Principe del Foro a chi? (Crivelli). Azzurro sbiadito, anche Musetti è ko (Grilli). Alcaraz si regala Nole, niente Roma per Musetti (Bertellino). Roma, anche Musetti dà forfait. Fognini-Sinner al secondo turno (Martucci).

Rassegna stampa

Principe del Foro a chi? (Crivelli). Azzurro sbiadito, anche Musetti è ko (Grilli). Alcaraz si regala Nole, niente Roma per Musetti (Bertellino). Roma, anche Musetti dà forfait. Fognini-Sinner al secondo turno (Martucci).

La rassegna stampa del 7 maggio 2022

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Principe del Foro a Chi? (Riccardo Crivelli, La Gazzetta dello Sport)

Quando il computer comincia a snocciolare i nomi dei protagonisti del tabellone maschile, il post su Instagram di Lorenzo Musetti è già diventato virale: «Purtroppo gli esami fatti non sono stati positivi e l’infortunio che ho avuto è risultato più grave del previsto. Mi obbliga a saltare il torneo che amo di più, ovvero Roma, e anche Lione. Ma ci vedremo sicuramente a Parigi». […] Poca fortuna. La sua wild card è stata assegnata a Luca Nardi, perciò gli italiani diretta mente in tabellone restano sette e possono sicuramente lagnarsi per un sorteggio poco benevolo. Il nostro numero uno nel torneo, Jannik Sinner (Berrettini è sempre assente), pesca lo spagnolo Martinez, numero 44 Atp che sulla terra quest’anno ha vinto il torneo di Santiago e pertanto merita attenzione. Pessimo abbinamento, almeno per il valore assoluto dell’avversario, per Sonego, che incrocia Shapovalov: entrambi non stanno attraversando una fase particolarmente brillante della carriera, ma Lollo deve pure difendere la semifinale di un anno fa con il rischio di crollare in classifica. Ricco di fascino un po’ retrò l’incrocio tra Fognini e Thiem, solo sconfitte da quando è rientrato (il vincente potrebbe trovare Sinner al secondo turno), mentre l’altra wild card Cobolli, sangue romanissimo, trova l’emergente yankee Brooksby. Pronostico apparentemente chiuso per Nardi contro Norrie, 11 Atp, e per i promossi dalle prequalifiche Passaro (il cileno Garin) e Arnaldi (il croato Cilic). Niente finale L’attenzione, ovviamente, era puntata pure sulla collocazione di Nadal, testa di serie numero 3, che è finito dalla parte di Djokovic: significa che non potrà replicarsi la finale dell’anno scorso, poiché si incrocerebbero in semifinale. Forse è un segno del destino: con i superbi eroi degli ultimi 15 anni a mostrare inesorabili i segni del tempo, Roma potrebbe tenere a battesimo un’altra tappa della ri voluzione, anche se la capacità di uscire più forti dalle avversità è sempre stato un marchio di fabbrica dei Fab Three ormai ridotti a due. la parte bassa, dunque, dovrà diventare terra di conquista per i giovani leoni, a partire da Zverev, re di Roma nel 2017 prima che ricominciasse il dominio di Nadal (tre successi per arrivare a dieci trionfi complessivi) e Djokovic (uno per arrivare a cinque). Da quella parte ci sono anche Tsitsipas, Rublev, Sinner e soprattutto la sensazione Alcaraz, un florilegio di talenti che potrebbe davvero riscrivere la storia del torneo. Nel tabellone femminile sono cinque le italiane, con la Trevisan che ottiene la wild card inizialmente affidata alla Paolini, poi entrata direttamente per una serie di forfeit. La nostra numero uno Camila Giorgi incrocia l’australiana Tomljanovic, l’ex fidanzata di Berrettini, mentre la Paolini non è stata fortunata nell’abbinamento con la svizzera Teichman, fresca semifinalista a Madrid. Le tre wild card Bronzetti, Trevisan e Cocciaretto trovano rispettivamente Osorio, la cinese Shual Zhang e la campionessa olimpica Bencic. Al primo turno, c’è subito un affascinante Raducanu-Andreescu, sfida tra vincitrici Slam. La grande bellezza di Roma

Azzurro sbiadito, anche Musetti è ko (Massimo Grilli, Il Corriere dello Sport)

