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Cade a sorpresa al Libéma Open, seppur si tratti di uno stupore relativo, la seconda forza del tabellone Belinda Bencic. La numero 17 del mondo, nella cornice di Bosco Ducale, si è arresa alla russa Veronika Kudermetova per 6-4 6-2. Un incontro dall’esito abbastanza a senso unico e dall’andamento unilaterale in direzione della 25enne di Kazan. La tennista svizzera, oro olimpico nell’ultima edizione dei Giochi di Tokyo, ha rischiato di cedere il servizio già nel terzo game dove è stata costretta ad annullare la prima palla break del match; per poi comunque capitolare sul 4-4 quando ne ha concesse altre due. La n. 24 WTA non ha tremato e vincendo il terzo gioco ai vantaggi, dei quattro andati ad oltranza nel set inaugurale, si è portata avanti di una frazione. Anche nella seconda partita la n. 6 del seeding ha dimostrato la propria superiorità nei momenti cruciali della sfida; nella quale ha fatto suoi entrambi i game del set andati vantaggi – per di più tutti e due, suoi turni di servizio – portando così il computo totale dei giochi che si decidono dal 40-40; dalla sua con un perentorio 5 su 6.
La giocatrice senza bandiera, finalista in doppio nell’ultima edizione dei Championship in coppia con la connazionale Elena Vesnina; è salita velocemente 2-0, trovando immediatamente il break in apertura di secondo set e allungando poco dopo sul 3-1. Ha replicato nel settimo game, brekkando per la terza volta nel match e chiudendo difatti la sfida. E’ un risultato che non sorprende più di tanto, sia perché Veronika veniva da un ottimo Roland Garros dove si era fermata soltanto di fronte a Daria Kasatkina; e sia perché negli scontri diretti il bilancio era di pochissimo favorevole alla Rosso crociata (uscita invece in ottavi contro Leylah Fernandez a Parigi). Si sono infatti affrontate, prima di oggi, sette volte (4-3 per Belinda) e curiosamente il primo match tra le due giocatrici era andato in scena proprio in questo torneo – 6-3 al terzo sempre per Kudermetova.
Il tabellone completo del WTA 250 di ‘s-Hertogenbosh
Non ha tradito le attese, invece, colei che guida il tabellone della località situata nel Brabante settentrionale: Aryna Sabalenka. La n. 6 del mondo l’ha spuntata dopo poco più di due ore di lotta sulla belga Alison Van Utytvanck con il punteggio di 6-3 3-6 7-6(5). La 24enne di Minsk poteva anche perdere in due parziali, se solo la n. 46 WTA avesse concretizzato le due occasioni di break avute a freddo e non avesse successivamente sprecato malamente un vantaggio di 3-1. L’ex n. 2 delle classifiche è poi riuscita a rimettere in gareggiata la frazione a metà set ed infine ha piazzare la zampata conclusiva due game più tardi (nell’ottavo). A differenza del set d’apertura, ad inizio secondo questa volta la 28enne di Vilvoorde non si è fatta sfuggire l’opportunità d’involarsi rapidamente nel punteggio. Inoltre il 3-1, stavolta, non è rimasto fine a se stesso; ma si evoluto sino al mantenimento dell’ultimo turno di servizio nel nono game; che ha decretato il 6-3 di risposta, alla tennista capace di raggiunge i quarti dello Slam francese nel 2015, rimandando il verdetto finale al terzo e decisivo parziale.
Dopo le tante chance di break da ambo i lati, il set finale è filato via senza alcun tentennamento per chi serviva, se si esclude il quarto gioco deciso ai vantaggi sul servizio della tennista che condivide la patria con il noto ispettore – nato dalla penna di Agatha Christie – Hercule Poirot, fino al 6-6. Qui i due match point mancati dalla bielorussa potevano indirizzare inesorabilmente il tie-break, se si fossero incrostati nella testolina di Aryna. Invece l’amazzone di un metro e 82 centimetri, ha reciso qualsiasi legame con la memoria a medio termine e di forza si è inerpicata sul 6-2 nel deciding game. Quando oramai sembrava cosa fatta, i meandri dei ricordi relativi ai punti partita non colti sono tornati prepotentemente a far sentire il loro peso emotivo. Sono volati via ben 3 match ball, prima che sul 6-5 Sabalenka chiudesse senza più fronzoli alla sesta opportunità. Questo era il terzo H2H tra le due protagoniste del secondo incontro in programma a ‘s-Hertogenbosh: 1-1, il primo andato in scena sull’erba di Maiorca era stato vinto dalla belga; mentre Aryna un anno dopo nel 2019 aveva pareggiato i conti. La due volte semifinalista Slam prosegue dunque la propria ricorsa a caccia della seconda finale erbivora della carriera, dopo Eastbourne 2018; quando perse da Caroline Wozniaki.