Swiatek verso la 2^ finale slam dell'anno "Forse sono il tipo di persona che non si fiderà mai di sé stessa"

Flash

Swiatek verso la 2^ finale slam dell’anno “Forse sono il tipo di persona che non si fiderà mai di sé stessa”

“Avere dubbi non è bello ma lo trovo motivante. Adesso mi sento in grado di vincere anche quando non sono al 100%” afferma la n.1 del mondo Iga Swiatek, in vista delle finale a New York contro Ons Jabeur

Pubblicato

il

 

Non era al meglio la polacca Iga Swiatek nel match contro Aryna Sabalenka, ma adesso ha imparato anche a vincere le partite brutte, quelle che vincono i campioni. La numero 1 infatti ha superato la bielorussa in rimonta, 3-6 6-1 6-4, centrando la seconda semifinale Slam dell’anno dopo quella vinta al Roland Garros. Sabato proverà a fare il bis contro Ons Jabeur, e diventare campionessa a Flushing Meadows per la prima volta.

CONFERENZA ONS JABEUR: “In campo mi sento di poter fare tutto quello che voglio

IL MODERATORE: Tre set difficili. Due ore e 11 minuti. Parlaci della tua prestazione stasera.
IGA SWIATEK: Beh, di sicuro ho sentito un’enorme differenza tra il primo set e gli ultimi due. Sono abbastanza felice di aver aumentato il mio livello un po’ di più. Aryna mi ha reso le cose difficili oggi, di sicuro. Era evidente che stesse servendo in maniera solida. È stato difficile andare al terzo, ma sono abbastanza felice di averlo fatto.

D. Hai trascorso parecchio tempo oggi, sia a bordo campo che in campo a volte, con gli occhi chiusi tra un punto e l’altro. Mi domandavo cosa fa in quei momenti. Che succede nella tua testa? Stai visualizzando delle cose?
IGA SWIATEK: Onestamente, non so se fosse più tempo del solito, ma forse sì. Di sicuro oggi sapevo che dovevo essere brava ad anticipare ed essere pronta per il servizio e con una rapida reazione. Tra un punto e l’altro, ho cercato di visualizzare il da farsi. Inoltre, cerco di ricordarmi tre cose fondamentali su cui devo concentrarmi prima del punto. Non so, onestamente, se i miei occhi fossero chiusi o meno, ma io ho provato a fare le stesse cose come in qualsiasi altra partita.

D. Quando si tratta di apportare modifiche durante la partita, come hai fatto stasera dopo il primo set, tu provi a pensare a come cambiare le cose, a come far andare le cose per il meglio; potresti spiegare un po’ come questo processo mentale funziona per te? Inoltre, è quel qualcosa in cui pensi di essere molto brava a sfruttare?
IGA SWIATEK: Di sicuro. Questo è fondamentalmente il motivo per cui sono tornata in alto la scorsa stagione. Prima mi sentivo come se le mie emozioni stessero prendendo il sopravvento ed ero un po’ in preda al panico quando stavo perdendo. Di sicuro sono cresciuta, ho imparato molto. In questo momento è solo più facile per me pensare logicamente a cosa posso cambiare. E ritengo di avere più abilità anziché a un solo di modo di giocare. Quindi sono abbastanza felice che sia cambiato perché penso che sia così fondamentalmente fare la cosa più importante al livello più alto.

CONFERENZA ONS JABEUR: “In campo mi sento di poter fare tutto quello che voglio

D. Non hai giocato con Ons Jabeur troppe volte da poterla considerare una rivalità, ma è una rivalità nascente. Come la descrivi? Che tipo di sfida è affrontare Ons per te dentro e fuori dal campo?
IGA SWIATEK: Beh, ci sono molte sfide perché è una giocatrice davvero solida ed è la seconda in classifica. Per la finale di Wimbledon lei non ha preso punti per quella. Ma dimostra quanti progressi ha fatto. Ha uno stile di gioco diverso rispetto alla maggior parte delle giocatrici; ha un ottimo tocco. Tutte queste cose insieme la rendono un’avversaria tosta. Ecco perché probabilmente le nostre partite sono sempre un po’ dure e molto tese, anche se i punteggi possono essere… Non so quale fosse il punteggio a Roma [6-2 6-2], ma me la ricordo come una partita davvero serrata comunque, perché c’erano molti vantaggi, credo. Merita pienamente di esserlo in finale. Penso che sarà una grande battaglia.

Q. Mi chiedo se sia durante tutto l’anno che durante questo torneo, il tuo livello di fiducia in te stessa sia in qualche modo aumentato rispetto all’inizio di stagione?
IGA SWIATEK: Questa è davvero un’ottima domanda. Sento che il mio livello di fiducia dovrebbe essere sicuramente più alto. Ma, sì, sono quel tipo di persona che non si fida ancora di sé stessa (sorridendo). Penso di avere molta fiducia di sicuro sulla terra battuta, e forse anche su altre superfici. Qui cerco solo di accettare il fatto che a volte io possa non fidarmi di me stessa, e ho ancora bisogno di farlo, di mettermi alla prova in un paio di match magari contro delle battitrici per vedere come andrà. Forse sono il tipo di persona che non si fiderà mai di sé stessa. Non mi interessa, in realtà. Non è che sia qualcosa di negativo per me. Di sicuro, avere dubbi non è bello, ma lo trovo anche piuttosto motivante in realtà, cerco di migliorare e cerco di provare certi colpi per avvicinarmi il più possibile alla fiducia che serve.

D. Come ti senti, allora, a raggiugnere una finale importante in un torneo in cui forse non ti fidavi di te stessa più di tanto, e non sei necessariamente entrata nel torneo con il livello di fiducia che avevi avuto all’inizio della stagione?
IGA SWIATEK: Sento che il lavoro che ho fatto ripaga. Anche se avessi perso a Toronto e Cincinnati abbastanza presto, avrei avuto le mie possibilità e sarei stata pronta durante quel periodo per sfruttarle effettivamente e non trattenermi. Sono abbastanza felice che in questo torneo sia stata un po’ più fresca mentalmente per sfruttare effettivamente queste possibilità. Io sono abbastanza felice anche se forse non mi sentivo al 100% perfettamente dall’inizio del torneo, ma ero in grado di migliorare sempre di più e di mettere in mostra un gioco davvero solido. Cme sulla terra, sai, la sento semplicemente perfetta. Ma per me in realtà vincere quando non mi sento al top, è la cosa migliore, la migliore sensazione. La soddisfazione è abbastanza grande, sì.

D. Molti dei campioni del passato spesso hanno fatto grandi rimonte quando erano in svantaggio nelle partite dei grandi tornei. Nei tuoi primi due slam, so che hai avuto molte partite difficili ma… Mi chiedo quanto sia importante sapere che quando sei sotto 4-2 come oggi, puoi tornare in partita e andare avanti?
IGA SWIATEK: Sì, molto. È successo anche dopo il quarto round, la cosa ti dà un po’ di quella fiducia di cui stavamo parlando che ti permette di gestire qualsiasi situazione che ti trovi ad affrontare. Forse poi alcuni confideranno nel fatto che la prossima volta tu saprai quale soluzione adottare. È la miglior esperienza che puoi avere per le prossime partite, di sicuro.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement