US Open, Alcaraz: "Una partita che sia Jannik che io ci ricorderemo per tutta la carriera"

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US Open, Alcaraz: “Una partita che sia Jannik che io ci ricorderemo per tutta la carriera”

“Siamo arrivati tutti e due al nostro limite arrivando a un livello spettacolare” così lo spagnolo dopo il successo su Sinner. “La nostra rivalità è solo all’inizio”

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Carlos Alcaraz - US Open 2022 (foto: twitter @rolandgarros)
 

Così come Jannik Sinner, anche Carlso Alcaraz dopo l’epico match di quarti di finale, alle tre di notte passate, si è recato subito in conferenza stampa per soddisfare la curiosità dei media. Ci ha tenuto a specificare che, almeno in questo match, le questioni di ranking che lo vedono numero 1 in caso di vittoria, non gli sono passare per la testa. Rispondendo poi alla stampa spagnola, per prima cosa ha parlato della sua condizione fisica, dopo aver passato in campo oltre cinque ore. “Mi sento stanco, ma anche molto contento di aver vinto una partita simile contro Jannik. Credo che il livello che abbiamo fatto vedere oggi sia stato incredibile. Alta qualità di tennis, enorme concentrazione, credo che siamo arrivati tutti e due al nostro limite arrivando a un livello molto spettacolare anche dopo 5 ore e un quarto di partita. Per questo sono molto contento e voglio godere questo momento”.

CONFERENZA DI JANNIK SINNER: “QUESTA SCONFITTA FARA’ MALE PER UN BEL PO’”

Parlando più in generale sulla performance, ha aggiunto: “Questa partita è la migliore che abbia mai giocato in tutta la mia carriera: 5 ore e un quarto, una qualità immensa dalla prima all’ultima palla, fisicamente, mentalmente, non credo che nessuno dei due abbia avuto un calo di gioco fino alla fine, siamo sempre rimasti lì. In ogni set ci sono stati dei punti spettacolari, entrambi siamo stati vicini a vincere e a perdere, poteva finire anche in tre set o in quattro set, ed è una partita che sia Jannik che io ci ricorderemo per tutta la carriera”.

Riuscire ad avere ben chiaro in testa il traguardo raggiunto non è affatto facile per il 19enne spagnolo. “Quando si ottiene un risultato di questo tipo ci sono tante emozioni che si vivono a fior di pelle. Appena finita la partita mi sono passate tantissime cose per la testa. Ho visto tutta la mia squadra, la mia famiglia, non riuscivo veramente a pensare di essermi qualificato per la prima semifinale Slam. Con tutto quello che è successo, con le emozioni che ho provato, non credo adesso di essere in grado di dare la dovuta importanza a questo risultato raggiunto.

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Infine, gli è stato fatto presente una cosa che in molti, mentre guardavano il match, hanno pensato. Questa la domanda del giornalista: “Mentre si guardava la partita, tutti dicevano che questa è l’evoluzione del tennis, che la vostra rivalità sarebbe stata come quella che hanno Nadal, Djokovic e Federer. Hai sempre detto di essere il presente, non il futuro, ma come ti poni davanti a questo paragone così importante?” E così ha risposto Alcaraz: “Mentre Rafa, Roger e Djokovic sono i migliori, la nostra rivalità è solo all’inizio. Oggi abbiamo dimostrato di essere il presente, e allo stesso tempo abbiamo davanti a noi una lunga carriera, giocheremo l’uno contro l’altro moltissime volte, mostreremo il nostro livello in partite importanti, in tornei importanti, in stadi importanti. Ci siamo incontrati quattro volte in meno di un anno, e credo che ci incontreremo tante, tante altre volte.

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