Francisco Cerundolo denunciato da un tassista parigino per aggressione. Lui replica: "E' tutto falso"

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Francisco Cerundolo denunciato da un tassista parigino per aggressione. Lui replica: “E’ tutto falso”

Sarebbe stato il rifiuto del tassista a trasportare 5 persone dentro il taxi (max consentito 4) alla base dell’alterco, oltre al presunto stato di ebbrezza del giocatore argentino. Lui nega tutto su Twitter: la polizia dopo aver controllato ci ha subito rilasciato

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Francisco Cerundolo - ATP Buenos Aires 2021 (via Twitter, @atptour) (1)
 

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Non bastasse la sconfitta al primo turno del Roland Garros, patita per mano di Daniel Evans con un inappellabile 3-0, Francisco Cerundolo è al centro di uno spiacevole episodio di cronaca: il tennista argentino è stato denunciato per aggressione da un tassista parigino, il quale – secondo quanto riportato da Francebleu.fr – ha sporto denuncia alla stazione di polizia del 15esimo arrondissement. Il giocatore argentino avrebbe, infatti, picchiato e schiaffeggiato il 61enne “reo” di non aver acconsentito che sulla sua vettura, oltre al giocatore argentino trovassero spazio anche altre quattro persone del suo entourage a dispetto dell’omologazione del mezzo che avrebbe permesso il trasporto totale di soli 4 passeggeri, oltre all’autista.

“Erano in stato di ebbrezza”, questa secondo le prime ricostruzioni è quello che il tassista avrebbe raccontato alla polizia; Cerundolo avrebbe insistito per salire sull’auto in 5 proponendo all’uomo anche di pagare di più la corsa ma poi, di fronte al rifiuto del tassista sarebbe “diventato aggressivo”. L’uomo avrebbe dichiarato di aver ricevuto uno schiaffo dal tennista argentino e poi una gomitata accidentale da uno degli altri quattro uomini che tentavano di separarli. Chiamata dall’aggredito, è intervenuta sul posto una pattuglia della polizia che in un albergo a poca distanza ha fermato, pochi minuti dopo, il tennista e un secondo uomo.

E’ però prontamente arrivata la smentita da parte del giocatore che attraverso i suoi canali social ha smentito categoricamente l’avvenimento: Quello che sto leggendo in giro è falso. Ero con familiari e stavo cercando un taxi. Ne abbiamo trovato uno e dicendo che eravamo in cinque ci ha detto di aspettarlo due minuti e che sarebe tornato a prenderci. Una volta tornato, sentendo che parlavamo un’altra lingua, ha pensato bene di dirci di no. Abbiamo chiesto spiegazioni e si è innervosito dicendo che avrebbe chiamato la polizia. Non abbiamo dato molta importanza alla cosa e siamo tornati in altro modo in albergo, ma quando siamo arrivati abbiamo trovato la polizia. Ci hanno portato in commissariato, interrogandoci e dopo aver controllato attraverso le telecamere di sicurezza si sono resi conto che nulla fosse successo e la cosa si è chiusa lì. Ci hanno chiesto scusa perché non potevano credere di averci arrestato per questo. Sto bene, è stata solo una brutta esperienza. Ringrazio tutti quelli che si sono preoccupati per me”.

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