Gli spettatori non si sono di certo annoiati. La sfida tra Carlos Alcaraz e Sebastian Baez non ha tradito le aspettative. Ha vinto lo spettacolo, ha vinto lo spagnolo, soprattutto ha vinto la voglia di continuare a vederli in azione, ma un infortunio ha fatto transitare anzitempo i titoli di coda. Alcaraz ha fatto divertire con i suoi colpi da fuoriclasse autentico, ma ha fatto anche penare i suoi fans per alcuni black-out che lo penalizzano. Merito del suo avversario, certo, ma Carlitos dovrà imparare a essere più cinico e a risparmiare energie per un torneo così lungo ed estenuante come lo US Open.
In conferenza stampa, ha sottolineato le difficili condizioni meteorologiche in cui si sta giocando: “Stiamo giocando in condizioni difficili. C’è troppa umidità e il caldo ha reso tutto più complicato. Per questo sono estremamente contento della vittoria”.
È una questione di resistenza, in condizioni complicate come queste serve tanta forza mentale e fisica: “Bisogna essere molto concentrati ad ogni colpo, capire quando è il momento di essere aggressivo o di mettersi sulla difensiva. È davvero molto dura”.
Col passare delle gare cominciano a intensificarsi i paragoni con Nadal, ma questo mette pressione ad Alcaraz? “Sicuramente un confronto del genere mi lusinga e mette pressione su di me. Ora mi sto godendo il momento e mi diverto: sono numero quattro in classifica. Posso dire una cosa, però, con certezza. Sto combattendo con i giocatori più forti del mondo nei migliori tornei ed è uno spettacolo girare negli stadi più rappresentativi di questo sport”.
Paolo Michele Pinto
