[13] M. Berrettini b. [Q] N. Jarry 6-2 6-3 6-3

Senza alcun momento di difficoltà, Matteo Berrettini supera il primo turno dello US Open 2022 e inaugura così nel migliore dei modi il torneo degli italiani. L’azzurro ha sconfitto in tre set (6-2 6-3 6-3) il cileno Nicolas Jarry, proveniente dalle qualificazioni, e mercoledì affronterà Etcheverry o Grenier (nessun precedente con entrambi nel circuito maggiore). Matteo ha disputato un ottimo match in termini di concentrazione, riuscendo a brekkare in apertura sia nel primo che nel secondo set.

Ha funzionato bene la battuta (63% di prime in campo, 86% di realizzazione con la prima e 60 con la seconda), anche per demeriti di un Jarry incapace di trovare lo spazio giusto tra sé e la palla in risposta (lo stesso problema lo ha avuto in uscita dal suo servizio). Per la terza volta in carriera il romano non ha avuto bisogno né di un quarto o quinto set né di tie-break per aggiudicarsi un primo turno in uno Slam: miglior inizio non ci poteva essere.

IL MATCH – Sul campo 17 Matteo Berrettini fa il suo esordio nel quinto US Open della carriera. Dall’altra parte della rete non c’è, come da sorteggio originario, Hugo Dellien ma il qualificato cileno Nicolas Jarry, attualmente numero 123 del ranking ATP (il suo best ranking è però la posizione 38, raggiunta nel 2019) e che nei tabelloni principali degli Slam ha un record di due vittorie (una proprio a New York nel 2018, anno in cui vinse a Kitzbuhel l’unico precedente con Berrettini) e otto sconfitte.

Inizia con il piede giusto il torneo del numero due italiano che brekka subito aggredendo bene le seconde del cileno. Nel corso del terzo gioco il match si ferma per dieci minuti: c’è infatti da soccorrere un’anziana signora in prima fila che ha accusato i 30 e più gradi di giornata. La donna viene portata via in barella ma sembra cosciente. Si riprende a giocare e Matteo non sembra aver perso ritmo al servizio. L’azzurro avrebbe anche la possibilità di allungare ulteriormente, ma due rovesci (di cui uno in back) lo tradiscono su altrettante palle per il doppio break. Jarry prova a prendere fiducia e in effetti inizia a colpire meglio la palla, ma Berrettini gestisce bene con la prima di servizio il primo turno di battuta complicato della partita sul 3-2. Finisce virtualmente lì il set del cileno che torna a sbagliare con il dritto, mentre Matteo è chirurgico con il rovescio lungo linea: è dunque – questa volta sì – secondo break, a cui segue un’agevole chiusura del parziale sul 6-2.

Il secondo set si apre sulle stesse note del primo con Jarry in chiara difficoltà con il primo colpo in uscita dal servizio, sia quando è chiamato a spingere dopo le risposte bloccate dell’italiano sia quando viene aggredito e non riesce a comprimere il movimento molto ampio dalla parte del dritto. In fotocopia rispetto al primo parziale, quindi, il break di Matteo arriva alla prima occasione utile. Il numero 14 del mondo controlla senza patemi i suoi turni e poi sul 5-3 approfitta di una serie di errori non forzati di Jarry (compreso un doppio fallo sul set point) per brekkare nuovamente (rimontando il game da 0-40) e far suo il secondo set dopo un’ora e venti di gioco.

Nel terzo il cileno riesce per la prima volta a non perdere il servizio in apertura, mentre continua a farsi investire dalle battute (anche le seconde) di Berrettini. Il break, comunque, non tarda ad arrivare nemmeno in questo set perché Jarry è molto falloso con il dritto quando ha l’opportunità di chiudere il punto. Dall’altra parte il dritto di Matteo è assolutamente ben oliato, meno la smorzata (il colpo migliore della partita di Jarry, invece) ma ci sarà tempo per apportare qualche accorgimento. L’azzurro non ha quindi problemi nel chiudere i conti. Dopo poco più di due ore, è l’ennesima prima vincente a mettere la parola fine sul match: 6-2 6-3 6-3 e passaggio al secondo turno acquisito.