Sono otto nelle ultime nove. Dal solstizio d’estate in poi, Nick Kyrgios ha perso solo contro Novak Djokovic in finale a Wimbledon e insomma pare aver in qualche modo svoltato. Ma cosa significa svoltare, in fin dei conti? Nick è Nick, l’impresario dello show più attraente del circus, e dopo la vittoria al primo turno contro Marcos Giron, infiocchettata dal consiglio richiesto a una spettatrice prima di servire il match point, ha mandato in scena un’altra convincentissima esibizione per battere Tommy Paul, ancora in due set. “Sembra che il mio modo di giocare si abbini alla perfezione a Tommy – ha detto Kyrgios, che aveva sconfitto Paul in due set anche a Houston lo scorso aprile, nella conferenza stampa post match -, e in generale qui sto giocando molto bene, in particolare al servizio e in risposta“.

Il servizio, appunto, continua a essere un bancomat provvisto di limiti di prelievo altissimi: contro l’ex campione del Roland Garros junior sono arrivati quindici ace e il 70% di prime in campo con l’84% di conversione. Quattro le palle break offerte, di cui tre nel quinto gioco del secondo set, tutte mirabilmente cancellate. Ce n’è abbastanza per essere soddisfatti. “Penso che tutte queste partite siano cruciali – ha proseguito Nick -, soprattutto perché a Wimbledon, nonostante la finale, non ho raccolto nessun punto, quindi è bene che io stia concentrato. Sono molto contento di come sto giocando“.

Il prossimo ostacolo sarà comunque molto alto, e non solo metaforicamente. Reilly Opelka, sceso in campo poco prima di lui nella sessione serale, ha sì dovuto sudare alquanto per avere ragione di Denis Kudla in uno dei tre derby USA di giornata, ma il suo servizio continua a destare grandi timori negli avversari. Per qualificarsi agli ottavi, il trampoliere da St. Joseph Michigan ha piazzato 28 ace per rimontare dopo aver perso il primo al tie break. Opelka è stato sul ciglio del burrone all’inizio del secondo set, quando ha dovuto cancellare una pericolosissima palla break nel secondo gioco, poi ha messo a segno diciannove punti consecutivi in battuta per evitare ulteriori sorprese. Nei due precedenti (Toronto 2021 e Houston, lo scorso aprile), Kyrgios non lo ha mai battuto.

Sempre in sessione notturna hanno staccato il biglietto per gli ottavi anche Grigor Dimitrov e Frances Tiafoe. Buono il rientro del bulgaro, qui testa di serie numero cinque, al rientro dopo l’infortunio alla gamba patito a Wimbledon nel corso del primo turno contro Steve Johnson. Dimitrov ha battuto per la quarta volta in altrettanti incontri Adrian Mannarino, e guarda con un pizzico di fiducia in più al futuro. “Con lui non è mai facile – ha dichiarato un introspettivo Griga alla stampa – forse perché non mi dà abbastanza ritmo, ma anche questa volta in qualche modo ne sono venuto fuori“. Il fisico sembra per ora rispondere benino. “L’infortunio capitatomi a Wimbledon non era serio, lo riconosco, ma avevo bisogno di staccare completamente per un periodo, di ricaricarmi. Quando a Londra ho avuto quel problemino alla gamba mi sono detto che era il momento di fermarsi, di fare altro, di lasciare il tennis in un angolo per qualche settimana. Mi sento bene e ho fiducia: ieri ho giocato un gran primo set, e anche se non sono riuscito a chiudere in due sono contento di esserci riuscito in lotta“.

Dimitrov affronterà Sebastian Korda in un ottavo che si annuncia scoppiettante. Tiafoe, sicuro nel liberarsi in due di Christopher Eubanks nonostante qualche patema nel secondo set, ora avrà Van de Zandschulp e non sarà una partita scontata, anche se lo sguardo, per forza di cose, si spinge un può più in là. L’obiettivo minimo sono i quarti di finale: ad attenderlo, uno tra Kyrgios e Opelka, per l’appunto.

ATP WASHINGTON, IL TABELLONE AGGIORNATO