Inutile nasconderlo, ci avviciniamo a questa edizione degli Internazionali – finalmente al 100% della capienza – con un po’ di inquietudine, vista il momento dei nostri eroi, almeno in campo maschile. […] È di ieri pomeriggio il forfait di Lorenzo Musetti, una notizia più o meno attesa dopo l’infortunio al quadricipite della coscia sinistra riportato giovedì durante il riscaldamento con Zverev, con tanto di ritiro poi sul 6-3 1-0 per il tedesco. «Mi dispiace molto scrivere questo post ma purtroppo gli esami non sono stati positivi – le parole di Musetti, n.63 del mondo – e l’infortunio è risultato più grave del prevista. Mi obbliga a saltare il torneo che amo di più, Roma… e anche Lione. Ma ci vedremo di sicuro a Parigi». Prima del ventenne di Casara, che nel 2020 a Roma si rivelò superando Wawrinka e Nishikori, il torneo aveva già perso da tempo il nostro numero 1, Matteo Berrettini, che un anno fa in questi giorni era in piena corsa per il torneo di Madrid, dove perse in finale contro Zverev. Ora invece il romano è malinconicamente fermo dal 16 marzo-sconfitto al terzo turno di Indian Wells da Kecmanovic – e dopo l’operazione alla mano destra non risulta abbia ancora ripreso in mano la racchetta. […]. Intanto, però, i punti persi a Madrid faranno scendere Matteo di un paio di posizioni, dal sesto all’ottavo posto. CHI C’è. Sinner, 12° nel ranking e nostro giocatore di punta agli Internazionali, ha appena incassato a Madrid da Auger Aliassime una sconfitta molto dolorosa (6-1 6-2). Per ritrovarne una così pesante bisogna tornare al 2019 e alla finale del Challenger di Ostrava (anche quello, curiosamente, giocato la settimana prima di Roma) con il polacco Majchrzak capace di battere Jannik per 6-1 6-0. Il ragazzo di Sesto finora ha avuto un inizio di stagione altalenante, con alcune belle vittorie (e i quarti di finale agli Open d’Australia) ma anche qualche acciacco fisico. «Le gambe non giravano, a Madrid non riesco a giocare bene, ma Roma è un’altra cosa», ha detto dopo il ko con il canadese. Sinner è alla quarta partecipazione al Foro, dove ha perso due volte al secondo turno (nel 2019 con Tsitsipas e un anno fa con Nadal) e una negli ottavi (nel 2020 con Dimitrov). Sonego, n.28 del mondo, è stato il grande eroe della scorsa edizione, con le tre battaglie vinte su Monfils, Thiem e soprattutto Rublev, e la strenua difesa in semifinale contro Djokovic, costretto al terzo set. Quest’anno non lo abbiamo ancora visto al massimo, e soprattutto sulla terra ha fatto fatica, come ha dimostrato a Madrid perdendo dall’inglese Draper; travolto una settimana prima dal nostro Zeppieri al Garden. E Shapovalov al primo turno è subito un test vero. E poi c’è Fognini, veterano ancora con tanta voglia di meritarsi qualche titolo, che a Roma non ha mai brillato (in 14 partecipazioni ha raggiunto i quarti solo nel 2018). Quest’anno vanta due semifinali sulla terra (Rio e Belgrado), a Roma esordirà contro Thiem, che ha battuto una volta sola, proprio su questi campi. Intanto, ieri grande bagno di folla per gli allenamenti di Sinner, Sonego e Fognini. il pubblico è bello caldo, ora tocca a loro. […]

Alcaraz si regala Nole. Niente Roma per Musetti (Roberto Bertellino, Tuttosport)

