ATP Bastad: prima gioia per Cerundolo, sbarcherà in Top 30 scavalcando proprio lo sconfitto Baez

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ATP Bastad: prima gioia per Cerundolo, sbarcherà in Top 30 scavalcando proprio lo sconfitto Baez

È Francisco ad aggiudicarsi il derby albiceleste contro Sebastian. Match troppo condizionato dalla tensione per la posta in palio, sfuma per il n. 34 il secondo alloro della carriera

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Francisco Cerundolo – Bastad 2022 (foto via Twitter @NordeaOpen)
 

F. Cerundolo b. [8] S. Baez 7-6(4) 6-2

Diciotto anni dopo la prima finale tutta argentina – partita che aveva un significato anche più ampio, rivolto alla nuova guida del movimento argentino – andata in scena al Nordea Open, tra Mariano Zabaleta e Gaston Gaudio, la storia si ripete. Nel derby de La Reina de Plata fra bonarensi è Francisco Cerundolo a spuntarla, imponendosi in 1h51 di gioco sul connazionale e tds n. 8 Sebastian Baez con lo score di 7-6(4) 6-2. Il 23enne di Buenos Aires riporta così un campione albiceleste nel torneo svedese dopo 9 anni di assenza, l’ultimo a trionfare era stato Carlos Berlocq che nel 2013 riuscì ad avere la meglio dello spagnolo Fernando Verdasco. Per il n. 39 ATP si tratta del primo successo nel circuito maggiore, centrato al secondo tentativo dopo aver perso in casa all’Argentina Open 2021 la finale del ‘250’ sudamericano che si disputa nella capitale argentina. In quel caso si arrese ad un altro compatriota: Diego Schwartzman. L’ultimo confronto tra giocatori della stessa nazionalità era giunto in quel di Bastad sei anni fa, scontro a tinte iberiche tra i mancini Ramos e Verdasco. Settimana comunque da ricordare per entrambi e da porre negli annali delle loro carriere: hanno ottenuto tutti e due la loro prima vittoria contro un Top 10.

Inoltre Cerundolo grazie a questa affermazione scrive anche un pezzo di storia dell’evento scandinavo, diventando il terzo vincitore argentino dell’appuntamento terraiolo nordico e spezzando la maledizione che aveva visto due suoi connazionali perdere nelle ultime due edizioni, nel match valevole per il titolo: lo scorso anno Federico Coria cedette a Ruud, mentre due anni fa il “topo” Juan Ingnacio Londero fu superato dal cileno Jarry. Il classe ’98 da lunedì prossimo entrerà per la prima volta in carriera in Top 30, adesso virtualmente è n. 30 delle classifiche con un guadagno, dal precedente rilascio del ranking aggiornato, di ben 9 posizioni e soprattutto con il sorpasso a Baez – anche per lui sarà best ranking, dovrebbe salire di tre rispetto alla sua attuale classifica – che diverrà realtà. Arriva così ad 8 il numero di giocatori che nel 2022, sono stati in grado di mettere in bacheca il loro primo titolo ATP.

 

Non riesce invece ad ottenere il secondo alloro nel Tour principale, il semifinalista dell’edizione novembrina delle Next Gen milanesi, che era alla sua terza finale – tutte nel 2022 – dopo Santiago ed Estoril. Proprio in Portogallo avendo la meglio su Tiafoe, si era sbloccato dopo i 6 Challenger conquistati nella seconda metà del 2021. Due i precedenti nel circuito minore, fra l’altro come lo scontro odierno, tutti e due andati in scena in Sudamerica e nelle fasi calde dei tornei: a febbraio 2021 Cerundolo aveva vinto il testa a testa nella finale cilena di Concepcion dopo oltre due ore e mezza di battaglia, il novembre successivo Baez si era preso la rivincita rimontando l’avversario nella semi di Campinas, per poi battere il tennista di casa Monteiro e alzare il trofeo.

IL MATCH – Il più giovane dei due argentini in campo approccia decisamente più sciolto rispetto al suo avversario. Il diritto di Baez disegna meravigliosamente il rettangolo di gioco, con ottimo senso geometrico. Al contrario il n. 39 del mondo ha avviato la propria performance totalmente bloccato dalla tensione, la rigidità del suo braccio lo fa scivolare immediatamente sullo 0-40 in apertura. A questo punto, allora, Francisco si affida alla battuta per risalire la china, riuscendo nel suo intento e trascinando così il primo game della partita ai vantaggi. L’ex n. 1 junior però non demorde e si costruisce una quarta palla break, questa volta la chance viene concretizzata dal 21enne albiceleste, che quindi si porta subito in vantaggio. La parità comunque non tarda ad essere ripristinata, visto che Sebastian nel suo primo turno di servizio smarrisce tutt’a un tratto la solidità da fondo, ed attraverso una serie di errori grossolani proprio con il colpo con il quale si era guadagnato lo strappo inaugurale, ricambia il favore al connazionale.

