Wimbledon, Fritz solido e incisivo ha la meglio su Musetti

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Wimbledon, Fritz solido e incisivo ha la meglio su Musetti

Niente da fare per Lorenzo Musetti, sconfitto da un solido e sempre aggressivo Fritz

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Da Wimbledon, la nostra inviata

[11] T. Fritz b. L. Musetti 6-4 6-4 6-3

Lorenzo gioca quasi alla pari per due set con Taylor Fritz, portandosi anche in vantaggio 4-2 nel primo set ma, alla fine, lo statunitense fa la differenza nei momenti topici alzando il livello e chiude il match al secondo matchpoint con lo score di 6-4 6-4 6-3. Sempre aggressivo e alla ricerca del punto, ottimo al servizio e deciso nelle fasi calde dell’incontro, il fresco vincitore di Eastbourne e n. 14 del mondo domina l’azzurro nonostante questi abbia disputato un buon match, soprattutto nei primi due set. Lorenzo paga qualche errore di troppo e alcune occasioni mancate, nonché una certa discontinuità negli scambi.

Nel primo set l’americano parte spedito. Ottimo al servizio e subito in spinta, vince il primo gioco a zero. La reazione di Lorenzo non si fa attendere e, sull’1-1, il carrarino mette a segno il break. Ora i suoi colpi sono incisivi e profondi, tant’è che Lorenzo sale 3-1. Tiene benissimo lo scambio da fondo e mette pressione all’avversario. Ha a disposizione la palla del 4-1 che, però, sfuma. Il n. 14 del mondo si salva e si avvicina sul 2-3. Lorenzo continua a spingere e fa un passo in avanti sul 4-2. Ma ora l’americano spinge sull’acceleratore e, da questo momento, comincia a mantenere quasi sempre le redini del match. Sorpassa l’azzurro 5-4 per poi chiudere il primo set 6-4 in 34 minuti.

Lorenzo ha messo in campo ottime soluzioni, soprattutto al volo, dimostrando sempre una mano sopraffina. Ma l’americano è più concreto nel racimolare i punti che contano, aiutato inoltre da un servizio estremamente efficace e dirompente. Tra gli applausi degli spettatori, riecheggiano gli incitamenti dei tifosi italiani, che non smettono di incoraggiare il 20enne di Carrara.

Nel secondo parziale Musetti fallisce una palla break sul 2-2 e i due mantengono un perfetto equilibrio fino al 4-4. Poi è ancora Fritz a distinguersi per la concretezza negli ultimi due giochi, intascando anche la seconda manche con un altro 6-4.

Nel terzo set, Fritz sale ulteriormente in cattedra. Lorenzo è più falloso, nonostante resti attaccatto all’avversario nello score fino al 3-2. Un altro errore da parte dell’italiano permette allo statunitense di strappargli il servizio per allungare il passo sul 4-2. Gli scambi vanno veloci, Fritz continua a spingere e ad angolare e non lascia scampo all’azzurro. Dopo 1 ora e 44 minuti, stacca il pass per il secondo turno , in cui affronterà la wild card britannica Alastair Gray. Percentuali ottime alla battuta per l’americano, che mette a segno ben 16 ace e vince il 92% di punti con la prima di servizio. Realizza 35 vincenti, a fronte dei 21 di Musetti; commette 18 gratuiti, Lorenzo 24. I forzati di Lorenzo invece sono 35, il che dimostra la grande pressione inflittagli da Fritz. Tuttavia, un dato interessanti sono i 32 errori forzati da parte dell’americano, che testimoniano il tennis aggressivo dell’azzurro, nonostante la maggiore discontinuità.

Purtroppo oggi ci sono state alcune occasioni che non sono riuscito a sfruttare” ci dice Lorenzo dopo il match, “però ho disputato sicuramente un ottimo primo set, anche se in tutta la partita ci sono state delle flessioni con il break che mi hanno costato caro. Certamente Fritz è un ottimo giocatore, che si esprime molto bene su questa superficie, anche grazie al servizio. Sono contento per alcuni aspetti ma vedo tante cose che posso e che devo migiorare. Non posso dire di non aver giocato bene. La palla la sentivo bene e ho servito bene“.

Ad una domanda sul fatto che Wimbledon quest’anno venga eventualmente considerato un’esibizione vista la mancanza di punti, Musetti è categorico: “Credo che sia troppo riduttiva questa definizione, per me almeno non è così, nonostante non vengano assegnati punti, non considero affatto Wimbledon un’esibizione e vi assicuro che vogliamo sempre vincere, anche in una partita di allenamento, figuriamoci a Wimbledon“. E sulla decisione di Berrettini di ritirarsi, Lorenzo non ha dubbi: “Non ho ancora sentito Matteo, l’ho saputo anch’io stamattina. Mi dispiace molto per lui perché era uno dei grandi candidati per la vittoria qui. Ma non avrebbe avuto senso sfuggire al Covid non facendo il test; se aveva i sintomi vuol dire che non era in grado di giocare e sicuramente ha preso la giusta decisione“.

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