Montecarlo, Davidovich Fokina: "Sono senza parole, è la settimana migliore della mia vita"

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Montecarlo, Davidovich Fokina: “Sono senza parole, è la settimana migliore della mia vita”

Si ferma in finale la straordinaria corsa dello spagnolo, comunque estremamente soddisfatto del suo torneo. Poi rassicura: “Regolarmente in campo a Barcellona”

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Alejandro Davidovich Fokina - Montecarlo 2022 (foto Roberto dell'Olivo)
Alejandro Davidovich Fokina - Montecarlo 2022 (foto Roberto dell'Olivo)
 

Alejandro Davidovich Fokina non è riuscito a venire a capo anche di Stefanos Tsitsipas, dovendo cedere al greco – che si riconferma campione – nella finale del Rolex Monte-Carlo Masters. Un torneo comunque estremamente positivo per lo spagnolo, nel quale ha battuto in ordine Giron, Djokovic, Goffin, Fritz e Dimitrov, coronando una settimana quasi perfetta. Grazie a questo risultato, il 22enne di Malaga ottiene il suo best ranking, issandosi alla 27esima posizione (lui che, al massimo, aveva raggiunto il numero 32 e ad inizio torneo era numero 46). Davidovich Fokina ha analizzato la finale in conferenza stampa.

Moderatore: Che peccato Alex, ma puoi comunque dire che questa sia stata la miglior settimana della tua carriera?

Davidovich Fokina: “Sì, sicuramente, non posso dire il contrario, è stata un’esperienza magnifica. Mi sono goduto ogni giorno qui, raggiungendo grandi vittorie… Non mi vengono nemmeno le parole, sono davvero stanco. Vincere contro Djokovic, ma anche contro altri giocatori che sono in un punto davvero alto della loro carriera. Poi se… scusate, è stata una settimana dura, con grandi emozioni (sorride, ndr). Il mio corpo ora è un po’ a pezzi, forse ho bisogno di una birra o qualcosa di simile (ride ancora, ndr). Per me e il mio team è stata una settimana fantastica. Giocare a Montecarlo, con un pubblico così, per me è un sogno che si avvera. Ero in panchina e pensavo “Wow, che momenti”. Me li sono goduti tutti al massimo, niente di più”.

D: Ci parleresti della tua forte e stretta relazione con Aguirre, il tuo coach? Lui è il tuo allenatore da quando tu hai otto o dieci anni, non so esattamente. Ma con lui hai un rapporto davvero stretto: guardare lui durante le tue partite è incredibile, è dentro la partita proprio come te. Vive ogni punto con grande emozione. Ci dici qualcosa su di lui?

Davidovich Fokina: “Beh, con Jorge ho iniziato a lavorare quando avevo 10 o 11 anni. Mi ha sempre insegnato moltissime cose fin dall’inizio, mi mantiene in riga ogni anno. Senza dubbio, senza di lui non sarei un giocatore di tennis. Io non ero proprio un ragazzo modello, ma lui mi ha trasportato pian piano sui binari del professionismo. È vero che vive ogni match come me, ha tante emozioni durante una partita, è un ragazzo molto sentimentale. Sento che anche lui ha dato tutto durante l’incontro, gliene sono grato. Siamo molto connessi anche fuori dal campo, non solo dentro”.

D: Forse hai un problema con il bucato, ma hai una calza bianca e una nera…

Davidovich Fokina: “È una tradizione“.

D: Puoi spiegarti meglio?

Davidovich Fokina: “Beh, non c’è niente da spiegare, è come una superstizione. Se tu un giorno mi vedessi con due calze nere o due calze bianche, beh, non sarei io, forse è mio fratello! (sorride, ndr). Per Wimbledon però avrò un piccolo problema… Stiamo pensando a come risolverlo”.

D: Le tue aspettative, su te steso e per i tuoi futuri tornei, cambieranno dopo questa settimana mozzafiato?

Davidovich Fokina: Sicuramente. Durante questa settimana sono riuscito a battere avversari di un certo tipo: ora ho molta più fiducia. Dopo questi giorni, comunque, non posso sapere se vincerò altri match. Dovrò stare concentrato su tutti i punti, su tutti i game, non importa chi io stia affrontando: ora penserò solo a godermi ogni momento. Non importa se vincerò o perderò, sono così felice con me stesso e con quello che sto facendo che voglio solo proseguire su questa strada”.

D: Per ora sei presente nel tabellone di Barcellona, sai già se giocherai lì sicuramente devi ancora pensarci?

Davidovich Fokina: Non c’è dubbio, giocherò a Barcellona. Abbiamo due o tre tornei in Spagna, quindi devo giocare perché sono di fronte ai miei amici, alla mia gente. Andrò lì con ancora maggior fiducia e con molte più emozioni rispetto a qui.

D: Cosa ne pensi di Stefanos (Tsitsipas, ndr) sulla terra? Puoi paragonarlo a Rafa (Nadal, ndr)? Forse ha meno spin, ma ha una palla più pesante?

Davidovich Fokina: “Beh, è diverso. Ti offrono due palle diverse e poi Rafa è mancino, quindi giocare contro di lui è molto difficile perché noi su quella diagonale giochiamo di rovescio, è difficile giocare contro di lui. Stefanos ha il rovescio a una mano, ma non vuol dire che sia meno difficile giocare contro di lui rispetto a Rafa: hanno semplicemente due palle diverse. Poi, a livello fisico, Rafa è una bestia.

Il tabellone completo di Montecarlo

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