US Open, Jabeur: "In campo mi sento di poter fare tutto quello che voglio"

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US Open, Jabeur: “In campo mi sento di poter fare tutto quello che voglio”

“Dire ad alta voce ciò che voglio fare, fa parte del mio raggiungimento degli obiettivi” così la tunisina Ons, in vista della finale con Iga Swiatek

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Ons Jabeur - US Open 2022 (foto Twitter @wta)
 

Dopo la finale raggiunta a Wimbledon, Ons Jabeur prosegue il suo percorso Slam con un’altra finale a New York. In semifinale ha superato nettamente Caroline Garcia e ora l’aspetta la n.1 del mondo Iga Swiatek. La tunisina in conferenza stampa non nasconde il suo obiettivo da lungo tempo prefissato: vincere un major, evento che avrebbe una grande risonanza nel suo paese, e proprio con quest’idea nella mente, sono molte le lezioni apprese sia durante Wimbledon che in questo US Open.

D. Parlaci della tua prestazione.
ONS JABEUR: Sì, un ottimo gioco da parte mia. Ho seguito il piano del mio allenatore per la prima volta al 100% (sorridendo). Ma era quello giusto. Lui è soddisfatto, non ha avuto niente da ridire dopo la partita. So che lei era molto fiduciosa, quindi ho dovuto imporre il mio gioco dall’inizio e ha funzionato molto bene fino alla fine della partita.

D. Quanto è diverso per te raggiungere la finale qui rispetto a farlo a Wimbledon appena due mesi fa?
ONS JABEUR: Sembra più reale, a dire il vero, essere di nuovo in finale. A Wimbledon stavo semplicemente vivendo su una nuvola e non riuscivo a crederci. Anche subito dopo la partita, mi mettevo a fare le mie cose e non mi rendevo conto che era già un risultato straordinario. Ma ora spero semplicemente di abituarmi; sono  felice di aver dato seguito ai risultati di Wimbledon, e le persone non sono davvero sorprese che io sia in finale. Ora forse so cosa fare in finale. So che sarà molto difficile, ma ora dovrò fare del mio meglio.

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D. Hai parlato un po’ di quello che hai imparato a Wimbledon gareggiando in finale, ma nel quadro più ampio, cosa hai imparato su te stessa da quest’anno?
ONS JABEUR: Sicuramente dire ad alta voce ciò che voglio fare fa parte del mio raggiungimento delle cose. Ricordo di aver detto che volevo essere tra i primi cinque, volevo vincere un Grande Slam e volevo qualificarmi per il Master. Due obiettivi raggiunti, e ce n’è un altro che si spera di farlo presto. Penso di aver imparato molte cose sul mio gioco, sul mio stile, cosa posso fare in campo. Sto imparando a farlo sempre di più in questo momento. Soprattutto quando parlo con il mio allenatore prima delle partite, mi sento come se ora potessi fare tutto quello che posso e che voglio in campo, il che è sorprendente per me e mi sorprendo così tante volte. Sta andando molto bene, specialmente in questo torneo. Spero di continuare a farlo. Gestire il mio stress, le emozioni mi aiuta anche a fare quello che voglio in campo, di sicuro.

D.Se vinci uno slam qui o da qualche parte, quale impatto pensi che potrebbe avere sui bambini in Tunisia, e in Nord Africa? Pensi che prenderebbero in mano una racchetta da tennis invece di giocare a calcio, forse?
ONS JABEUR: Sì, penso che i genitori stiano facendo giocare i propri figli a tennis in questo momento. Ricordo che quando ho vinto gli Open di Francia juniores nel 2011, ci furono molte persone che provarono a giocare a tennis. Anche gli adulti, sai. Non solo per professionisti. Erano davvero interessati a quello sport. Ho sentito che vogliono chiamare un complesso sportivo col mio nome in Tunisia. Non ne sono sicura. Ma in generale credo che l’impatto sarebbe enorme. Sicuramente darà un messaggio potente. Sento che le persone crederanno ancora di più nel giocare a tennis e nel diventare tennisti professionisti.

D. Il circuito femminile a volte è stato criticato per non avere molta consistenza nei risultati, ma quest’anno Iga è molto continua, tu stai raggiungendo finali consecutivamente. Cosa significa portare questo elemento nel tour, essere parte di quello che sta succedendo in questo momento?
ONS JABEUR: Sì, penso che stiamo cercando di gestire e imparare a essere sempre più consistenti. È difficile giocare molti tornei. Credo che tra uomini e donne si sia tornato come prima, solo che loro hanno avuto Federer, Djokovic e Nadal. Penso che forse ora vedremo più tennisti salire al top. Prima avevamo solo Serena. Questo ha davvero ispirato molte giocatrici. Sicuramente è meglio per noi essere costanti e fare grandi risultati. Stiamo cercando di farlo. Iga ci ha ispirato con la sua serie di vittorie e continueremo a lottare. Onestamente, adoro il modo in cui ogni tennista sta combattendo ogni settimana. e come stanno cercando di fare il meglio che possono.

D. Cosa è stato più difficile da superare, la sconfitta al primo turno a Parigi quando stavi giocando così bene o la finale di Wimbledon?
ONS JABEUR: Penso di aver superato la delusione molto bene (sorridendo). Sai cosa? Come ho detto in passato, io sono una persona molto positiva. Onestamente è stato uno shock agli Open di Francia e mi aspettavo di giocare bene. Ma dentro di me so che emotivamente ero stanca, fisicamente ero stanca. Non potevo davvero incolpare me stessa. Ho lavorato duramente per poter giocare davvero in modo fantastico nella stagione su erba. Sicuramente la finale di Wimbledon ha fatto davvero male, si sa. Se dovessi rinunciare a uno di loro, direi perdere all’Open di Francia e vincere Wimbledon. Ma le cose vanno così. Sono rimasta molto positiva dopo la finale e sapevo che sarebbero arrivate molte opportunità, ed eccomi di nuovo qui in finale.

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