In risposta sono poco pericolosi entrambi e quindi si procede dopo il primo gioco maratona abbastanza veloci. Sul 5-4 Slovacchia Musetti si trova a fronteggiare le prime due palle break del set che sono anche set point. Il tennista italiano non mette una prima e va sotto 15-40, però poi mette il secondo ace del match e sulla seconda palla break con un po’ di fortuna (il nastro chiama lo slovacco a rete) passa Gombos di rovescio. Musetti poi serve benissimo e pareggia i conti sul 5-5. Certo che per essere all’esordio coraggio e sfrontatezza non mancano al nostro tennista. Un paio di vincenti di rovescio di Lorenzo da urlo portano nel dodicesimo gioco il set al tie break, giusta conclusione di una sfida molto equilibrata. Purtroppo Gombos parte a razzo, un 5-0 perentorio che ipoteca il primo set. Musetti risale fino al 3-6 ma con un gratuito di rovescio consegna dopo più di un’ora il primo set al suo avversario.
Le cose si mettono male, ora c’è da sperare che la sfrontatezza iniziale del nostro tennista non si trasformi in pessimismo. O Musetti sale di livello oppure solo un aiutino di Gombos (tradotto, un calo) può permetterci di sperare ancora nella nostra qualificazione alle Finals. Lorenzo tiene il servizio a inizio secondo set, Gombos inizia a regalare qualcosa nel secondo game. Dal 40-15 si fa recuperare dal suo avversario, concede una palla break, la annulla e poi dopo 16 punti tiene la battuta. Nel quarto game lo slovacco si ripete ma stavolta Musetti ne approfitta. Lo slovacco stavolta si fa recuperare dal 30-0, non sfrutta due palle del 2-2 e con un doppio fallo concede una nuova palla break al tennista italiano. Un gratuito di diritto concede l’allungo a Lorenzo che con due ace nel gioco successivo sale 4-1. Gombos sta sbagliando un po’ di più ma sospinto dal pubblico (“Gomby, Gomby”) cerca di tenere botta e non molla nulla. Nel settimo game lo slovacco ha due palle per il controbreak. Sulla prima bravo Musetti con un servizio vincente, sulla seconda il nr. 57 ATP piazza una palla corta spettacolare. Lorenzo alla fine tiene con merito il servizio e va sul 5-2. Musetti ora fa il muro da fondo campo mentre il tennista di casa sta progressivamente perdendo sicurezza e scioltezza nei colpi. Gombos sale 30-15 nell’ottavo game ma Musetti risponde alla grande di rovescio e complice un gratuito di rovescio dell’avversario conquista il set point che trasforma con uno stupendo passante di rovescio. Dopo un’ora e 45 minuti siamo un set pari. Il terzo set di questa sfida deciderà chi tra Slovacchia e Italia andrà alle Finals di Davis di settembre.
Il calo tanto sommessamente invocato di Gombos unito a un Musetti che è sicuramente salito come qualità di gioco (soprattutto al servizio) sta cambiando l’inerzia del match e l’inizio di terzo set lo conferma. Lo slovacco continua a sbagliare, soprattutto di diritto e Lorenzo ne approfitta. Break nel secondo gioco e 3-0 iniziale che ci fa ben sperare. Musetti sciorina tutti i suoi colpi con crescente naturalezza. Rovesci vincenti, palle corte improvvise, diritti sempre più precisi. Gombos lotta con le unghie e prova a rimanere attaccato al match con l’esperienza. Così lo slovacco tiene la battuta e nel quinto game, facilitato anche da un paio di brutti gratuiti di Musetti, centra il controbreak e si rimette in carreggiata sul 2-3 e servizio. Certe partite, soprattutto in Davis, non finiscono mai. Gombos aggancia Musetti sul 3-3 e perfeziona la rimonta, il pubblico torna a farsi sentire, le cose si complicano di nuovo. Bravo comunque il nostro tennista a fermare l’euforia slovacca, servizio tenuto a 15 e 4-3 Italia. Ora i due contendenti non lasciano più nemmeno una palle e concedono pochissimo alla risposta, siamo al volatone finale. Musetti sale 5-4, serve Gombos che parte sbagliando un diritto. Lorenzo indovina una risposta di rovescio incredibile, 0-30. Lo slovacco va 15-30 ma Musetti indovina un passante di rovescio incrociato sulla linea del corridoio, due match point Italia. Basta il primo, altro passante Musetti che colpisce il nastro e scavalca la racchetta di Gombos. Siamo alle Finals, ma che fatica! È la sesta volta che in Davis l’Italia recupera da una situazione di svantaggio di 1-2.
