dal nostro inviato a Montecarlo

Stefanos Tsitsipas punta dritto alla difesa del titolo di Montecarlo. Battendo in due facili set Alexander Zverev si è garantito la possibilità di confermare la vittoria del 2021: la vittoria sul tedesco è arrivata in un modo più facile del previsto. Hanno pesato le condizioni precarie del tedesco, ma anche il greco aveva avuto solo poche ore per recuperare dopo aver chiuso il suo quarto di finale alle 23 della sera precedente. Così Tsitsipas ha risposto in conferenza stampa alle domande postegli dai giornalisti.

D. Ti aspettavi di poter giocare così bene all’inizio del torneo?

Tsitsipas: “Sì. All’inizio del torneo, mi sentivo pronto a giocare bene. Anche se per alcuni non ero al mio meglio, in realtà ho vinto sempre in due set e poi c’è stata la battaglia dell’altra sera, in cui in un certo momento mi sentivo bloccato. Mi sembrava che niente funzionasse come volevo. Poi ho ricalibrato l’aspetto mentale, mi sono concentrato nuovamente ed è arrivata un’incredibile rimonta”.

D: Pensi ci possa essere una soluzione diversa rispetto al giocare quattro quarti di finale tutti al venerdì e tutti su un unico campo?

Tsitsipas: “Mi è già capitato in precedenza di giocare tardi la sera. Non sai mai quanto possano durare le partite e poi negli Slam è ancora più facile che accada visto che si gioca tre su cinque”.

D: Però negli Slam c’è un giorno di pausa.

Tsitsipas: “Sì, è vero. Non avevo mai giocato così tardi nella stagione sulla terra battuta, almeno fin qui. Forse una volta a Madrid… Vi dirò, il tennis durante il giorno è molto diverso da quello durante la notte”.

D: In che senso?

Tsitsipas: “C’è una luce diversa, dal sole alle luci artificiali. Che sono molto più fisse e continue. Questo favorisce scambi più lunghi. E non c’è il campo diviso in due, metà ombra e metà sole. Quindi penso che giocare di sera favorisca lo spettacolo”.

D: Pensi di poter ragionare più a lungo termine e dire che questa può essere una stagione sul rosso speciale per te?

Tsitsipas: “Sì, ho un retropensiero su questo. Ragionare a lungo termine mi piace. Però d’altro lato ogni giorno c’è una sfida diversa. Ogni giorno devi dimostrare che puoi competere a questo livello, il più alto possibile. Ogni giorno devi dimostrare che sei sempre lì. Anche quando vinci, il giorno dopo devi far vedere che quella vittoria non era un caso. Queste sono le mie motivazioni. Ci vuole molto allenamento e molto lavoro ripetitivo. Ma quest’anno penso che se imparo dagli errori del passato e li uso a mio vantaggio, posso ottenere il massimo possibile da questa stagione e renderla la migliore di sempre per me”.

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