ATP Roma: Davvero “NOT TOO BAD!” Nole Djokovic! Trionfo n.6 in 12 finali al Foro Italico. E senza perdere un set. Tsitsipas sotto tono [VIDEO] - Pagina 2 di 2

Editoriali del Direttore

ATP Roma: Davvero “NOT TOO BAD!” Nole Djokovic! Trionfo n.6 in 12 finali al Foro Italico. E senza perdere un set. Tsitsipas sotto tono [VIDEO]

Sole, bel tennis sia pur senza match memorabili, grande successo di pubblico, biglietti assai cari. Problemi difficili da risolvere: la brutta luce sul campo, gli spazi angusti per 230.000 spettatori. Swiatek senza rivali. Invece tre Masters 1000 e tre vincitori diversi. Alcaraz il più impressionante

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Novak Djokovic - Roma 2022 (foto twitter @InteBNLdItalia)
 

NELLA PRIMA PAGINA DELL’ARTICOLO, IL CAMMINO DI DJOKOVIC E SWIATEK IN VISTA DEL ROLAND GARROS

Non solo la finale non è stata granchè, ma anche tutto il torneo secondo me non ha raggiunto punte esaltanti. Certi scambi naturalmente sono stati memorabili, ricordo molte standing ovation ad esempio nel match Djokovic-Aliassime, ma lo si deve dare per scontato in un torneo dove erano presenti 7 dei primi 10 tennisti del mondo.

Però nelle partite di Djokovic non c’è mai stata troppa suspence, in quelle di Tsitsipas ci sono stati lampi e fasi oscure, i quarti di finale sono finiti tutti in due set, il 10 volte vincitore del torneo Nadal si è fatto male dopo che aveva cominciato dominando letteralmente Shapovalov, così grandissime partite non le ricordo. Neppure quelle di Jannik Sinner che ha sì raggiunto i quarti di finale vincendo un duello psicologicamente delicato con Fognini, ma non è mai stato un modello convincente di regolarità. Purtroppo l’assenza di Berrettini e Musetti si è fatta sentire.

Un anno fa le partite di Lorenzo Sonego, sfortunato a incontrare subito Shapovalov, erano state bellissime ed emozionanti: con Thiem, con Rublev, con Djokovic. Avessimo avuto in campo più italiani competitivi magari un gran match ci sarebbe scappato. Sì perché il pubblico avrebbe fatto la sua parte.

Ecco l’aspetto più entusiasmante del torneo è stato certamente il ritorno del pubblico. E che pubblico! Si sono battuti tutti i record d’affluenza (oltre 230.000 spettatori) e di incassi…ma questa seconda voce è legata a prezzi francamente davvero cari, comunque il presidente Binaghi abbia tentato di giustificarli: domenica il biglietto meno caro costava 248 euro! Fossero volute venire due persone, marito e moglie – e non dico una famiglia di 4 componenti – un vero salasso.

Questi erano i prezzi a seconda dei posti a cominciare dai più cari 1.118 euro; a scendere 830 euro, 778, 692, 626, 388, 368, 332, 308, 272, 248. Ci credo che il torneo abbia registrato un fatturato di 42 milioni di euro (non solo biglietti eh; ma anche sponsor e diritti tv).

La FIT passerà ad avere un fatturato di poco inferiore ai 150 milioni di euro. Che Binaghi sappia far cassa non si può metterlo in dubbio.

In quel senso è sicuramente bravo. E direi insostituibile, anche se 24 anni con…un uomo solo al comando (e qui non siamo in bicicletta) non sono pochi. Un membro del consiglio FIT mi diceva l’altro giorno: “Il giorno che non potremo più contare su Binaghi sarà un bel problema”.

 150 milioni di euro sarebbe anche la cifra che Binaghi ha riferito all’indotto che il torneo dovrebbe portare alla città di Roma (ma queste cifre sono sempre difficile da documentare).

Tutta quella gente assembrata, in uno spazio bellissimo ma purtroppo angusto, è sembrata ancora più numerosa, eccessivamente numerosa, nel viale delle Olimpiadi davanti al centrale e verso il Pietrangeli. Ma anche questo, come il problema della luce frastagliata sul campo centrale, non è un problema facile da risolvere, se il comune di Roma non consentirà di recuperare qualche spazio. Dove? Intanto, sia pure con una struttura temporanea e costosa, si dovrebbe pensare a coprire durante il torneo (che dovrebbe durare due settimane nel 2023), lo spazio delle piscine per guadagnare qualcosa. Anche i posti per riposare o mangiare qualcosa, se non si è invitati da uno sponsor, sono quasi tutti in piedi, e con il caldo che c’è stato questa settimana –meglio della pioggia che non c’è mai stata per fortuna salvo la sera di Giorgi-Tomljanovic –  passare 8 o 10 ore al Foro Italico è stato bello ma anche pesante.

Ma ripeto, il torneo è stato un successo soprattutto per la gente, e anche i giovani, i bambini che l’hanno vissuto partecipando a quella che è stata una grande festa. Dove i festeggiati alla fine sono stati…Novak Djokovic e Iga Swiatek.

Scriverò nei prossimi giorni, attendendo anche qualche segnalazione, positiva come negativa, di voi lettori che siate stati al Foro Italico, qualche altra osservazione sull’organizzazione degli Internazionali e magari anche su quanto ha detto Binaghi nella conferenza stampa finale che noi abbiamo riportato fedelmente con l’articolo di Pellegrino Dell’Anno, senza commenti. Qui mi sono dilungato fin troppo.

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