È un inizio di partita dove entrambi stanno avvertendo un tasso di pressione elevato, dettato dalla posta in palio, e se si aggiungiamo il peso specifico che comporta inevitabilmente un derby si può comprendere pienamente come mai tutti e due fatichino a trovare fluidità d’impatto. Ma allo stesso tempo va riconosciuto al maggiore dei fratelli Cerundolo di essersi meritato il contro-break aldilà dei gratuiti della tds n. 8, grazie ad una crescita evidente in risposta in termini di profondità delle proprie esecuzioni. Adesso infatti ad un calo di rendimento senza soluzione di continuità del dritto del classe 2000, sta facendo da contro-altare un aumento importante dell’efficacia bimane del semifinalista del Masters 1000 di Miami. Seb è in rottura prolungata da fondo, mentre è tremendamente ficcante con i propri colpi Francisco attraverso un perfetto mix di angoli, che abbinati ad un palleggio più pragmatico si rivelano mortiferi per il finalista 2018 del Bonfiglio. Il classe ’98 è sempre più in controllo degli scambi, costringendo il metro e 70 bonarense a dover remare come un dannato da destra a sinistra e ritorno, con conseguente allontanamento dalla linea di fondocampo: questo fa sì che Cerundolo si procuri addirittura ben 4 break point per ribaltare totalmente il punteggio. Ma un po’ per sua imprecisione e quindi mancanza di killer instinct, un po’ per il cuore del successore tennistico di El Peque; tutte le opportunità sfumano e così dopo 16 punti di un game maratona lo score recita 3-3. La sfida per ora si sta rivelando alquanto deludente, finale troppo condizionata dalla tensione e quindi caratterizzata da una caterva di non forzati.

Ambedue i protagonisti provano a variare lo spartito principale, rappresentato dal braccio di ferro da fondo, cercando di sorprendere il loro contendente con cambi di ritmo tra smorzate e back. Le soluzioni alternative però non sortiscono l’effetto sperato, perciò si ritorna alla classica costruzione del punto su terra: il problema è che oggi il diritto è andato in vacanza, e i due si sfidano a chi è in grado di regalare maggiormente da quel lato. Un altro aspetto cruciale finora e che probabilmente rende al meglio l’idea del duello allo psicodramma al quale si sta assistendo, è la capacità di trasformazione delle palle break. Dopo le quattro mancate dal n. 39 nel sesto gioco, nell’undicesimo game il finalista del Roland Garros juniores di quattro anni fa spreca sei possibilità di allungo in un turno di servizio del 23enne sudamericano da – udite, udite – 21 punti, la bellezza di 8 parità e chiusura del game solamente alla quarta opportunità di 6-5. Sebastian non può non risentire delle occasioni non colte, frana e si trova a dover fronteggiare due set point consecutivi. Ma ancora una volta viene rispettata la consuetudine di questo match, chi è avanti nel punteggio non riesce a tenere neanche la palla in campo, chi è indietro dopo aver sbagliato l’inimmaginabile quando era al comando, d’incanto torna ad essere sostenuto dalla consistenza e dalla regolarità. Annullati, o meglio non sfruttati, i due set ball ed è dunque tie-break. Ebbene lo sforzo profuso dal n. 2 di Argentina, nel prolungare il parziale, si rivela del tutto vano: gioco decisivo dominato da Cerundolo, che vola prima sul 4-0 e poi sul 6-2. Al momento di chiudere si manifesta qualche problema, ma il terzo set point – il quinto complessivo – è quello buono. Tremebondo jeu décisif da parte del dritto di Baez, il vero anello debole della sua partita.

