Roland Garros, Cilic “UsOpenesque”: Medvedev spazzato via in tre set

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Roland Garros, Cilic “UsOpenesque”: Medvedev spazzato via in tre set

Grande prestazione di Marin Cilic, che batte nettamente in tre set il n. 2 del mondo Daniil Medvedev, mai in partita. Aiutando così Novak Djokovic a rimanere n. 1 (“Mi farò offrire una birra”)

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Marin Cilic - Roland Garros 2022 (foto Roberto Dell'Olivo)
 

Dal nostro inviato a Parigi

[20] M. Cilic b. [2] D. Medvedev 6-2 6-3 6-3

Un Marin Cilic dei tempi d’oro quello che ha letteralmente annichilito Daniil Medvedev nell’odierno match serale del Roland Garros. Il 33enne tennista di Medjugorje ha dominato il match, con il n. 2 del mondo che non ha trovato mai la soluzione per controbattere la pressione da fondo del campione dell0 US Open 2014 (33 vincenti a fronte di 22 errori), supportato in modo eccezionale dalla prima di servizio (90% dei punti). Sarà la terza volta nei quarti per Marin Cilic, alla sua 16esima partecipazione consecutiva al Roland Garros, che non li raggiungeva dal 2018 (perse da del Potro). E se è vero quello che gli ha detto il suo medico dopo l’ultimo check-up (“Ho il fisico che dimostra 25 anni“), potrebbe non essere finita qua per l’ex n. 3 del mondo, che adesso affronterà Rublev.

Il pronostico alla vigilia propendeva, noblesse oblige, per il n. 2 del seeding – come ha detto Cilic in conferenza stampa: ”È n. 2 al mondo, è stato n.1, e non è lì per caso…” – ma la sua dichiarata poca simpatia per il mattone tritato e la ritrovata brillantezza del 33enne croato, che sta giocando bene dall’inizio della stagione sul rosso anche se non sempre i risultati hanno rispecchiato le sue prestazioni, facevano ritenere che comunque la partita potesse essere equilibrata. Invece si parte – con di nuovo il tutto esaurito sulle tribune, dopo che nel match tra Swiatek e Zheng si erano abbastanza svuotate rispetto all’incontro tra Tsitsipas e Rune – e dopo i primi game di studio, è Cilic quello piazza il primo allungo: sul 2 pari infila quattro game di fila. Ingiocabile sulla prima di servizio (92% dei punti nel primo parziale), aggressivo in risposta e consistente da fondo campo come ai bei tempi, il 33enne di Medjugorje costringe Medvedev a giocare costantemente in recupero, senza trovare le soluzioni per invertire l’inerzia dello scambio. Il doppio fallo con cui il n. 2 ATP consegna il primo set al suo avversario è la prova palese delle sue difficoltà. 6-2 Cilic, in mezz’ora esatta.
Il nervosismo del 26enne campione moscovita si manifesta platealmente, come spesso gli capita quando le cose non vanno per il verso giusto, all’inizio del secondo set, quando si lamenta verso il suo angolo di come impatta la palla con racchetta. Medeved cerca di affidarsi alla prima di servizio per restare agganciato al match, ma appena scende un attimo con le percentuali, Cilic sale nuovamente in cattedra. Devastante in spinta da fondo come ai bei tempi, l’ex n. 3 del mondo sfrutta anche abilmente la smorzata, scelta tattica che gli porta diversi punti vista la posizione molto arretrata del suo avversario a fondocampo, oltre che aumentarne i dubbi e la frustrazione (“Sappiamo che Medvedev gioca in modo anticonvenzionale, diverso dagli altri. Bisogna allora trovare delle soluzioni diverse, anche qualcosa che non è di solito nelle mie corde. Oggi ha funzionato” ha detto poi in croato nel dopo partita). Nuovo break a favore del croato nel sesto gioco, che continua a imperversare con la prima di servizio (88% dei punti a fine secondo set) e da fondo (23 vincenti a fronte di soli 11 unforced). 6-3 Cilic, che dopo poco più di un’ora è meritatamente in vantaggio per due set a zero.
Medvedev si rifugia nel toilet break per cercare di riordinare probabilmente le idee, ma il pubblico lo prende come un tentativo di “raffreddare” il croato e farlo uscire dal flow in cui si trova e non apprezza, a giudicare dalla selva di fischi che accoglie il n. 2 del mondo quando rientra in campo e il “Marin, Marin” con il quale incita il croato alla ripresa del gioco. Ma Marin “in the zone” ci resta, eccome se ci resta (“Medvedev ha provato a cambiare l’inerzia con quella pausa, è stato importante brekkarlo subito all’inizio del set”), mentre invece Daniil continua a rimanerci molto lontano e a dimostrarlo lamentandosi con se stesso e con il suo team in tribuna. Il croato continua a dominare, sballottando il russo a destra e sinistra. Ha un piccolo momento d’impasse quando da 3-0 40-0, si fa rimontare, ma l’ace di seconda con cui si porta 4-0 è l’ennesima prova che il campione di Medjugorje è in piena trance agonistica. Medvedev per togliere lo zero dalla casellina dei game deve usare un paio delle sue solite tattiche della disperazione: tira il servizio a tutta e fa serve & volley. Annulla poi anche un match point nel settimo gioco, ma rinvia di pochi minuti quello che è l’inevitabile epilogo: questa è di nuovo una serata di Marin Cilic, che chiude per 6-3 in 1h45’.
Chiudiamo con un aneddoto della conferenza stampa post match: sia in inglese che in croato, viene chiesto a Marin del fatto che con questa vittoria ha aiutato Novak Djokovic, con cui sono abbastanza amici, nella lotta per mantenere la prima posizione del ranking. E se in inglese glissa, in croato si lascia scappare una battuta:” Vuol dire che mi farò offrire un caffè, anzi una birra!” Beh, una birra stasera Marin se l’è meritata tutta, anche senza che gliela offra Nole…

Il tabellone maschile del Roland Garros 2022

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