Coppa Davis
Coppa Davis: ufficializzati i calendari dei raggruppamenti di Manchester e Valencia
Le fasi finali di Davis cominceranno con Francia-Svizzera in Inghilterra e Serbia-Corea del Sud in Spagna

Ufficializzati i calendari dei gironi “B” e “C” delle fasi finali di Coppa Davis che si terranno dal 12 al 17 settembre 2023.
Gran Bretagna, Australia, Francia e Svizzera sono inserite nel raggruppamento “B”. In palio c’è un posto per le Final Eight di Coppa Davis di tennis maschile. Si giocherà a Manchester in casa dei britannici secondi classificati nel 2022 nel raggruppamento di Glasgow, alle spalle degli Stati Uniti. La Gran Bretagna cercherà di far valere il fattore campo e di tornare a essere protagonista nelle fasi finali della competizione. Per la Svizzera si tratta della prima partecipazione alle fasi finali di Coppa Davis, mentre Australia e Francia cercheranno di migliorare quanto fatto l’anno scorso. De Minaur e compagni persero la finale di Davis contro il Canada, mentre i francesi finirono terzi nel raggruppamento di Malaga.
Manchester non ospitava una manifestazione di Coppa Davis dal luglio 1994, quando la Gran Bretagna affrontò la Romania al Northern Lawn Tennis Club.
Ecco il calendario degli incontri:
Martedì 12 settembre, Francia – Svizzera (14° incontro di Coppa Davis; Francia in vantaggio 10-3).
Mercoledì 13 settembre, Australia – Gran Bretagna (14° incontro di Coppa Davis; Australia in vantaggio 8-5)
Giovedì 14 settembre, Australia – Francia (17° incontro di Coppa Davis; Australia in vantaggio 11-5)
Venerdì 15 settembre, Gran Bretagna – Svizzera (5° incontro di Coppa Davis, Gran Bretagna in vantaggio 3-1)
Sabato 16 settembre, Australia – Svizzera (6° incontro di Coppa Davis, Australia in vantaggio 4-1)
Domenica 17 settembre, Gran Bretagna – Francia (24° incontro di Coppa Davis, Gran Bretagna in vantaggio 13-10).
Ufficializzato anche il calendario del raggruppamento “C” che si disputerà a Valencia e vedrà protagonisti i padroni di casa della Spagna sfidarsi con Serbia, Repubblica Ceca e Corea del Sud.
Eccolo il programma completo:
Martedì 12 settembre, Serbia – Corea del Sud (2° incontro di Coppa Davis; Serbia in vantaggio 1-0)
Mercoledì 13 settembre, Spagna – Repubblica Ceca (7° incontro di Coppa Davis; Spagna in vantaggio 4-3)
Giovedì 14 settembre, Repubblica Ceca – Corea del Sud (primo incontro di Coppa Davis)
Venerdì 15 settembre, Spagna – Serbia (12° incontro di Coppa Davis; Spagna in vantaggio 8-3)
Sabato 16 settembre, Serbia – Repubblica Ceca (13° incontro di Coppa Davis; Repubblica Ceca in vantaggio 7-5)
Domenica 17 settembre, Spagna – Corea del Sud (3° incontro di Coppa Davis; Spagna in vantaggio 2-0)
Nei prossimi giorni verrà ufficializzato il calendario dell’Italia, inserita nel gruppo “A” in programma a Bologna con i campioni in carica canadesi, Svezia e Cile, e di quello “D” con Croazia, Olanda, Stati Uniti e Finlandia, esordiente alla fase finale di Davis.
Gli eventi della fase a gironi si giocheranno in un girone all’italiana con le prime due squadre di ogni gruppo che accederanno alle Final 8 a Malaga (21-26 Novembre).
Coppa Davis
La Croazia e l’ITF sfogliano la margherita. Si giocherà a Spalato la Coppa Davis?
Tramontata l’ipotesi Zara, Spalato è in pole position per ospitare il girone delle Davis Cup Finals che si disputerà in Croazia. Ma con il palazzetto più bello della città al momento chiuso per debiti

Lo scorso marzo, subito dopo il sorteggio della fase a gironi delle Davis Cup Finals 2023, furono subito rese note le sedi di tre dei quattro raggruppamenti da cui usciranno le otto finaliste: Bologna, Valencia e Manchester. La nazione prescelta per ospitare il quarto raggruppamento, la Croazia, si riservò invece il diritto di comunicare in un secondo momento dove, dal 12 al 17 settembre prossimi, la squadra di casa avrebbe affrontato USA, Olanda e Finlandia.
