Scomparso Peter Szoke, il giustiziere di Panatta nella Davis del ‘78

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Scomparso Peter Szoke, il giustiziere di Panatta nella Davis del ‘78

È stato proprio Adriano Panatta via Twitter a riprendere la notizia della sua dipartita. Fu finalista ad Amburgo e arrivò ai quarti a Roma, ma l’impresa la fece in Davis contro gli azzurri

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Così come quando si parla di disfatte della nazionale di calcio italiana si cita quasi sempre la Corea e la sconfitta ai mondiali del ‘66, per la nostra nazionale di tennis in Davis spesso si fa riferimento allo scivolone di Budapest del 1978. E così ne viene di conseguenza che se per il calcio ci si ricorda di Pak Doo Ik come nostro giustiziere, per il tennis ritorna tristemente alla memoria Peter Szoke.

Lo scorso 28 luglio Peter Szoke è scomparso all’età di 74 anni, e la notizia è stata ripresa via Twitter proprio da Adriano Panatta che contro Szoke in quella sfida di Davis subì una delle sconfitte più inattese e umilianti della sua carriera. Peter era un bravo ragazzo e un buon giocatore come vedete dai suoi risultati. La stampa scrisse, quando ci persi in Coppa Davis,che faceva il cameriere al bar dell’aeroporto e non era vero. Mi dispiace molto che sia scomparso. Faccio le mie condoglianze alla sua famiglia”

Riavvolgiamo il nastro. La nostra fantastica squadra di quegli anni, campione nel 1976 e finalista l’anno successivo, si recò a Budapest per la semifinale Interzone nel 1978 da favorita. Balasz Taróczy era un cliente scomodo, ma il secondo singolarista, Peter Szoke, non sembrava costituire un ostacolo insormontabile ed il nostro doppio era nettamente favorito. Sulla panchina italiana Bitti Bergamo aveva preso il posto di Nicola Pietrangeli, silurato proprio dagli azzurri dopo la finale del 1977 in Australia.

La trasferta si trasformò invece in una Caporetto complice un Adriano Panatta fuori forma e soprattutto stravolto psicologicamente da vicende personali. Adriano perse contro Taróczy, perse in doppio e sull’1-2 nell’ultima giornata (Barazzutti aveva battuto Szoke in 4 set) si ritrovò di fronte proprio il numero 2 ungherese per cercare il 2-2 e riaprire la sfida. Szoke fece invece l’impresa battendo Adriano 6-3 3-6 6-0 8-6. L’indomani la stampa italiana criticò aspramente Panatta affermando che Szoke fosse nella vita di tutti i giorni un cameriere (cosa assolutamente non vera).

Peter Szoke ha raggiunto come best ranking nella sua carriera la posizione numero 47, raggiungendo in singolare la finale ad Amburgo nel 1971 (battendo tra gli altri Pilic e Kodes, fu sconfitto in finale dallo spagnolo Gimeno) e i quarti a Roma nel 1973 (sconfisse Newcombe, perse poi da Orantes). Insomma non un fenomeno, ma un tennista che si sapeva difendere e che suo malgrado è entrato nella storia del tennis italiano.

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