Dopo un’ora e quindici di gioco, più una pausa negli spogliatoi della tds n. 8 per schiarirsi le idee, si riprende. Va sottolineato come, seppur all’interno di una prestazione colma zeppa di unforced, oggi Francisco si stia dimostrando più completo nel repertorio a disposizione da poter mettere sul campo. Nel primo set in particolare ha mostrato una qualità molto rara, una straordinaria abilità nel “ripulire” palle bassissime nei pressi della rete, che richiedono necessariamente un utilizzo magistrale del polso. Ma il meglio deve ancora arrivare, ad inizio seconda frazione il 23enne di Buenos Aires si esibisce in un game da cineteca. Sull’1-1 strappa grazie ad una compilation strabiliante di attacchi in controtempo, con una copertura della rete inappuntabile, suggellata da un passantone in corsa pauroso dopo una volée che appariva imprendibile. Inoltre il drittone del n. 39 al mondo, ora frulla alla grande imprimendo sempre più potenza sulla palla. Sebastian sembra essere invece in un vortice negativo difficilmente invertibile. Anche perché il n. 3 albiceleste continua a sfondare, le difese già precedentemente ballerine di Baez non reggono più e crollano totalmente: doppio vantaggio, che giunge due game più tardi al primo e match in cassaforte. 6-2 in 36 minuti, Francisco si lascia cadere a terra: è il primo titolo ATP della carriera.

IL TABELLONE DELL’ATP 250 DI BASTAD

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ATP Pechino: Alcaraz è in semifinale, nessun problema con Ruud

Il norvegese parte meglio ma Carlos Alcaraz in pochi minuti diventa padrone del match e chiude con un parziale di 12 game a 3

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[1] C. Alcaraz b. [7] C. Ruud 6-4 6-2

Continua il percorso netto di Carlos Alcaraz al China Open di Pechino. Il 20enne spagnolo deve infatti ancora perdere un set nel torneo e in generale ancora nessuno dei suoi avversari è riuscito ad arrivare a 5 in un set (nella giornata di domenica Lorenzo Musetti ha raccolto solamente quattro game in totale, ad esempio): la vicenda diventa ancora più preoccupante (per gli avversari, ovviamente) se pensiamo che oggi Casper Ruud (numero nove del mondo, finalista in carica delle Finals) non si è per nulla comportato da sparring partner, lottando fin dal primo game della partita (ventidue punti, oltre 15 minuti) ed esprimendo il miglior tennis dei suoi ultimi mesi.

Alcaraz però ha subito ricucito lo svantaggio iniziale con una semplicità disarmante, dominando senza problemi il resto del match vinto 6-4 6-2 e mettendo in mostra tutto il gustoso repertorio.

 

La sua rincorsa al numero uno del mondo continuerà in semifinale col vincente del match tra Sinner e Dimitrov.

LA CRONACA DELLA PARTITA:

Primo set: Ruud vince un game infinito e prova a scappare, ma Alcaraz si riprende in fretta

Nemmeno il tempo di cominciare e la partita entra subito nel vivo grazie ad un game di apertura di ben ventidue punti totali (un quarto d’ora abbondante) che alla fine vede prevalere Ruud: il norvegese tiene il servizio alla quarta palla game dopo aver annullato cinque palle break (una delle quali al termine di uno scambio brutale, 24 colpi intensissimi).

Il numero 2 del mondo sembra subire il contraccolpo, nel game successivo perde il servizio a 30 con addirittura tre errori gratuiti consecutivi e Casper ne approfitta portandosi rapidamente sul 3 a 0.La tempesta passa in fretta per Alcaraz che in poco tempo ritrova tranquillità e ricuce sul 3 pari (dopo aver annullato una palla break sul 2-3 grazie ad un deliziosa smorzata di dritto).

Il livello dello scambio resta comunque alto per gran parte del primo set: Ruud esprime il miglior tennis dei suoi ultimi mesi, appoggiandosi con apparente facilità ai traccianti dello spagnolo, ma allo stesso tempo la sua strategia di gioco risulta a conti fatti piuttosto innocua per Alcaraz, che sembra avere tutto il tempo del mondo per esprimere la sua fantasia e il classico bagaglio di smorzate, lob, serve and volley e accelerazioni improvvise.

La strada è ormai tracciata per un comodo finale di set per la testa di serie numero 1, che sul 3 pari breakka ancora l’avversario prima di chiudere senza ulteriori patemi col punteggio di 6-4 (ultimi due turni di servizio conquistati a zero).

Da segnalare la percentuale di prime di Alcaraz: 70%, spesso alla ricerca dalla risposta di rovescio dell’avversario.

Secondo set: Alcaraz strappa definitivamente la partita con due passanti consecutivi e raggiunge la semifinale

Il momento decisivo arriva nel terzo gioco con Ruud al servizio e un game che sembra ricordare il primo (infinito) della partita. Il norvegese stavolta però non riesce a salvarsi perché Alcaraz si inventa due passanti strepitosi, uno dietro l’altro (il primo di rovescio, il secondo di dritto) e strappa definitivamente il match.

