Doppio Lorenzo (Bertellino). Alcaraz a Barcellona sente aria di top ten (Crivelli). Djokovic: Roma? Deciderò nei prossimi giorni (Giammò)

Rassegna stampa

Doppio Lorenzo (Bertellino). Alcaraz a Barcellona sente aria di top ten (Crivelli). Djokovic: Roma? Deciderò nei prossimi giorni (Giammò)

La rassegna stampa di mercoledì 20 aprile 2022

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Doppio Lorenzo (Roberto Bertellino, Tuttosport)

A Barcellona ieri hanno sorriso gli azzurri. Prima è salito negli ottavi Lorenzo Sonego, testa di serie n. 11, poi un altro Lorenzo, il carrarino Musetti. Il primo ha fermato Elias Ymer, il secondo il britannico Daniel Evans. Insolitamente coperto dalle nubi il cielo catalano per l’esordio di Sonego, sceso al posto n. 28 del ranking mondiale, nel Barcelona Open Banc Sabadell (500 ATP). Avversario, il n. 135 del mondo, qualificato. Sonego ha vinto il primo set al decimo gioco, facendo tesoro del break conquistato nel quarto game, per il 3-1 nell’unica occasione avuta e annullando quattro palle per il pareggio al rivale. Il n. 3 azzurro ha messo in campo la solita voglia di lottare e un’ottima percentuale di prime palle. Con grande attenzione ha iniziato la seconda frazione centrando subito il break e issandosi poco dopo, con un turno di servizio perfetto, sul 2-0. Sulle ali della ritrovata fiducia l’allievo di Gipo Arbino, presente in tribuna, ha ottenuto un nuovo break per un tranquillizzante 3-0, poco dopo diventato 5-1. La chiusura è arrivata con l’azzurro alla battuta per il 6-2 di sigillo dopo un’ora e 17 minuti. Domani Sonego tornerà in campo contro il vincente del derby spagnolo tra Carreno Busta e Zapata Miralles. Match d’altri tempi quello tra Lorenzo Musetti e il britannico Daniel Evans. Soluzioni eclettiche di entrambi e spettacolo per il pubblico sugli spalti che ha di mostrato in più occasioni di gradire. Il 20enne carrarino ha capitalizzato il break conquistato all’inizio della prima frazione tenendolo fino al termine con buona autorevolezza (6-4). Nel secondo set si è portato sul 2-0 poi ha avuto un calo che è coinciso con un innalzamento di livello dell’inglese, che è riemerso conquistando cinque giochi consecutivi (5-2). Musetti non si è abbattuto ma anzi è riuscito a rientrare nel confronto e portare la sfida al tie-break. Nei punti finali ha dato il meglio del proprio repertorio, racchiuso in un passante vincente di diritto, terminato sulla riga, per il match-point numero due. Poco dopo lo ha concretizzato, dimostrando maturità e classe. Domani è atteso dall’argentino Diego Schwartzman che lo ha battuto negli ottavi a Montecarlo la scorsa settimana. […]

Alcaraz a Barcellona sente aria di top ten. Ingresso alla Nadal? (Riccardo Crivelli, La Gazzetta dello Sport)

Nadal. Barcellona. Top ten. L’eredità non sarà ancora certificata dai risultati, e poi resta la differenza di stili, però la storia adesso parla: Alcaraz è sempre più incamminato sulle orme pesantissime di Nadal. Un confronto, del resto, che accompagna il baby prodigio di Murcia fin da quando, quattordicenne, raccolse intorno a sé le attenzioni del mondo conquistando il primo punto Atp. Ebbene, adesso potrebbe pure esserci una data basilare ad accomunarli: il 25 aprile. Quel giorno, nel 2005, Rafa faceva il proprio ingresso trionfale in top ten (per non uscirne più, un record fenomenale), da numero 7, a 18 anni, 10 mesi e 22 giorni: l’impresa aveva avuto il conforto della prima di 12 vittorie a Barcellona, dove oggi Carlitos debutta contro il sudcoreano Kwon Soon-woo. L’allievo di coach Ferrero, per centrare l’obiettivo da lunedì (un altro 25 aprile…) deve fare corsa sull’inglese Norrie, che lo precede di 65 punti: ci riuscisse, sarebbe tra primi dieci giocatori del mondo a 18 anni, 11 mesi e 20 giorni, cioè 29 giorni in più di Rafa. Dettagli. Piuttosto, in quel 2005 il maiorchino stava cominciando la poderosa ascesa verso il pluridecennaie dominio sulla terra: aveva già alzato la coppa a Montecarlo, poi si prese per l’appunto Barcellona, Roma e soprattutto il Roland Garros. «Mi sono sempre ispirato a Nadal, e penso sia importante avere un modello. Da lui ho imparato tanto: ricordo di aver seguito i suoi match più importanti, e avere la possibilità di giocare con lui è incredibile». E anche se zio Toni Nadal, forse per questioni di cuore anche adesso che non segue più il nipote, allontana il momento del cambio della guardia («È ancora presto»), Rafa dopo averlo battuto in semifinale a Indian Wells ha avuto parole al miele per l’aspirante, giovane successore: «Carlos ha tutto. Pub giocare in maniera molto aggressiva, e in maniera difensiva perché è molto rapido. Quando aggredisce, è difficile contenerlo perché la sua qualità di gioco è molto elevata. Nel suo tennis ci sono tutti gli ingredienti per diventare un grande campione. In cosa mi rivedo? Nell’energia, nella velocità con cui si muove, nella passione e nella determinazione. Diventerà un grande giocatore. Anzi, lo è già».

Djokovic: Roma? Deciderò nei prossimi giorni (Ronald Giammò, Corriere dello Sport)

A Belgrado, nel torneo di casa, Novak Djokovic giocherà oggi la sua quinta partita dei 2022 contro il connazionale Laslo Djere. «Non vedo l’ora – ha dichiarato il serbo in conferenza stampa ieri – ho bisogno di più partite per raggiungere il livello che voglio». Digerita la sconfitta rimediata al primo turno del Masters 1000 di Montecarlo, l’attuale numero 1 del mondo non ha modificato i suoi obiettivi con il Roland Garros che resta «in cima alla lista delle priorità nella stagione sulla terra». Per arrivare in forma a Parigi, oltre a giocare quante più partite possibili, occorrerà anche una buona programmazione: «In calendario ci sono Madrid e Roma. Dipenderà da come mi sento. In settimana faremo una valutazione». Convince Lorenzo Musetti che a Barcellona supera il secondo turno battendo 6-4, 7-6[8) il britannico Daniel Evans e oggi ritrova Schwartzman. Ispirato, il carrarese nel primo set è stato perfetto ricorrendo ad alcune soluzioni spettacolari senza rinunciare alla solidità nel gioco da fondo campo. Nel secondo parziale l’azzurro si è rivelato glaciale nel riuscire a recuperare il break di svantaggio portando così Evans al tie-break dove, annullati due set point, è poi riuscita a imporsi tra gli applausi del pubblico. […]

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