È passato quasi un mese e mezzo e quel momento non è ancora arrivato. Però dovremmo essere in dirittura d’arrivo: qualche settimana fa c’è stata infatti la visita della delegazione dell’ITF in Croazia, per la precisione a Spalato, per verificare che ci siano le condizioni richieste per l’organizzazione dell’evento. È infatti la città che ha dato i natali a tanti dei più grandi giocatori della penisola balcanica (partendo dagli anni 70 con Niki Pilic e Zeljko Franulovic, passando per gli anni 90 e gli anni 2000 con Goran Ivanisevic e Mario Ancic, ed arrivando sino ad oggi con Mate Pavic e Petra Martic, ma anche con la grande promessa del tennis croato, il vincitore di Wimbledon juniores 2022 Mili Poljicak) la favorita per l’assegnazione.
La prima scelta della federtennis croata era stata in realtà Zara, ultima città croata ad ospitare un tie della Davis nel formato tradizionale, la semifinale Croazia-USA dell’edizione 2018. Edizione poi vinta proprio dalla nazione balcanica, battendo in finale la Francia. Purtroppo il Palazzetto dello Sport “Krešimir Čosič” – intitolato al leggendario giocatore di basket, cresciuto nella cittadina dalmata, che vinse tutto con la nazionale jugoslava, ma che anche gli appassionati italiani ricordano per i due scudetti di fila con la Virtus Bologna, di cui fu poi anche allenatore per una stagione – non è disponibile in quel periodo, in quanto già da tempo prenotato per una fiera nautica.
Metà settembre significa ancora estate, in particolare in Dalmazia, ed allora l’intenzione dei vertici del tennis (ma anche del ministero del turismo) croato era di quello di offrire ai tifosi al seguito delle proprie nazionali un pacchetto turistico interessante, unendo al tennis della Coppa Davis il mare e le coste della Dalmazia. Di conseguenza, tramontata l’ipotesi Zara la scelta più logica non poteva che essere Spalato. Ed è per questo che la delegazione ITF, o meglio di emotion group, la società austriaca a cui la federazione internazionale ha appaltato le attività operative di organizzazione, ha fatto tappa nella città dalmata. Gli ispettori austriaci hanno visitato l’Arena Gripa, la struttura sportiva cittadina che in teoria dovrebbe ospitare l’evento. Diciamo in teoria perché gli ispettori sono andati a vedere anche ad un altro impianto sportivo della città di Diocleziano, la Spaladium Arena. Come mai? Perché dal punto di vista del confort e delle dimensioni, quest’ultima si lascia nettamente preferire. Per capirci: è stata inaugurata nel 2008 e le tribune del campo centrale hanno una capienza di 10.000 posti; quelle dell’Arena Gripa, aperta al pubblico nel 1979, arrivano a 6.000. Il problema è che la struttura è inutilizzata dal punto di vista sportivo dallo scorso settembre, da quando si sono tenuti gli Europei di pallanuoto, e da allora è stata solo la sede di due concerti ed una fiera. I problemi sono esclusivamente economici, ma non di poco conto: la società che la gestiva è in bancarotta ed ha un debito di oltre 3 milioni di euro con il comune di Spalato (e non solo). Ed è per questo che la struttura è chiusa.
Il fatto che di solito il comune sede del tie di Davis sia co-organizzatore o comunque main sponsor dell’evento, potrebbe essere una delle chiavi per aprire le porte della struttura per la manifestazione. I media locali non hanno informazioni ufficiali al riguardo, ma si vocifera che ci sia la volontà delle istituzioni di cercare una soluzione per consentire la riapertura della Spaladium Arena per un evento sportivo dopo che saranno passati dodici mesi dall’ultima volta. Forse anche per scaramanzia, dato che gli Europei di pallanuoto di settembre sono stati infatti vinti proprio dalla Croazia.
