Rafa Nadal ha appena perso da Denis Shapovalov. Il canadese ci era già andato vicino un anno fa su questo stesso campo e di nuovo in gennaio a Melbourne. Questa volta Denis ha vinto davvero, bissando il successo del 2017 in Canada. Dall’altra parte della rete, con il protrarsi del match, Rafa non pareva esattamente muoversi come nel 2005. Nell’incontro con la stampa dopo la sconfitta, le domande non possono non cominciare da lì. La prima risposta lascia pochi dubbi: si tratta ancora del problema al piede che l’ha fermato nella seconda parte della scorsa stagione. E il Roland Garros, il suo obiettivo, comincia tra dieci giorni.
Domanda. Sembrava parecchio difficile alla fine. Sentivi qualcosa di male?
Rafael Nadal: No, è il piede. Tutto qui. Ancora il mio piede con tanto dolore e questo è tutto.
D. Pensieri riguardo al Roland Garros, dal momento che sembri infortunato?
RN: No, non sono infortunato. Sono un giocatore che convive con un infortunio. Tutto qui. No, non è nulla di nuovo, è qualcosa che c’è. Purtroppo, il mio quotidiano è difficile, onestamente. Anche così, ce la metto tutta. Certo, a volte per me è difficile accettare la situazione, no? Può essere frustrante che tanti giorni io non riesca ad allenarmi come dovrei. Poi, oggi, a metà del secondo set la cosa è cominciata, quindi non mi era possibile giocare. Ben fatto, Denis. Mi dispiace, non voglio togliere nulla a Denis. Probabilmente lo merita per come ha perso contro di me in Australia quest’anno e lo scorso anno qui. Oggi è per lui.
D. Si presenta a caso o con qualche movimento?
RN: No, non viene: è lì tutto il tempo.
D. A volte di più?
RN: A volte di più, a volte meno. Oggi era pazzesco. Tutto qui. Non so. Vorrei dirvi altre cose, parlare di tennis, ma oggi si tratta di questo. Cosa succederà i prossimi due giorni, io non lo so, Cosa succederò tra una settimana, davvero non lo so. Oggi, come immagini, anche se ho un sacco di esperienza in queste cose, è stata dura. Ho iniziato la stagione alla grande, poi è capitata la costola. Da quando sono tornato, è difficile allenarmi in maniera adeguata per due giorni di fila. Per competere ad alti livelli devi muoverti bene, una cosa che non posso allenare al meglio. La parte peggiore di oggi è che sentivo di giocare meglio rispetto all’altro giorno. È il momento di accettare la situazione e lottare. Non posso farmi trattare e tornare come prima, questa è la parte negativa. Ma ho ancora un obiettivo tra una decina di giorni. Continuerò a sognare per quell’obiettivo.
D. Cosa pensi che potrai fare tra adesso e l’Open di Francia per prepararti al meglio?
RN: La prima cosa di cui ho bisogno è non avere dolore in allenamento. E oggi non riesco. Ma, forse, tra due giorni le cose andranno meglio, funziona così. Durante il Roland Garros, avrò il medico con me, a volte aiuta. Non so, oggi sono solo triste. Bisogna dare valore alle cose che capitano nei giorni buoni. In quelli come oggi, semplicemente accettarli e cercare di tirare avanti anche se a volte non mi è facile.