Berrettini, lungo stop. Salta anche Roma (Cocchi, Giammò, Bertellino)

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Berrettini, lungo stop. Salta anche Roma (Cocchi, Giammò, Bertellino)

La rassegna stampa di venerdì 8 aprile 2022

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Berrettini che guaio. Non gioca a Roma. «Devo fermarmi per tornare al top» (Federica Cocchi, La Gazzetta dello Sport)

Il timore, dopo averlo visto in un letto di ospedale, con la mano ingessata, era palpabile. E infatti ieri è arrivata la notizia: Matteo Berrettini non giocherà il torneo di Montecarlo, ma nemmeno quello di Madrid, dove difende la finale e, soprattutto, non sarà in campo agli Internazionali d’Italia. Una decisione dolorosa ma inevitabile, per consentire alla mano destra operata di guarire al meglio e non lasciare strascichi. Resta un grande punto interrogativo sul Roland Garros, lo slam sul rosso. Berrettini potrebbe decidere di rientrare a Parigi, ma con la stagione sull’erba alle porte e i tanti punti da difendere, è possibile che scelga di rientrare direttamente per i tornei sul green. II romano sulla terra battuta difende 1140 punti che derivano dai 250 punti della vittoria di Belgrado, i 125 di Budapest, i 75 di Monaco, 600 dalla finale del Masters 1000 di Madrid e i 90 di Roma: una dotazione importante che lo vedrà scendere di due posizioni nel ranking. Matteo ha annunciato la sua decisione attraverso i canali social. «Seguendo i consigli medici degli esperti, il mio team ed io abbiamo deciso di non forzare i tempi di recupero – si legge sul suo post -. Sono costretto a ritirarmi dai tornei di Montecarlo, Madrid e Roma, concedendomi quindi il tempo necessario per raggiungere la forma migliore. Non partecipare a questi eventi, in particolare a Roma, è stata una decisione estremamente difficile che tuttavia ritengo essere quella giusta per poter tornare ai massimi livelli. Grazie mille per il vostro supporto. Non vedo l’ora di ritrovarvi presto in campo». Matteo si è operato il 29 marzo alla mano destra in una clinica di Barcellona e dopo aver passato qualche giorno di convalescenza è arrivato a Roma per stare qualche giorno in famiglia e rilassarsi prima di ripartire per Barcellona dove ha già cominciato la fisioterapia. Poi inizierà con la preparazione atletica per non perdere il tono muscolare e solo a guarigione completa della mano Berrettini potrà iniziare a impugnare la racchetta. È un’assenza che fa male, per Matteo Berrettini, quella dal torneo di casa che ha più volte ammesso di voler vincere, prima o poi. […]

Giallo Berrettini. Il danno era più serio (Ronald Giammò, Corriere dello Sport)

Operatosi alla mano destra lo scorso 29 marzo, Matteo Berrettini attraverso i suoi profili social ieri ha comunicato che non prenderà parte ai tornei di Montecarlo, Madrid e Roma. «Seguendo i consigli medici degli esperti – si legge nel suo post – il mio team ed io abbiamo deciso di non forzare i tempi di recupero. Non partecipare a questi eventi, in particolare a Roma, è stata una decisione estremamente difficile, che tuttavia ritengo essere quella giusta per poter tornare ai massimi livelli». Nelle prossime quarantott’ore l’attuale n.6 del mondo volerà a Barcellona per rimuovere i punti dalla mano destra e da lì inizierà il suo percorso riabilitativo, che richiederà tutta la cautela e la pazienza necessarie per evitare di bruciare le tappe e riuscire a ritrovare la giusta confidenza e le giuste sensazioni una volta tornato a impugnare la racchetta. Infortuni come questi hanno tempi di recupero che variano da soggetto a soggetto, ed è difficile prevedere come il paziente reagirà alla fase che segue la rimozione del bendaggio e che si articolerà tra crioterapia e riabilitazione. Non conoscendo ancora la data del suo rientro in campo, i circa 40 giorni che ci separano dalla conclusione degli Internazionali d’Italia sono però un arco di tempo sufficientemente lungo da far pensare a un’anamnesi solo in parte legata a un trauma e che sottende qualcosa di più profondo di una semplice infiammazione, da curare con una semplice terapia antalgica. Tale ipotesi potrebbe essere quella dell’interessamento del tendine flessore del mignolo, ipotesi che, pur non trovando riscontro in ambiti federali, filtra dal suo entourage. Di sicuro ci sono solo i punti che Berrettini non potrà difendere durante lo swing sul rosso, che prenderà il via domenica da Montecarlo. Berrettini infatti perderà un totale di 1140 punti che a oggi lo vedrebbero scivolare al n.10 del ranking. Certo, molto dipenderà anche dal rendimento dei suoi avversari. Quale che sarà la fotografia del ranking, la speranza è ritrovare un Berrettini integro e in grado di giocare a Parigi dal 16 maggio. Il Roland Garros, al di là del quarto di finale ottenuto la scorsa stagione, potrebbe essere la vetrina ideale per verificare condizione e forma e lanciarsi con ritrovato ottimismo nell’estate e nei tornei sull’erba, che l’anno scorso lo videro trionfare al Queen’s di Londra e giocare, primo italiano nella storia, la finale di Wimbledon.