Ruud non può più contenere lo strapotere tecnico dell’avversario (le sue armi sembrano spuntate e la diagonale sinistra è diventata col passare dei minuti una specie di incubo) e si arrende, non prima di aver annullato altre tre palle break (stavolta consecutive) sul 2-4: a fine partita il norvegese avrà annullato 11 delle 15 palle break concesse.

Con un Alcaraz del genere però la mentalità non basta e in pochi minuti Ruud è costretto a cedere col punteggio di 6-2, con la spagnolo che può così festeggiare la prima semifinale cinese della carriera.

Jacopo Gadarco

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ATP Pechino: Zverev vola in semifinale battendo Jarry. Ad attenderlo Medvedev che regola Humbert in tre set

Sarà il diciassettesimo incontro tra i due con il russo in vantaggio nei precedenti (9-7). L’ultimo scontro diretto risale quest’ano a Cincinnati (vittoria del tedesco)

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Alexander Zverev - US Open 2023 (Twitter @usopen)
Alexander Zverev - US Open 2023 (Twitter @usopen)

Il lunedì a Pechino è dedicato ai quarti di finale del tabellone. Ecco come sono andati quelli della sessione diurna: la prima semifinale vedrà di fronte Daniil Medvedev e Sascha Zverev.

[2] D. Medvedev b. U. Humbert 6-4 3-6 6-1

Il primo quarto di finale del China Open vede di fronte la testa di serie n.2 Daniil Medvedev opposto a quella che è la sorpresa del torneo, il francese Ugo Humbert. A raggiungere la semifinale è il russo che esce vincente da una battaglia di tre set con il punteggio di 6-4 3-6 6-1.

PRIMO SET – Dopo un paio di game interlocutori Medvedev piazza il primo break nel secondo gioco trovando buona profondità di palla, Humbert non regge il ritmo e cede il passo. Il francese è però bravo a rimanere in scia piazzando il contro break nel game successivo. Ai due break iniziali se ne aggiungono altri due consecutivi che riportano momentaneamente il punteggio in parità. Sul 4-4 è ancora una volta il russo a mettere pressione a Humbert: arrivano altre due palle break, ma basta la prima per mandare Medvedev a servire per il primo parziale. Il moscovita ringrazia e chiude 6-4 in 46′.

SECONDO SET – Nella ripresa Humbert cambia registro mostrando più sicurezza nei colpi da fondo. Il francese prova a variare di più, spesso utilizzando la palla corta per destabilizzare Medvedev. Il servizio per il transalpino comincia a girare a pieno ritmo, il russo fa più fatica ad entrare nello scambio rispetto al primo set. Nell’ottavo gioco la testa di serie n.2 commette la bellezza di quattro doppi falli – gli ultimi tre consecutivi – regalando a Humbert la possibilità di servire per il set. Il francese non tentenna e manda la partita al terzo set con il punteggio di 6-3.

TERZO SET – Il transalpino parte forte anche ad inizio terzo set arrivando subito a palla break. Ci vuole il miglior Medvedev per scongiurare il pericolo. Il russo approfitta del primo passaggio a vuoto dal secondo set di Humbert per piazzare un inaspettato break. Il n.2 del seeding appare scostante, quasi insofferente nel concedere il contro break nel game successivo. Il francese però non ne approfitta, anzi pasticcia, commettendo qualche errore di troppo che gli costano un altro break nel quarto gioco. Stavolta il campione dello US Open non si volta più indietro, anzi, fa in tempo a prendersi un altro break nel sesto gioco. Daniil Medvedev è il primo giocatore ad accedere in semifinale a Pechino, aspetta ora il vincente tra Zverev e Jerry.

[8] A. Zverev b. N. Jarry 6-1 6-7 (5) 6-3

Sarà il tedesco Sascha Zverev a contendere un posto in finale a Pechino a Medvedev. La testa di serie n.8 fatica più di quanto ci si potesse aspettare contro il cileno Jarry, che ha avuto il merito di portare il match al terzo set dopo un ottimo tie-break vinto nel secondo parziale. Il punteggio finale è di 6-1 6-7 (5) 6-3 in favore del tennista di Amburgo.

PRIMO SET – Le prime due palle break per il tedesco arrivano nel secondo gioco. Un errore con il rovescio è fatale a Jarry che cede il servizio al n.8 del seeding. Il cileno è in balia di Zverev anche nel quarto gioco con il tedesco che riesce a mettere pressione fin dalla risposta. Il tennista di Amburgo è una macchina al servizio quest’oggi, il cileno può ben poco in risposta. Jarry però conquista il game della bandiera nel sesto gioco. Ma è Zverev, senza particolari affanni, a chiudere il primo set 6-1 in 23′.

