Challenger Monterrey: Fernando Verdasco l’ultimo colpo l’ha fatto davvero

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Challenger Monterrey: Fernando Verdasco l’ultimo colpo l’ha fatto davvero

Il veterano spagnolo torna alla vittoria nel Challenger di Monterrey, incurante dei suoi 38 anni e di un “maleducato” fra il pubblico. A Roseto vince lo spagnolo Taberner

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Fernando Verdasco – ATP Challenger Abierto GNP Seguros Monterrey (foto via Twitter @ATPChallenger)
 

Nella finale del Challenger 100 di Monterrey (cemento outdoor) sfida tra mancini tra il veterano Fernando Verdasco e l’indiano Prajnesh Gunneswaran (n.278 ATP). Tra i due, nonostante Prajnesh sia giocatore insidioso sul veloce, c’è un abisso di talento, tutto a favore dello spagnolo, che però all’anagrafe accusa anche sei anni in più e a quell’età gli anni dovrebbero pesare il doppio. Dovrebbero appunto perché Verdasco ha dimostrato grande integrità fisica e soprattutto una voglia di vincere che neanche un ragazzino. Dopo aver perso il primo set, ha pareggiato i conti mettendo le mani sul secondo e trovando il break in apertura di terzo set. Ha poi mantenuto il comando fino al 5-4 quando è andato a servire per il titolo. Perdeva però il servizio e a questo punto tutti hanno pensato che ‘il vecchietto’ fosse cotto. Soprattutto quando sul 5-6 si ritrovava sotto 0-30, con un warning per abuso di palla e un membro del pubblico, poi allontanato dalla sicurezza, che dagli spalti gli ha urlato “doble falta mentre Nando si lanciava la palla per servire.

Assolutamente no, il veterano riusciva comunque ad arrivare al tie-break in cui disponeva con un certo agio dell’avversario. Punteggio finale 4-6 6-3 7-6(3) per il 38enne che aggiunge una piccola gemma al suo già prestigioso curriculum. Intendiamoci, per uno che è stato n.7 del mondo e ha frequentato tutti i migliori palcoscenici, questa è pura bigiotteria però fa pur sempre piacere. E se non ci sbagliamo di grosso, siamo certi che Verdasco abbia tutte le intenzioni di rientrare nel circuito ATP.

Al Challenger 80 di Roseto degli Abruzzi (terra outdoor) è finita esattamente come volevano i pronostici: la testa di serie n.1 Carlos Taberner ha dominato la finale contro il portoghese Nuno Borges 6-2 6-3, portando a casa la sua quinta vittoria Challenger in carriera. Per essere precisi dovremmo dire che lo spagnolo ha dominato tutto il torneo, visto che non ha lasciato agli avversari nemmeno un set. Del resto contro un top 100 o hai le armi per scardinare il suo gioco oppure subisci. Borges, che pure è giocatore di un certo talento, queste armi non le aveva e quindi non è mai stato veramente in partita. Taberner con questa vittoria rientra in top 100, al n.94, mentre il portoghese sale al n.148 che rappresenta il suo nuovo best ranking.

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