Ahi ahi Matteo! (Roberto Bertellino, Tuttosport)

Tempi duri tennisticamente parlando per Matteo Berrettini, impegnato nel recupero post operazione alla mano destra e “bersaglio” di gossip sui nuovi presunti o meno fidanzamenti dopo la rottura, peraltro non ancora ufficializzata da nessuno dei due, con Ajla Tomlljanovic. Il n. 1azzurrro e 6 ATP ha annunciato via social che non sarà al via nei tornei di Montecarlo, Madrid e Roma, tutti Masters 1000 con in palio punti pesanti. «Seguendo i consigli medici degli esperti, il mio team e io abbiamo deciso di non forzare i tempi di recupero – fa sapere Matteo -. Sono quindi costretto a ritirarmi dai prossimi appuntamenti sul rosso, concedendomi il tempo necessario per raggiungere la forma migliore. Non partecipare a questi eventi, in particolare Roma, è stata una decisione estremamente difficile che tuttavia ritengo essere quella giusta per poter tornare ai massimi livelli. Grazie mille per il vostro supporto. Non vedo l’ora di vedervi presto in campo». Una stagione, quella del romano, che era partita benissimo (semifinale agli Australian Open), ma che da quel momento ha solo vissuto stop forzati (vedi Acapulco e Miami). Il problema alla mano è comparso con una fitta che ha avvertito dopo aver giocato una volée di rovescio. Si è deciso per l’intervento e, come da programma, otto giorni dopo ha avuto luogo la visita di controllo che non ha dato gli esiti sperati. Si ipotizzava infatti una sua assenza solo dal Masters 1000 di Montecarlo, in calendario già da domenica prossima. L’azzurro perderà così molti punti nel ranking ATP e il rischio di uscire dai top ten è più che concreto, con gli avversari più diretti che incalzano. Al rientro Matteo dovrà avere un altissimo rendimento, sull’erba e sul cemento americano, soprattutto pensando alla Race to Turin che tutti auspicano lo possa riportare alle Nitto ATP Finals. È giunta invece al capolinea la carriera di Joe Wilfried Tsonga, 37anni il 17 aprile e già n.5 del mondo. Il prossimo Roland Garros, al quale prenderà parte con una wild card, sarà il suo ultimo atto di campo. Oggi n. 220 ATP, Tsonga è stato in top five per 12 settimane nel 2012. Ha vinto 18 titoli, di cui 10 in Francia, e nel massimo circuito il suo ultimo successo risale al 250 ATP di Marsiglia giocato lo scorso 15 febbraio, contro Gilles Simon. Da quel momento solo sconfitte. «È con grande emozione che annuncio la mia decisione di terminare la carriera al prossimo Roland Garros – ha detto ieri il campione transalpino al quotidiano l’Equipe -. Ho trascorso tanti momenti incredibili e condiviso molte gioie con voi che mi avete dato tanto. Spero di vivere un ultimo brivido in vostra compagnia».

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