Wimbledon, Kyrgios: "So di poter battere chiunque. Sbagliato impedire a russi e bielorussi di giocare"

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Wimbledon, Kyrgios: “So di poter battere chiunque. Sbagliato impedire a russi e bielorussi di giocare”

Così Nick Kyrgios prima dell’inizio del torneo di Wimbledon, con un parere anche sul doppio: “Giocare al meglio dei 5 set è la cosa più stupida che ci sia”

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Dopo aver saltato praticamente tutta la stagione sulla terra battuta, Nick Kyrgios è tornato in campo per la stagione su erba, un periodo dell’anno che certamente non gli dispiace. Nei tornei in preparazione a Wimbledon ha raggiunto due semifinali, a Stoccarda (sconfitto da Andy Murray) e ad Halle (eliminato da Hurkacz all’ultimo respiro). La scorsa settimana si è recato a Maiorca, dove ha prevalso su Laslo Djere nel suo match di primo turno – vinto al tiebreak del terzo – salvo poi ritirarsi agli ottavi contro Bautista Agut. Nella domenica di vigilia dei Championships, come da tradizione i giocatori hanno parlato alla stampa. Seguono i suoi interventi più rilevanti.

D: Nick, come ti senti a essere tornato a giocare a Wimbledon davanti ad un pubblico al completo?

Nick Kyrgios: “Sono molto contento, sto giocando davvero un buon tennis sull’erba. Ho buone sensazioni, mi sento mentalmente pronto. Sono semplicemente molto felice di essere qui. È un altro Grande Slam, non lo darò mai per scontato. Quando ero giovane non avrei mai pensato di giocare oltre 30 Major, sono orgoglioso di essere ancora qui”.

D: Ti sei ritirato da Maiorca, come ti senti ora? Credi che le nove partite che hai giocato sull’erba siano sufficienti?

Nick Kyrgios: “Senz’altro, ho giocato molte partite, non credo nessuno se lo aspettasse. Ho battuto alcuni giocatori davvero bravi, sono contento del mio livello. Penso di aver avuto probabilmente una delle migliori preparazioni di sempre per la stagione sull’erba. A Maiorca mi sono ritirato perché ho sentito che il mio corpo iniziava a diventare po’ stanco. Anche se questa settimana non ci sono punti in palio per la classifica, voglio comunque far bene”.

D: Se le persone impazziscono per un servizio dal basso, come potrebbero reagire nel caso in cui vincessi uno Slam?

Nick Kyrgios: Troverebbero comunque qualcosa di negativo (ride)! Non lo so, non voglio pensarci. Tento solo di focalizzarmi su me stesso giorno dopo giorno, cercando di essere positivo“.

D: Voglio chiederti una cosa strettamente legata a Wimbledon, in particolare riguardo la tradizione del vestirsi interamente di bianco. Che cosa ne pensi?

Nick Kyrgios: “Io ovviamente voglio sempre vestirsi di nero (sorride). Ma sinceramente non credo che questa tradizione cambierà. Penso che, ad esempio, potrebbe essere un’idea carina quella di permettere di indossare una fascia o un polsino nero, sarebbe bello. Ma chiaramente a Wimbledon non importa che cosa può essere bello, credo che questa situazione non cambierà mai”.

D: Che cosa ne pensi della decisione di Wimbledon di escludere i giocatori russi e bielorussi, quindi la risposta dell’ATP di non assegnare punti in classifica?

Nick Kyrgios: “Secondo me non è stata una buona idea impedire ai giocatori russi e bielorussi di giocare. Credo che Medvedev, in questo momento, sia il miglior giocatore su cui può contare il nostro sport. Ma non è l’unico, basta guardare a Rublev o Khachanov ad esempio, che sono giovani importanti perché il tennis continui a crescere. Da giocatore, io sono uno che vuole sempre giocare contro di loro, mi dispiace che non siano qui. È strano non vedere Medvedev, tutti sappiamo di che cosa è capace. Per quanto riguarda i punti in classifica, non saprei che cosa dire, lo trovo solo strano. Io non sono uno che gioca per la classifica, quindi probabilmente lo state chiedendo alla persona sbagliata. Quando da bambino guardavo Wimbledon volevo semplicemente giocarci, sicuramente non stavo pensando ai punti che avrebbe dato alla mia classifica. Ci sono giocatori che hanno scelto di giocare i challenger al posto di Wimbledon, ma quando sarà seduto davanti ai miei figli in futuro non sarò orgoglioso di dire loro che ho saltato Wimbledon per giocare un challenger. Se potessi, sceglierei di giocare a Wimbledon tutti i giorni della settimana“.

D: Credi di poter battere davvero chiunque se sei in giornata? Quale sarebbe la chiave per estendere determinate prestazioni sui sette match di uno Slam?

Nick Kyrgios: “Sì, penso di poter davvero battere chiunque. Per quanto riguarda la seconda domanda, ritengo che una delle soluzioni principali sia il buon riposo. Io so che se servo e gioco bene posso battere chiunque. Ho più o meno già battuto tutti quelli sul mio percorso: ovviamente è difficile, ma ci spero. Non sono mai a corto di fiducia, ho già fatto alcune belle cavalcate qui a Wimbledon e all’Australian Open ad esempio. Credo che la migliore possibilità che io abbia mai avuto per vincere uno slam fu nel 2015, quando sono arrivato qui ai quarti di finale. Ero contro Raonic ed avevo un set e un break di vantaggio. Prima di tutto devo concentrarmi sui primi round. Non sto assolutamente pensando di poter vincere, ma ho un altro un paio di giorni per allenarmi e sentirmi bene, poi vedremo che cosa succederà”.

D: Quanto conosci il tuo primo avversario Paul Jubb?

Nick Kyrgios: Sento di potermi mettere davvero nei suoi panni. Una volta ero io il ragazzo a cui era stata assegnata una wild card per l’Australian Open. Mi sentivo veramente bene soltanto per il fatto di vivere certe emozioni e respirare quell’aria, i media, i fan. So come si sentirà, giocherà senz’altro liberamente perché non avrà niente da perdere. Guardando i miei risultati nelle ultime due settimane sulla carta dovrei vincere abbastanza comodamente, ma so che non sarà così. Dovrò essere piuttosto concentrato”.

D: Qui a Wimbledon hai sempre avuto delle esperienze straordinarie, dalla vittoria contro Nadal al doppio misto a fianco di Venus Williams. Come mai non hai mai giocato il doppio maschile qui prima d’ora?

Nick Kyrgios: “Ad essere totalmente onesto, non è che io sia proprio così impaziente di giocare un doppio al meglio dei cinque set, credo sia la cosa più stupida di sempre. Nessuno vuole giocare un doppio al meglio di cinque set, nessuno vuole guardare un doppio al meglio di cinque set. Ovviamente sono contento, ma penso anche che quando sarò un sey pari potrebbero rimanermi altri tre set da giocare. È per questo non l’ho mai giocato prima, non ha senso. Sono sempre andato abbastanza bene qui in singolare e nel mio mio giorno libero potrei potenzialmente giocare cinque set di doppio. Tutte le mie attenzioni sono sul singolare ora: io e Thanasi (Kokkinakis, il compagno di doppio di Kyrgios, ndr) sicuramente ci divertiremo, ma al momento non sono concentrato sul doppio.

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