Un grande Maestrelli approda ai quarti al Challenger di Cassis

Challenger

Un grande Maestrelli approda ai quarti al Challenger di Cassis

Zeppieri supera due turni a Tulln, poi è costretto al ritiro Male invece gli altri azzurri tutti prematuramente eliminati

Pubblicato

il

Francesco Maestrelli - US Open 2022 (Instagram @francesco_maestrelli)
 

Sul cemento di Cassis (meravigliosa località turistica provenzale che affaccia sul Mediterraneo, 20 km a est di Marsiglia) Francesco Maestrelli conquista, sulla spinta di questo suo meraviglioso 2022, i quarti di finale del locale Challenger 80. Dopo l’esordio contro il qualificato francese Robin Bertrand che è stato meno soft di quello che il tennista pisano si sarebbe augurato, nel secondo turno contro la testa di serie n.6, il britannico Ryan Peniston (n.140 ATP) è stata battaglia vera. L’azzurro spesso ha condotto le danze e, come minimo, ha sempre fatto gara pari. Così, come spesso accade in questi casi, si è risolto tutto sui singoli episodi, a cominciare dal primo set in cui l’azzurro, servendo sul 4-5 si trova sotto 0-40. E’ bravo a recuperare ma il suo sospiro di sollievo è troppo lungo, quel che basta al 26enne mancino inglese per portare a casa il set. Nel secondo parziale è buona la reazione di Maestrelli che sul 5-5 ha tre palle break consecutive, la seconda è quella buona. Nel gioco successivo chiude al primo set point con un bel passante di rovescio. A questo punto si spezza l’equilibrio e il terzo set per Francesco diventa una cavalcata trionfale, scandita dai ripetuti break inflitti all’avversario. Il punteggio di 4-6 7-5 6-1 regala a Maestrelli un’interessante sfida contro il vincente del derby tutto francese tra Constant Lestienne e il 19enne talentino Sascha Gueymard Wayenburg (n.477 ATP).

A Cassis Maestrelli era l’unico a difendere i nostri colori, mentre a Tulln e Siviglia erano in tanti gli italiani ai nastri di partenza. Purtroppo hanno tutti dovuto fare le valigie prematuramente, con la lodevole eccezione di Giulio Zeppieri. Al Challenger 100 di Tulln (Austria, terra battuta) siamo infatti un giorno avanti rispetto agli altri tornei per cui si stanno già definendo le semifinali. Dalle quali è rimasto escluso il nostro Zeppieri che, dopo aver eliminato la wild card locale Joel Schwarzler e il tedesco Elmar Ejupovic (n.436 ATP), ha fatto il possibile contro l’olandese Jelle Sels (n.255 ATP), ma è stato costretto al ritiro quando era sotto 6-3 3-1. Male Francesco Passaro, Flavio Cobolli e Marco Cecchinato, tutti eliminati all’esordio, solo un po’ meglio Gianluca Mager che ha dovuto arrendersi nel secondo turno a quella vecchia volpe dello slovacco Norbert Gombos (n.114 ATP) che si è imposto 6-4 7-5. 

Sulla terra battuta del Challenger 90 di Siviglia gli unici due azzurri a sopravvivere al turno iniziale sono stati Riccardo Bonadio e Giovanni Fonio. Il tennista friulano, che sta comunque disputando un’ottima stagione, si è poi arreso al forte ungherese Fabian Marozsan (n.185 ATP) che a 22 anni sta maturando molto lentamente ma vale già di gran lunga molto più della sua attuale classifica. Molto bravo anche Giovanni Fonio che, uscito brillantemente dalle qualificazioni, ha affrontato con faccia tosta il tabellone principale e ha battuto il 19enne Dalibor Svrcina (n.222 ATP), un ragazzo di cui abbiamo parlato spesso da queste pagine e che sicuramente farà strada. Il secondo turno è stato poi fatale al novarese contro lo spagnolo Bernabe Zapata Miralles (n.79 ATP e seconda testa di serie) che non ha avuto vita facile ma alla fine ha fatto valere i gradi e ha vinto 7-6(4) 6-4. Eliminati subito Lorenzo Giustino, Jimbo Moroni, Franco Agamenone e Raul Brancaccio. Storie diverse le loro, tra chi è in crisi profonda e chi al contrario ha avuto la miglior stagione della propria carriera, questa settimana tutti accomunati dallo stesso destino. 

Segui su Instagram: @massimogaiba

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement