dai nostri inviati a Miami
Jannik Sinner soffre, ma stringe i denti e approda al terzo turno di Miami 2022. L’altoatesino è uscito vittorioso dopo una battaglia indicibile, che ha superato abbondantemente le due ore e mezza di partita. L’avversario del n. 11 ATP, il finlandese Emil Ruusuvuori (n. 71 del ranking), ha espresso un tennis di altissimo livello mettendo a serio rischio la qualificazione al prossimo round delll’italiano. Jannik è partito forte, per poi cedere il secondo set e andare sotto di un break nel parziale decisivo. Ma è riuscito a rimediare portando la contesa al tie-break nella terza frazione, dove ha chiuso i giochi cancellando tre match ball. Sinner, dopo aver sudato le proverbiali sette camicie, si è concesso ai microfoni di Ubitennis. Di seguito l’intervista post-match della tds n. 9 del seeding con gli inviati di Ubitennis in loco:
Vanni Gibertini, Ubitennis: Cosa è cambiato tra il primo e il secondo set?
Sinner: “Secondo me sono stato bravo nel primo set a tenere il game dallo 0-40 (quarto gioco), perché poi gli ho fatto il break. Poi nel secondo parziale, volevo breakkarlo sul 2-2 ma non ci sono riuscito. Successivamente lui ha giocato molto bene, io ho provato nuovamente a ristargli dietro, ma è riuscito a breakkarmi in quel game (il sesto, sul 3-2 per Ruusuvuori) in cui secondo me ha giocato veramente bene. Diciamo che da lì in poi è cambiata la partita. Ho provato a stargli in scia anche nel terzo, ma mi ha nuovamente fatto break. Credo che sia stato questo il momento in cui è cambiata la partita tra primo e secondo set“.
Vanni Gibertini, Ubitennis: E’ stata una partita in cui ci sono stati pochi break, però gli scambi erano molto lunghi; non erano decisi dal servizio. Quindi credi che se tu oggi fossi riuscito ad ottenere qualche punto in più dalla battuta, il match poteva andare più velocemente dalla tua parte?
Sinner: “Si, sicuramente. Anche se oggi non era semplice, c’era vento. Poi inoltre, secondo me, lui ha risposto molto bene. Non era un match facile oggi, io poi ero un po’ teso nel primo set. Però certamente potevo usare meglio la battuta, magari con il vento dovevo cambiare anche un po’ le direzioni. Quindi sicuramente devo imparare a servire meglio in queste condizioni con il vento”.
Marco Lorenzoni, Ubitennis: Venendo a Miami da Inidian Wells, com’è stato l’ambientamento nella tua prima partita del torneo? Quali sono le differenze a livello di condizioni, aldilà dell’umidità; mi riferisco ad esempio alla velocità dei campi?
Sinner: “Si è diverso in generale, i campi mi piacciono più qua che di là. Poi secondo me anche le palle sono differenti, qui a Miami vanno più veloci anche se poi si aprono un po’ però sicuramente non è come ad Indian Wells. E’ un po’ tutto diverso, poi lui aveva fatto già una partita, mentre per me era la prima e non è mai semplice. Ripeto, secondo me, lui oggi ha giocato molto bene. Potevamo vincere tutti e due alla fine. Io avrei dovuto chiuderla prima e non arrivare a quel punto (il tie-break del terzo set). Però anche questo aspetto viene determinato dall’allenamento, si parte sempre da lì e di conseguenza devo allenarmi di più e meglio.
Vanni Gibertini, Ubitennis: Due parole su Carreno Busta, tuo prossimo avversario?
Sinner: “Ricordo che ci avevo perso a Rotterdam nei quarti di finale, in quel caso ebbi tre match point. Ovviamente lui è cambiato un po’ da allora, sarà un incontro molto difficile. Si muove molto bene, sbaglia poco: vediamo cosa accadrà”.