Cosa è successo?» ha scritto CarlosAkaraz su una delle telecamere alla fine del match vinto contro il suo idolo di sempre, Rafael Nadal. […]. Partita strana e dai più volti, durata 2 ore e 28 minuti e ad alta intensità emotiva. Il primo parziale ha visto Alcaraz, da poco diciannovenne, dominare in lungo e in largo mettendo in campo il vasto repertorio di cui dispone; palle corte, traccianti da fondo, sortite a rete condite da deliziose soluzioni di volo. […]. La seconda frazione è stata cadenzata da due lunghe interruzioni. La prima a causa di una caduta di Alcaraz con interesse della caviglia per il murciano. Al rientro Nadal ha operato il break(3-1) con Alcaraz apparso spaesato e alla ricerca delle certezze del primo set. Non le ha trovate, ancora meno dopo un’altra sospensione di dieci minuti per il malore che ha colpito una persona del pubblico. Il 21 volte campione slam ha rimesso le cose a posto rimandando il verdetto al set decisivo. Alcaraz si è ripresentato in versione lusso, ha giocato can accortezza e ritrovato la potenza e la precisione della prima parte di gara. Ha colto il break del 3-1,con disappunto evidente di “Rafa” e non l’ha più ceduto. Ha servito sul 5-3 e chiuso al primo match point, da una parte incredulo per quanto compiuto dall’altra sempre più consapevole della propria forza. Oggi alle 16 incontrerà per la prima volta in carriera il nr. 1 del mondo Novak Djokovic che in apertura di programma ha superato ieri il polacco Hurckacz. Una partita ordinata quella giocata dal serbo, ancora alla ricerca del miglior tennis nel bel mezzo di una stagione che per quanto lo riguarda non è ancora partita secondo i binari classici per le note vicende legate alla sua posizione circa i vaccini. Alle 21 ci sarà nel Masters 1000 madrileno la seconda semifinale maschile, tra i vincenti di Rublev-Tsitispas e Auger Aliassime – Zverev. Alle 18,30, invece, in programma sempre a Madrid la finale donne tra l’americana Jessica Pegula e la tunisina Ons Jabeur. Tornando ai problemi fisici purtroppo non sarà dei protagonisti agli internazionali d’Italia, che inizieranno oggi con i primi match dei tabelloni di qualificazione, Lorenzo Musetti. Gli accertamenti clinici cui sii è sottoposto ieri a Roma hanno evidenziato una lesione muscolare alla coscia sinistra che impedirà al carrarino di essere al via del Masters 1000 capitolino

Roma, anche Musetti dà forfait. Fognini-Sinner al secondo turno (Vincenzo Martucci, Il Messaggero)

Roma piange. Lacrime di pioggia dal cielo e brutte notizie da Madrid: l’infortunio muscolare agli adduttori della gamba sinistra vieta a Lorenzo Musetti gli IBI 2022 e anche il torneo di Lione ma gli lascia la porta aperta – dice lui via social – al Roland Garros dal 22 maggio. […]. FOGNINI-SINNER? Nella parte alta della griglia di partenza, presidiato da re Djokovic e da Nadal, 10 volte vincitore del torneo, Lorenzo Sonego, non in gran spolvero e pressato dai punti in classifica da difendere delle semifinali 2021, ha un primo cliente difficile: al di là della classifica (n. 28 contro 16), Denis Shapovalov è un attaccante di qualità. Nettamente contro classifica (n. 150 contro 42), Flavio Cobolli, promosso dalle pre-qualificazioni punta sulla specificità sulla terra rossa contro Brooksby. Nella parte bassa, durissima, con Zverev, Tsitsipas, Alcaraz e Rublev come principali teste di serie, Fabio Fognini incrocia Dominic Thiem, convalescente dopo l’operazione al polso, e punta poi a misurarsi con Jannik Sinner (1° turno con Pedro Martinez). Gli altri tre nomi nuovi italiani, Francesco Passaro (n. 343 ATP) contro il terraiolo Garin, Matteo Arnaldi (277) contro il veterano Cilic e Luca Nardi (198) contro l’attaccante Norrie trovano ostacoli davvero ostici. Fra le donne, la grande favorita e campionessa uscente, la numero 1 del mondo Iga Swiatek è nella sezione di Sabalenka e delle giovani star Raducanu, Andrescu e Osaka, mentre nella parte bassa campeggiano Muguruza, Jabeur e Badosa. Il derby più stuzzicante è quello fra le belle Camila Giorgi e l’australiana Tomljanovic; gli altri accoppiamenti, tutti a forte rischio sono: Trevisan-Zhang, Bronzetti-Osorio, Cocciaretto-Bencic, Paolini-Teichmann. SUPER ALCARAZ Intanto, Carlos Alcaraz ha vendicato il ko di 12 mesi fa a Madrid e quello fresco di Indian Wells, battendo per la prima volta l’idolo suo e di tutta la Spagna, Rafa Nadal, con un 6-2 1-6 6-3 bugiardo. Perché, dopo un primo set magistrale in cui il l9enne stava dominando il 35enne con un micidiale tira e molla di fendenti pesanti e profondi alternati con palle corte, contropiede, e discese a rete, s’è storto la caviglia destra. E, distratto anche dal malore di una spettatrice e da circa 20 minuti di forzato stop, ha concesso il secondo set all’esperto avversario. Anche se poi è tornato a dettar legge prendendo virtualmente il testimone di nuovo re di Spagna. «Significa tanto per me, è la ricompensa di tutto il duro lavoro di tutti i giorni. Battere Rafa, il migliore di sempre sulla terra significa davvero tanto». Sempre più impressionante.

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