SECONDO SET – Jarry comincia bene in questo inizio ripresa. Le percentuali con la prima palla aumentano, mentre si abbassano un poco quelle del tedesco. Zverev adesso fa più fatica ad entrare con la risposta. Entrambi i giocatori si difendono bene in questo secondo set, le palle break scarseggiano, e molto del merito va attribuito al cileno che ha alzato considerevolmente il livello del suo gioco dopo il primo set. Il set senza particolari sussulti si deciderà al tie-break. Il primo punto è di Jarry con l’ennesima prima ben piazzata. Zverev tenta l’allungo conquistando un mini break, ma il cileno con coraggio ricuce lo strappo prendendosi il punto a rete. Si gira sul 3-3. Il primo set point è di Jarry che si prende anche il secondo set dopo l’errore di rovescio di Zverev.

TERZO SET – Il set conclusivo vede ancora una volta il cileno uscire meglio dai blocchi. Nel terzo game ha pure una chances di break che viene sventata da Zverev grazie al servizio. Il quinto è il gioco chiave del set: il tedesco ritrova la profondità del primo set, il cileno messo alle corde sbaglia, consegnando il break decisivo alla testa di serie n.8. Zverev non vacilla quando nel nono gioco serve per un posto in semifinale. Un ace al centro manda il tedesco ad affrontare Medvedev dopo che i due si sono affrontati lo scorso agosto a Cincinnati (vittoria Zverev).

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ATP Shanghai, qualificazioni: Napolitano al turno decisivo, fuori Giustino

Sorti opposte per i due italiani impegnati nelle qualificazioni del 1000 cinese

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Stefano Napolitano - ATP Challenger Biella 2021 (foto Felice Calabrò)

Nel primo turno di qualificazioni al Masters 1000 di Shangai, un sorprendente Stefano Napoliitano batte l’australiano Omar Jasika in due set. Si ferma dopo quasi tre ore di partita il tennista napoletano Lorenzo Giustino si arrende al 30 enne Benjamin Lock.

Stefano Napolitano b. Omar Jasika 6-1 7-5

Vittoria importante quella del 28 enne di Biella Stefano Napolitano, ai danni dell’australiano Omar Jasika. Nel primo set l’italiano gioca in modo ordinato, non concedendo palle break e sfruttano molto la prima di servizio (3 ace). L’australiano, nonostante la percentuale di prime di servizio decisamente più alta rispetto a Napolitano, subisce molto le risposte aggressive dell’italiano, che conquista tre break nel primo set, portandolo a casa con il punteggio di 6-1. Ad inizio secondo set, è l’australiano ad esprimere al meglio il suo gioco, portandosi 3-1 dopo aver conquistato il primo break della partita. Vantaggio che dura molto poco a causa dell’efficacia del gioco di Napolitano, che recupera il servizio e consolida il vantaggio al turno successivo in battuta, in cui annulla quattro palle break. Chiude il match ottenendo un break, con il punteggio di 7-5. Tra lui e l’accesso al tabellone principale dell’ATP 1000 di Shanghai, rimane un solo ostacolo: l’australiano Marc Polmans, che ha sconfitto in tre set il russo Kachmazov.

 

Benjamin Lock b. Lorenzo Giustino 7-6(7) 3-6 6-4

In un match caratterizzato da alti e bassi, da entrambi le parti del campo, la spunta il tennista zimbabwese Benjamin Lock. Ad inizio primo set è Lorenzo Giustino a portarsi avanti 5-2 ottenendo un break. Il tennista italiano però non sfrutta le due palle set concesse dal classe 1993 , e successivamente perde il suo turno di servizio a 30. Il primo set, che sembrava indirizzato verso il tennista italiano, scivola improvvisamente dalle sue mani al tiebreak, dove Lock al terzo set point chiude con il punteggio di 7-6(7). Nel secondo set Giustino conferma ciò che di buono si era visto nel suo gioco nel primo set, conquistando un break nei primi game del set e concentrandosi solo sui suoi turni di servizio, che mantiene senza concedere palle break. Chiude poi il set strappando il servizio a Lock con un netto 6-3. Nel terzo set Giustino perde il suo secondo turno di servizio e concede a Lock la possibilità di portare a casa il match, mantenendo i suoi game in battuta. Il tennista zimbabwese non se lo fa ripetere due volte e resiste alle risposte aggressive e i pochi errori del tennista napoletano, portando a casa il set per 6-4, accedendo al turno finale di qualificzzione, in cui affronterà la testa di serie numero 1 Rinky Hijikata.

Renato Nunziante

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