I media locali riportano inoltre che c’è un altro punto di attenzione: entrambi gli impianti avrebbero infatti bisogno di qualche adeguamento per rispondere ai requisiti previsti dall’ITF. Ricordiamo, ad esempio, che oltre al terreno di gioco dove si disputeranno i match devono essere disponibili anche altri due campi per il riscaldamento e gli allenamenti (entrambe le strutture hanno comunque già un campo secondario con le tribune). Comunque sia, a breve l’ITF dovrebbe comunicare l’esito della visita ispettiva e si saprà quindi se Spalato tornerà ad ospitare la Davis dopo tredici anni (dal luglio 2010, quarti di finale del Gruppo Mondiale: vinse la Serbia per 4-1 sui padroni di casa) e, nello specifico, quale impianto è stato scelto. La federtennis croata ha comunque pronto il piano B (o meglio C, considerando Zara) qualora gli ispettori fossero stati molto fiscali e soprattutto scettici sulle possibilità degli impianti spalatini di adeguarsi in tempo: la capitale Zagabria, con il suo “Dom Sportova”, che ha ospitato la finale persa dalla nazionale di casa nel 2016 contro l’Argentina, e più di recente, nel 2020, il match di qualificazione vinto contro l’India.
Coppa Davis
Volandri: “Sinner è cresciuto in tutto. Berrettini e Musetti? Così analizzo i loro momenti” [ESCLUSIVA]
Il capitano della nazionale italiana di Coppa Davis in un’intervista esclusiva con il direttore di Ubitennis: “Un orgoglio vedere Jannik battere Alcaraz in un match così a Miami”

Dal grande Sinner di Miami ai momenti complicati di Musetti e Berrettini: nel giorno della presentazione degli Internazionali d’Italia 2023 il capitano della nazionale italiana di Coppa Davis Filippo Volandri ha concesso un’intervista al direttore di Ubitennis, Ubaldo Scanagatta. Ecco le sue parole.
Nel 2007 a Roma hai battuto il numero uno del mondo, Roger Federer. Che effetto ti ha fatto vedere Sinner replicare la stessa impresa contro Alcaraz a Miami?
“Un orgoglio vedere Jannik andare così vicino a portare a casa il primo Masters 1000 ed è stato pazzesco vederlo battere Alcaraz. Siamo contenti di avere un altro giocatore che sta scrivendo la storia del nostro tennis. Sta migliorando su tanti aspetti a vista d’occhio: dall’adattabilità alle diverse superfici alla sua fisicità. Il suo tennis sta evolvendo grazie a competenze nuove, siamo orgogliosi di lui”.
Dove pensi che possa arrivare Sinner?
“Sta lavorando per diventare il numero uno del mondo, per portare a casa Slam e Masters 1000, ne ha tutte le possibilità. Dobbiamo dargli il tempo per poter lavorare serenamente, ma sono sicuro che ha grandi potenzialità”.
Come capitano di Coppa Davis sei preoccupato per le difficoltà che stanno avendo Musetti e Berrettini?
“Preoccupato non è la parola giusta, so che lavoro stanno facendo con i loro team, si stanno rimboccando le maniche. Sanno di essere in maniera diversa in un momento di difficoltà ma era inevitabile che arrivasse per Lorenzo, che è giovanissimo ed è cresciuto così rapidamente da far pensare che prima o poi un momento così potesse arrivare. Matteo in passato è stato capace di tornare a vincere subito dopo uno stop di due mesi, ma questo rimane qualcosa di straordinario. Sta lavorando su sé stesso, sono assolutamente fiducioso del fatto che nelle prossime settimane vedremo un giocatore migliore”.
A Montecarlo Musetti o Berrettini potrebbero riscattarsi? Chi dei due ha la mentalità per combattere una crisi di fiducia?
“Per Matteo e per Lorenzo occorre fare due discorsi diversi perché diverse sono le caratteristiche. Musetti ha nella terra battuta la superficie preferita ma ha dimostrato di poter fare benissimo anche indoor. Sono sicuro che entrambi faranno bene. A Montecarlo un bel risultato potrebbe arrivare per entrambi, io sono fiducioso”.
Lo scorso anno a Malaga Sonego fu protagonista delle partite più belle. Lui è rientrato nei primi 50 del mondo, il suo potenziale quale è?
“Sta attraversando un ottimo periodo fin dalle finali Davis dello scorso anno. Ha fatto un’ottima preparazione invernale e nelle prime settimane della stagione ha raccolto meno di quanto seminato, ma da Dubai ha iniziato a fare bene. Lui è arrivato al numero 20 del mondo, ha avuto una crescita continua senza nessuno stop e anche lui ha avuto una normale battuta d’arresto lo scorso anno. Ora sono strafelice che sia tornato a competere a livelli altissimi e sono sicuro che anche la sua classifica migliorerà”.